Messina. Fondo anti-usura, scuola di Mili e toni accesi: approvato il bilancio di previsione

Messina. Fondo anti-usura, scuola di Mili e toni accesi: approvato il bilancio di previsione

Giuseppe Fontana

Messina. Fondo anti-usura, scuola di Mili e toni accesi: approvato il bilancio di previsione

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mercoledì 20 Aprile 2022 - 14:11

Dopo cinque sedute arriva il sì del Consiglio comunale, ma non sono mancati gli scontri verbali. 42 gli emendamenti votati complessivamente

MESSINA – Il bilancio di previsione 2022/2024 è stato approvato. Cinque sedute per un totale di 42 emendamenti, che hanno generato scontri, dibattiti e toni accesi. Anche oggi è andata così, sebbene poi si siano sciolti i nodi principali e si sia riusciti a votare favorevolmente il previsionale per il triennio in questione. Nell’ultima seduta sono stati il fondo anti-usura e la scuola di Mili a generare i dibattiti principali.

Toni accesi in apertura di lavori

Una vera e propria lite, quella scattata tra “Deluchiani” e parte dell’Aula. Il Consiglio comunale di Messina si è trasformato in un vero e propri ring verbale, quando si è aperto il dibattito su un emendamento, il n. 40, inserito nella delibera n. 645 relativa al bilancio di previsione finanziario 2022/2024. La trattazione riguardava il fondo anti-usura, un servizio che da anni è attivo a Messina. La cifra da destinare sarà di 25mila euro ed è stato votata positivamente, anche se non da tutti.

I consiglieri pro-De Luca votano contro il fondo anti-usura

Al momento della votazione, infatti, i consiglieri comunali Nello Pergolizzi, Serena Giannetto, Giuseppe Schepis e Francesco Cipolla hanno votato contro la misura. E il consigliere Russo si è rivolto direttamente a Pergolizzi: “State votando veramente contro il fondo anti-usura?” I toni sono aumentati, con accuse reciproche tra cosa sia la sinistra e cosa la destra. “Non la destra, ma i deluchiani – ha proseguito Russo – perché Forza Italia e gli altri stanno votando sì”. Pergolizzi lamentava in precedenza che non fosse descritto come sarebbero stati usati i 25mila euro in questione.

L’emendamento 37, Rizzo: “Costretti a scegliere tra scuola e cimiteri”

Poco dopo, sull’emendamento n.37 riguardante i fondi da dedicare alla scuola di Mili, chiusa da tempo a causa di un incendio, è intervenuto anche Massimo Rizzo: “La notizia è che nessuno riesce a riaprire questa scuola da 6 anni, compresa la precedente amministrazione. E oggi siamo costretti a tirare la coperta corta del bilancio e dobbiamo scegliere tra tutelare i caduti, perché la manutenzione dei cimiteri significa questo, e garantire il diritto allo studio. Oggi siamo costretti a fare questo ed è una vergogna assoluta che in 4 anni di amministrazione di chiacchiere e campagne elettorali non si sia stati capaci di riaprire una scuola”.

Il sub-emendamento: 590mila euro alla scuola di Mili

La situazione si è poi risolta grazie a un sub-emendamento. Alla scuola andranno 535mila euro per il 2022 e ulteriori 55mila per il 2023, in modo tale da risolvere una situazione che ormai perdura da diversi anni e ridare al villaggio un istituto funzionante per i suoi bambini. Gli stessi fondi sono stati “spostati” dalla manutenzione dei cimiteri: a Pezzolo i lavori che si sarebbero dovuti fare durante l’anno in corso slitteranno di un anno, destinando questi soldi (e un’altra parte presa dalla manutenzione del cimitero centrale) alla scuola di Mili.

Bilancio approvato

Sciolti i nodi principali, il Bilancio di Previsione finanziaria del Comune di Messina per il triennio 2022/2024 è stato finalmente approvato. Ci sono volute cinque sedute, con confronti accesi e dibattiti molto approfonditi su questioni chiave: dalla scuola ai cimiteri, dal fondo anti-usura passando per il caso dei 46 vigili urbani e la questione della manutenzione stradale.

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