Caos sui mercatini natalizi, il Pd chiede le dimissioni di Signorino e Panarello

Caos sui mercatini natalizi, il Pd chiede le dimissioni di Signorino e Panarello

Francesca Stornante

Caos sui mercatini natalizi, il Pd chiede le dimissioni di Signorino e Panarello

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venerdì 20 Dicembre 2013 - 15:02

Nuovo attacco di Felice Calabrò e dei suoi consiglieri sulla vicenda ancora senza soluzione dei mercatini delle vie Lepanto e San Giacomo. Per il gruppo Pd l'amministrazione non può continuare a fare errori su errori, tutte le tappe di questo pasticcio illustrate da Daniele Zuccarello.

“Da sei mesi assistiamo ad un continuo valzer di delibere che fanno avanti e indietro, ad una serie di irregolarità che dal primo giorno hanno connotato questa amministrazione. Abbiamo una giunta comunale che vive di teoria, ma la pratica è un’altra cosa, significa avere contezza delle risorse che ci sono a disposizione e mettere al servizio delle esigenze della città”. Esordisce così l’ex candidato sindaco Felice Calabrò che oggi è tornato insieme ai “suoi” consiglieri comunali dei gruppi Pd per affondare un altro duro colpo nei confronti di un’amministrazione Accorinti ritenuta non adeguata al governo della città alla luce delle vicende che ciclicamente si verificano. A fornire l’assist questa volta è stato il caos sugli ormai famosi mercatini di natale. Una questione che ad oggi è ancora senza una soluzione definitiva nonostante ci siano atti che parlano chiaro. Calabrò ha voluto chiarire che il Pd non è certamente contro l’iniziativa o contro una sinergia tra pubblico e privato che in occasioni come questa potrebbe solo rappresentare occasione di valorizzazione della città e di svago per i cittadini. “Ma un assessore al Patrimonio non può permettersi di dire che non conosceva il regolamento”, ha ammonito Calabrò. L’attacco naturalmente è stato rivolto all’assessore Guido Signorino che tra le sue deleghe annovera anche quella al Patrimonio. “Chiediamo che l’assessore rimetta questo incarico perché si tratta di un settore vitale per il Comune e non è accettabile che in sei mesi nessuno lo abbia mai visto negli uffici del dipartimento”. Toni ugualmente duri anche contro l’assessore al Commercio Patrizia Panarello: “sarebbe forse il caso che trovasse un’altra sistemazione o tornasse direttamente all’Università”. Pesanti attacchi per una vicenda che di giorno in giorno rischia di ingarbugliarsi sempre più poiché non si è ancora riuscito a comprendere chi ha sbagliato e perché si sta continuando su una strada non chiara.

A concentrarsi sui dettagli di tutta la questione è stato il consigliere dei Progressisti Democratici Daniele Zuccarello. Fin dal primo giorno Zuccarello aveva sentito puzza di bruciato, immediatamente aveva fatto presenti le irregolarità del provvedimento con cui l’amministrazione aveva deciso di autorizzare l’iniziativa del mercatino natalizio nelle vie Lepanto e San Giacomo. Lo abbiamo raccontato fin dal principio: la delibera n. 963 del 5 dicembre con cui si accordavano le concessioni di suolo pubblico nei pressi di piazza Duomo era irregolare poiché non rispettava il regolamento Cosap modificato il 31 maggio 2012. In prima battuta l’assessore Signorino aveva giustificato l’errore spiegando che lo stesso dirigente Domenico Signorelli non conosceva le modifiche poiché non erano mai state recapitate al dipartimento, nel frattempo però l’associazione che fa capo a Nino Corona e Michele Di Pietro aveva chiesto e ottenuto la concessione dell’area pedonale delle vie San Giacomo e Lepanto. Il tutto mentre un altro gruppo di associazioni, che tra l’altro avevano presentato un progetto lo scorso mese di ottobre, avevano ricevuto un secco no. Altro passaggio: l’amministrazione aveva proposto l’iniziativa come occasione di promozione culturale e delle tradizioni legate al natale, facendo un giro tra gli stand si evince chiaramente che il tenore della manifestazione è soprattutto commerciale. Ma volendo sorvolare su questo aspetto ecco un altro punto messo in evidenza dal consigliere. Si tratta del punto f del comma 11 dell’articolo 15 del regolamento che prevede concessioni di suolo esclusivamente ad associazioni Onlus che devono presentare un programma almeno 30 giorni ed eventualmente ottenere gli spazi per 4 giorni consecutivi e al massimo per tre volte l’anno. Messina Lavora però non è una Onlus. Dunque non rientra in questa casistica. L’amministrazione potrebbe però rispondere che nella sua delibera era espressamente prevista una deroga al punto f. Quindi si chiede Zuccarello: “visto che sapevano di non poter concedere quelle aree ad associazioni che non sono Onlus e hanno deciso di bypassare quelle direttive perché hanno comunque lasciato la concessione a titolo gratuito?”. Per l’intero gruppo Pd dietro questa vicenda si prefigura anche un danno erariale per le casse comunali. Il 13 dicembre l’amministrazione ha però annullato la delibera e dunque l’iniziativa, gli stand dunque dovevano evidentemente sparire, ma la notifica di revoca della concessione è stata emanata solo il 17 dicembre e ad oggi tutti gli operatori sono ancora sistemati nelle loro postazioni, mentre gli altri che erano stati fatti sgomberare dall’altro lato della piazza hanno già preparato un esposto. Sbrogliare la matassa sembra praticamente impossibile, al momento il Dipartimento e l’amministrazione stanno anche valutando l’ipotesi di concedere a tutti nuove autorizzazioni rispettando proprio quel punto f del regolamento, ma non chiarendo come visto che la norma parla di massimo 4 giorni consecutivi e solo per le Onlus. La vicenda potrebbe dunque avere ancora molti strascichi e lo stesso Zuccarello ha promesso battaglia se si continuerà a non garantire il rispetto delle regole. Regole che lo stesso consigliere aveva proposto di cambiare, proprio per dare la possibilità anche agli ambulanti di sfruttare le zone del centro in occasione delle feste, presentando alcuni emendamenti nello scorso mese di agosto. Emendamenti che sembrano essersi persi nei meandri di Palazzo Zanca e che se approvati prima sicuramente avrebbero evitato questa confusione. A questo punto non resta che attendere quali saranno le decisioni che emergeranno dalle riunioni che continuano a susseguirsi negli uffici del Patrimonio. Il Pd, dal canto suo, non farà sconti a nessuno.

Francesca Stornante

7 commenti

  1. storie di buddaci,bla.bla.bla……….

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  2. Entrambi i gruppi si stanno dando da fare affinchè Messina sia definitivamente citata per il numero delle bancarelle, nonchè per la qualità delle mercanzie esposte, frattanto la dirimpettaia Reggio espone al mondo i “Bronzi di Riace”.
    Complimenti, la città vi sarà eternamente grata.

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  3. L’IGNORANZA E’ UNA BRUTTA BESTIA A MORIRE, ma ci consola che sia temporanea, mentre la stupidità è per sempre. I due Consiglieri Comunali del PD senza L, non sappiamo se COMPAGNI o AMICI, di quel Presidente del Consiglio, Enrico LETTA, nipote di quel Gianni braccio destro di Silvio BERLUSCONI, che abbia portato in porto una LEGGE DI STABILITA’, questa si un pastrocchio a detta di tutti, ma proprio tutti, compresi i sindaci del PD senza L, se conoscessero il Testo unico e il Regolamento COSAP dovrebbero chiedere la sostituzione del Responsabile di servizio, non dell’assessore Panarello, tranne che non si dimostri la sua partecipazione attiva nella fase iniziale di richiesta della concessione del suolo. MA L’IGNORANZA E’ UNA BRUTTA BESTIA A MORIRE, ma ci consola che sia temporanea, mentre la stupidità è per sempre.

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  4. imprenditore messinese 20 Dicembre 2013 21:30

    Ma che c’entrano gli assessori Panarello e Signorino? I dirigenti i funzionari e gli impiegati del Patrimonio hanno permesso per anni che non si pagassero gli affitti delle case popolari, poi autorizzavano le occupazioni permanenti in via Lepanto mentre non autorizzavano quelle transitorie presso la galleria Vittorio Emanuele III, nonostante su entrambe insistesse il medesimo divieto. In quegli anni gloriosi, in cui all’interno della Galleria Vittorio Emanuele III cessavano e fallivano 12 pubblici esercizi, i consiglieri comunali, tra cui Calabrò, oggi pretendente sindaco e l’amministrazione del tempo, tra cui l’assessore al Patrimonio Mondello, oggi consigliere comunale all’opposizione, non riuscivano a scalfire la loro insipienza innanzi alle proteste delle vittime di tali sorprusi! E dopo aver permesso per anni il sacco della città si svegliano e chiedono le dimissioni della Panarello e di Signorino, gli ultimi arrivati, invece che la rimozione del dirigente che ha predisposto un atto d’occupazione senza applicare le modifiche al regolamento vigente che risalivano a ben due anni prima! Ma finiamola ed ogni tanto facciamo le persone serie ed oneste! Almeno per una volta.

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  5. Come non dire il “malo cuffare”…

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  6. riportiamo un po’ d verita’, e dire che siamo sempre a disposizione dei giornalisti per meglio loro descrivere le cose che evidentemente non conoscono a fondo.
    1) l’acronimo Onlus non e’ un titolo giuridico, ma solo una iscrizione in un elenco per chi cerca vantaggi fiscali.
    2) la legge e’ chiara sulle APS ed Associazioni similari , ma che sono state formate seguendo i dettami del testo unico 460.
    3) nessuno e’ stato discriminato, il 6 pomeriggio le convenzioni erano pronte per tutti, ma solo Messina Lavora ed un altra associazione le hanno ritirate , perche’ il loro giorno di inizio era il 6 , per Messina Lavora, e l’8 per quella che ha usufruito e montato a piazza Municipio.
    4) se altri non presero le concessioni e’ solo perche’ non le hanno volute o potute ritirare , stante che non avevano titolo alcuno a farlo ne’ delega , e , forse , non aveva presentato domanda in maniera limpida, forse usava in maniera fraudolenta il nome di altri.
    5) e’ stato fatto smontare , da Piazza Duomo, un signore che senza nessun titolo e nessun atto aveva montato Gazebo in maniera del tutto illegale ed in posti non consentiti, peraltro presentando agli standisti falsi permessi.
    6) il dott. Signorelli ha lavorato duro e senza nessun favoritismo per nessuno, e , credo , che non sia colpa sua se lo hanno messo in condizione di usare un regolamento non aggiornato e nessuno di quelli che sapevano si e’ guardato bene dal farglielo notare, anzi lo hanno convinto che quello era il regolamento in corso.
    7) la cosa grave che la politica deve denunciare e’ che dal momento dell’approvazione dell’emendamento del consigliere Zuccarello, che in effetti ha cambiato il punto 11 dell’articolo 15 del Cosap, nessuno si e’ preoccupato di comunicarlo ai dipartimenti interessati, e credo che si debba guardare se sia solo un errore formale,ovvero uno sostanziale e voluto per lasciare nel caos il ” suolo pubblico.
    8)ricordo a chi scrive ed a chi legge che gia’ nel 2007 denunciai che l’allora assessore al dipartimento patrimonio e demanio conosceva il regolamento 17/C mancante di una pagina intera , e per due anni baso’ la sua conoscenza su un regolamento monco, e gli attori protagonisti sia allora che oggi sono sempre gli stessi ed occupano gli stessi posti, da dove gestiscono motu proprio il suolo pubblico.
    9) non e’ a titolo gratuito , ma con un progetto sociale da sostenere , la manifestazione Messina in Festa.
    10) sono disponibile a far vsionare i documenti a chiunque voglia parlare ancora dell’argomento ma , perlomeno, avendo informazioni documentate

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  7. I mercatini di Natale li fanno anche a Reggio , non capisco il confronto con i bronzi , peraltro vicenda travagliatissima per il restauro della sede etc.

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