Messina e suoi rifugi antiaerei, ne esistono ancora oggi? VIDEO

Messina e suoi rifugi antiaerei, ne esistono ancora oggi? VIDEO

Matteo Arrigo

Messina e suoi rifugi antiaerei, ne esistono ancora oggi? VIDEO

Tag:

martedì 29 Marzo 2022 - 07:15

Dal gennaio ‘41 all’agosto del 1943, la città subì 4 bombardamenti navali e 2805 attacchi aerei. Dove si riparavano i cittadini durante i bombardamenti? Siamo andati a visitare qualche rifugio

MESSINA. Durante la Seconda Guerra Mondiale, la città dello stretto venne pesantemente bombardata. Dal gennaio ‘41 all’agosto del 1943, la città subì 4 bombardamenti navali e 2805 attacchi aerei. Dove si riparavano i cittadini durante i bombardamenti? Nel centro città vennero usate le gallerie stradali e le cantine. Dei rifugi antiaerei presenti nell’area urbana, il ricovero “Cappellini” è sicuramente il più conosciuto, sorge in prossimità dello svincolo di Boccetta, alle spalle dell’Istituto Archimede. Il rifugio, oggi trasformato nel museo del ‘900, fu l’unico ricovero contro le bombe costruito appositamente per questo scopo, mentre ad esempio le gallerie Santa Marta e di via Palermo, che erano appunto delle gallerie stradali, furono utilizzate come riparo già dai primissimi bombardamenti.

A partire dal gennaio del 1943, le incursioni degli alleati sulla città si fecero sempre più insistenti, la gente fu costretta a ripararsi stabilmente dentro i rifugi, rimanendoci per mesi. Possiamo immaginare in che condizioni: senza elettricità, con scarsi approvvigionamenti di acqua e cibo, e con l’imperante problema di malattie e insetti infestanti dovuti alla scarsa igiene.

In periferia e nei villaggi, per proteggersi dal pericolo delle bombe, furono invece usate le gallerie dell’acquedotto o i cosiddetti “buttischi”, trafori scavati nella roccia allo scopo di intercettare e convogliare l’acqua di sorgente, tuguri dove si viveva nell’umido e in promiscuità. Esistono ancora questi ricoveri in città? Siamo andati a visitarne qualcuno.

Articoli correlati

3 commenti

  1. Perché allora la Galleria Santa Marta non viene ristrutturata e ripristinata per quella che era la sua funzione originaria di galleria stradale? Non contribuirebbe a decongestionare il traffico?

    34
    3
    1. Franco_l'emigrato 29 Marzo 2022 14:11

      Le file di auto, causa traffico, la trasformerebbero in una camera a gas

      5
      11
      1. Invece in tutto il resto del mondo le gallerie hanno finestre e il tettuccio apribile. Penso che con le dovute accortezze (telecamere di sicurezza e impianto di ventilazione adeguato per Franco 🙂 ) sarebbe da prendere in considerazione l’idea di ripristinarla. Anche solo temporaneamente, per vedere se ne vale realmente la pena

        8
        0

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Premi qui per commentare
o leggere i commenti
Tempostretto - Quotidiano online delle Città Metropolitane di Messina e Reggio Calabria

Via Francesco Crispi 4 98121 - Messina

Marco Olivieri direttore responsabile

Privacy Policy

Termini e Condizioni

info@tempostretto.it

Telefono 090.9412305

Fax 090.2509937 P.IVA 02916600832

n° reg. tribunale 04/2007 del 05/06/2007