i due Istituti cittadini hanno dato alle famiglie del territorio messinese l’opportunità di conoscere la propria offerta formativa, locali e attrezzature.
In un’Italia sempre più avvezza ai tagli all’istruzione pubblica, ci pensano le scuole a valorizzare le proprie risorse. In questa domenica di fine gennaio, i due Istituti superiori cittadini, Jaci e Maurolico, hanno indossato l’abito del dì di festa, aprendo le porte al pubblico per presentare al meglio la propria offerta formativa.
In questo consiste l’Open Day, un giorno in cui docenti e allievi illustrano i tratti più significativi del percorso formativo che la scuola offre ai suoi studenti.
“L’Open Day nasce dall’ esigenza di dare una risposta costruttiva al territorio” spiega la Professoressa Teresa Schirò, responsabile dell’evento al Liceo Classico “Maurolico”. “La scuola è un’istituzione fondamentale, è una palestra in cui ci si allena per essere cittadini consapevoli. L’Open Day è un’occasione per rendere le famiglie e gli studenti responsabili di una scelta importante per il futuro”.
Per il Preside dell’Istituto Tecnico Economico Statale “Jaci”, il Professor Rosario Abbate, l’Open Day è il simbolo di una scuola che fa da sé. “La scuola si è trasformata nella cassaforte dello Stato. I tagli, causando una brusca riduzione delle risorse, hanno impedito alla scuola pubblica di progredire”. Nonostante questo, il Preside è convinto che in un momento di crisi come questo, il ruolo della scuola, in particolare quella tecnica, vada esaltato.
Ottima la risposta del pubblico.
Per il successo dell’iniziativa è stato decisivo anche il coinvolgimento degli studenti di entrambi gli istituti, che hanno contribuito alla gestione di corridoi e locali brulicanti di famiglie e potenziali “matricole”.
Nell’ambito dell’evento al Maurolico si è svolta una cerimonia di consegna di borse di studio agli studenti meritevoli.
L’Open Day è una manifestazione che coniuga l’aspetto culturale e simbolico di una scuola che si apre al pubblico e si rende punto di riferimento del territorio con l’aspetto meramente pratico dell’incremento delle iscrizioni. Ovviamente non si tratta di un’operazione di marketing, ma certamente di una scommessa della scuola… sulla scuola.
Gabriele Quattrocchi
