Il dirigente comunale auspicava «una riflessione più ampia ed una riforma strutturale» e non vede discontinuità col passato. Intanto, nell’infinito dibattito sulla Tares interviene anche l’ex assessore allo sviluppo economico ed ex direttore generale del Comune,Gianfranco Scoglio
La richiesta del Dirigente comunale Romolo Dell’Acqua di potenziare il Dipartimento Tributi è caduta nel vuoto. Con la determina dirigenziale sulla rimodulazione del personale dipendente del Comune, il segretario/direttore generale Antonio Le Donne ha assegnato all’Ufficio Tributi solo cinque unità in più (tra cui c’è anche un contrattista) , lasciando piuttosto perplesso il funzionario di Palazzo Zanca.
«Non voglio fare polemica, ma qui non si può risolvere tutto con il trasferimento di poche unità di personale. Mi aspettavo– dichiara il dirigente al telefono – una riflessione più ampia, quello che serve all’Ufficio Tributi e che chiedo da anni è una riforma di carattere strutturale. Apprezzo l’approccio della nuova amministrazione, capisco che si è insediata da poco, ma non saranno 5 dipendenti a fare la differenza rispetto al passato, soprattutto alla luce delle molteplici funzioni che la legge assegna all’ufficio Tributi».
Dell’Acqua fa sapere che i cinque “nuovi” dipendenti si occuperanno tutti di Tares. La sede del viale San Martino continua, infatti ,ad essere presa quotidianamente d’assalto,aumentano le lamentele e le segnalazioni di errori nei bollettini , che rendono ancora più odioso il tributo da versare nelle casse del Comune.
Il dirigente del Comune fa chiarezza anche in merito al numero dei dipendenti impiegati presso il Dipartimento Tributi , che – come si evince dall’atto firmato da Le Donne (VEDI ALLEGATO) – è pari, comprese le nuove assegnazioni, a 63 unità, di cui una ventina sono attualmente impegnati solo sulla Tares (vedi correlato). «Vi sembrano molte? Questo ufficio si occupa delle riscossione di ben 6 imposte comunali e Messina è una città di oltre 240mila abitanti. In questi anni ho presentato numerose relazioni alle varie amministrazioni comunali che si sono succedute, ma non mi hanno ascoltato. Con l’attuale assessore (Mantineo ndr) mi sono confrontato più volte e spero che si possa intervenire in maniera più incisiva».
Dell’Acqua non esprime esplicitamente il suo stato d’animo per evitare polemiche e scontri con l’attuale amministrazione, ma il tono della sua voce manifesta sconforto e delusione.
Intanto, fuori dal palazzo il dibattito sulla Tares è sempre più vivace e si arricchisce di nuovi intereventi. Dice la sua su Facebook l’ex assessore allo sviluppo economico ed anche ex direttore generale del Comune,Gianfranco Scoglio.
«La TARES – scrive – e' legittima e l'unico problema di irretroattività riguarda la possibilità di fruire di sgravi nel caso di raccolta differenziata con conferimento presso le isole ecologiche. Irresponsabile ed illegittimo e' il comportamento degli uffici e dell'amministrazione. Irrespons
Secondo l’ex amministratore di Palazzo Panca, «la mancata possibilità di comunicare le variazioni in un giusto termine e' stato un atto di furbizia per applicare la composizione anagrafica anche alle case non di residenza come se lo stesso nucleo familiare potesse risiedere contemporaneamente in due case».
Scoglio è convinto che «il ritardo nell'ambito introduzione della TARES la mancata applicazione della TARSU e gli avvisi non notificati ma comunicati genereranno gravissime conseguenze per l'ente e per i cittadini.
L’ex assessore che «il pagamento della TARES dovrà necessariamente avvenire entro marzo 2014, prima dell'' approvazione del consuntivo diversamente l' ente non avrà più la possibilità di pagare il servizio al gestore; il Comune dovrà in caso di mancato pagamento spontaneo notificare comunque l'accertamento ed il contribuente avrà il termine di gg 60 per il pagamento con la sola sanzione delle spese di notifica; ci sarà un elevato contenzioso tributario se il Comune non si attiverà subito per consentire le variazioni con conguaglio sulle rate successive in favore del contribuente».
Fotografata la situazione, fornisce il suo consiglio da «cittadino messinese», cioè quello di c«omunicare subito le variazioni anagrafiche,la disponibilità di alloggi non utilizzati e di pagare le rate subito od al ricevimento dell' avviso di accertamento».
Da «ex amministratore» ritiene, invece, che «chi ha sbagliato deve pagare con pesanti sanzioni disciplinari e soprattutto che vada aggiornata l'anagrafe tributaria e notificati i ruoli».
«Da politico» sostiene,infine, «che anche questi comportamenti sono propri di un’ amministrazione che ha come modus operandi quello di creare il caos per poi intervenire».
C’è da giurare che quello di Scoglio non sarà l’ultimo interevento che registreremo sulla Tares, diventato il “tormentone” di questo inizio 2014, e non a torto vista la stangata che comporta per i cittadini questo nuovo tributo. A fronte -lo ribadiamo, perché non è secondario- di un servizio pessimo. (Danila La Torre)
secondo me bisognerebbe trasferire il dirigente…
Questo è l’unico comune dove la posta certificata non è neanche letta mentre le norme dicono tutt’altro a mio parere bisogna prima attrezzarsi e poi fare delibere, ma visto che questo comune è governato da gente che non sa come si amministra siamo alle solite, non è possibile avere notizie se non si fa la fila di ore ? Ma la legge sulla semplificazione ? Alle ripetute mail di richiesta info non è mai sortito nessun effetto ed inoltre non viene neanche aperta pertanto a loro parere non ha validità? Siamo allo sbando e si pensa soltanto a chiacchiere da bar
L’ipocrisia dei politici è insopportabile,Gianfranco SCOGLIO non ha mai visto una cartella di pagamento della SERIT oppure ha fatto spallucce alla scarsa produttività degli uffici di via Aurelio Saffi.Facciamo la serie storica.ANNI di riferimento 2009, 2010, 2011, RUOLI resi esecutivi nei mesi di giugno dell’anno successivo, NOTIFICHE della SERIT nei mesi di novembre, SCADENZE a gennaio/marzo/maggio/luglio dell’anno successivo alla notifica. Tra il primo gennaio e l’emissione del ruolo SEI MESI, tra l’emissione del ruolo e l’ultima rata di scadenza UN ANNO, in tutto UN ANNO e SEI MESI. Questa scarsa capacità di riscossione si riflette negativamente sulla PRESCRIZIONE e sulla EVASIONE. Le cose sono andate benissimo dopo la fuga a gambe levate di Peppino Buzzanca e di Gianfranco SCOGLIO,anche per merito della crisi di liquidità e del paventato rischio di ritardi nello stipendio,infatti per l’ANNO di riferimento 2012,il RUOLO è stato reso esecutivo addirittura il 10 gennaio 2013,NOTIFICA SERIT nel mese di maggio,SCADENZE tutte entro il 2013.Romolo DELL’ACQUA sapeva benissimo della sovrapposizione di TARSU/TARES,infatti in tutte le grandi città,compresa la vicina Catania,i burocrati hanno sollecitato Consiglio e Amministrazione a deliberare per il 2013 tre rate di acconto utilizzando i vecchi importi TARSU e poi una volta approvato il piano tariffario TARES hanno emesso il pagamento del conguaglio.Per noi messinesi la sovrapposizione sarà pesantissima nell’anno in corso per la concomitanza del pagamento della TARES 2013 e l’emissione di quella del 2014. SIAMO IN UN CUL DE SAC.
COMMENTO APERTO PER ANTONIO LE DONNE. Il commissario Luigi CROCE ha lasciato in eredità il PIANO DEGLI INDICATORI GESTIONALI DEL COMUNE DI MESSINA, approvato con deliberazione del Commissario Straordinario n.374 del 30 aprile 2013. Di questa eredità si sono perse le tracce. L’obiettivo del piano è di rendere concreta l’attività di controllo, per questo fine fu predisposto un sisstema di indicatori idonei a rilevare l’ATTIVITA’, l’EFFICACIA, l’EFFICIENZA e l’ECONOMICITA’ della gestione. Caro LE DONNE, lo staff CONTROLLO DI GESTIONE, in particolare le dott.sse Rossana Menne e Irene Scuderi, predisposero un buon PIANO DEGLI INDICATORI GESTIONALI, lo trovi e lo utilizzi.
E’semplicemente vergognoso. Ma l’amministrazione comunale non vede cosa succede agli uffici del Dipartimento Tributi? Dov’e” il sindaco…..dove sono gli assessori…..perche’ non fanno un sopralluogo per rendersi conto della ressa, delle estenuanti code, dei cittadini che dopo aver aspettato per ore si vedono chiuse le porte in faccia con l’invito a tornare il giorno seguente. O pensano che tutto cio’ sia normale? Che sia cosa da poco costringere persone anziane, malate, sofferenti a rimanere in fila dalle 5 del mattino per richiedere chiarimenti o comunicare variazioni che per loro significano risparmiare qualche euro delle loro misere pensioni. VERGOGNA !!!! ACCORINTI SVEGLIATI, FORSE NON TE NE SEI RESO CONTO MA…..SEI TU IL SINDACO.
L’avv. Le Donne, il genio proveniente da Macerata, si è accertato che sappiano leggere e scrivere le 5 unità inviate all’Ufficio Tributi per supportare l’attività dell’altro scienziato Dell’Acqua?
Altrimenti si comincerà un’altra manfrina per giustificare la scarsezza dei risultati, giustificandola con qualità degli addetti, perchè sia chiaro che lui vorrà sempre il premio di rendimento.
Peccato che il viale san Martino sia troppo distante da Palazzo Zanca, altrimenti avrei sperato in una visita del genio a quei locali per ammirare la compostezza dei signori in fila alle 6 del mattino.
Come può essere giustificato colui che reclama perchè non può essere ricevuto nella stessa giornata in cui ha fatto l’alzataccia e cortesemente invitato a tornare l’indomani per ripetere la fila ed ottenere il medesimo risultato?
Vergogna.
MARIEDIT ora te la prendi con LE DONNE che prima paragonavi al MESSIA, ma perché non te la prendi con RENATOSINDACO che l’ha nominato in modo molto trasparente!
Dell’Acqua, che vuole la riforma strutturale,dovrebbe ricordare che è “meglio l’uovo oggi che la gallina domani”. A Messina, all’ufficio tributi, si è sempre aspettato a lungo, anche quando c’era la Maggioli. Solo che quelli erano educati e cortesi.Speriamo che lo siano anche queste 5 nuove unità, che sono meglio che niente.