L'intervento durante l'inaugurazione della mostra e del libro dedicati ai finanzieri caduti nel terremoto del 1908
MESSINA – “Questa città è sopravvissuta a tutto: ai terremoti nei secoli e alle baraccopoli. Messina è una città resiliente e resistente”. Lo ha dichiarato la prefetta di Messina, Cosima Di Stani, in occasione dell’inaugurazione di questo pomeriggio, alla biblioteca regionale “Giacomo Longo”, di mostra e libro dedicati ai finanzieri caduti durante il terremoto del 1908.
“Con il risanamento addio al modello delle baracche”
Ha sottolineato la prefetta: “Da commissaria straordinaria per il risanamento sono felice che finalmente si volti pagina contro un modello abitativo, quello delle baracche, rafforzato dall’assenza di risorse pubbliche. A partire dalle prime baracche, per decenni, a Piazza Cairoli dopo il terremoto. Più volte Messina ha dimostrato di essere capace di rialzarsi”.
La dottoressa Di Stani ha ricostruito con passione i ritardi nei soccorsi, le difficoltà di coordinamento tra le autorità e le forze di polizia, le esecuzioni sommarie e le enormi difficoltà nella gestione immediata del disastro del 1908.
Mostra, libro e commemorazione al cimitero nel segno del terremoto del 1908
La prefetta è intervenuta nell’ambito di un convegno e di una mostra. Eventi collegati al “Centenario dell’inaugurazione del monumento al Gran camposanto di Messina dedicato ai finanzieri periti nel terremoto siculo-calabro del 1908”. Il tutto frutto di un’interazione tra la Biblioteca regionale Universitaria “Giacomo Longo” e il corpo della guardia di finanza, e una cerimonia di commemorazione, presso il monumento, che si svolgerà domattina alle 10.45.
La mostra, a cura della biblioteca regionale, appena inaugurata nella cappella della chiesa Santa Maria all’Arcivescovado, in via Primo Settembre n. 117, è visitabile sino al 31 maggio e presenta un titolo significativo: “Sulla città piagata e straziata dalla devastazione del 1908. La cesura riguardo all’esistente processo di urbanizzazione della Messina pre-1908 nei nuovi modelli di ricostruzione post-sisma. Il tributo alle vittime di poeti, scrittori e giornalisti”.
Il libro del professore Enzo Caruso
Per l’occasione, si è pure presentato il libro “Il monumento alla regia guardia di finanza nel Gran camposanto di Messina” di Vincenzo Caruso, in commemorazione del centenario, edito da Di Nicolò e promosso dalla stessa Gdf.
Sono intervenuti al convegno la dottoressa Tommasa Siragusa, direttrice della biblioteca regionale universitaria “Giacomo Longo” di Messina, il comandante provinciale della Gdf, il colonnello Gerardo Mastrodomenico, l’ex assessore comunale alle Politiche culturali Vincenzo Caruso, direttore del parco museo storico di Forte Cavalli, e nelle vesti di moderatore il presidente dell’Unione Cattolica Stampa Italiana della Sicilia Domenico Interdonato (nella foto in basso).
Con la prefetta Di Stani e monsignor Cesare Di Pietro, vescovo ausiliare dell’arcidiocesi di Messina, erano presenti anche il comandante interregionale dell’Italia Sud-Occidentale, generale Carmine Lopez, e il comandante regionale Sicilia, generale D. Riccardo Rapanotti.
La perfetta…ma la finite con ste smancerie dei nuovi femminili?