Hanno dichiarato Giuseppe Picciolo e Marcello Greco: "Si tratta di affrontare, con gli strumenti normativi più veloci, un vero dissesto idrogeologico che mette a rischio la popolazione e gli abitati di un territorio che oggi deve pagare un prezzo altissimo anche per l'incuria degli anni passati" “
Da Galati a Giardini, la mareggiata di sabato 1 e domenica 2 febbraio ha flagellato l'intera costa jonica, sollevando la preoccupazione delle amministrazioni che si sono subito attivate per cercare di ovviare alle problematiche sorte all'indomani della calamità. Pur non trattandosi di un evento di portata catastrofica, diversi sono stati i danni registrati e in queste ore nei vari comuni si sta lavorando per cercare di riportare la situazione alla normalità, a cominciare dai primissimi interventi di pulizia delle strade, alcune già praticabili.
Il gruppo dei Democratici Riformisti per la Sicilia ha chiesto alla Regione che ai comuni colpiti venga riconosciuto lo stato di calamità: "Siamo di fronte a un evento atmosferico di straordinaria portata, per questo già domani inoltreremo alla Regione la richiesta di riconoscimento dello stato di calamità naturale per tutti i comuni della costiera jonica messinese, interessati dall’eccezionale ondata di maltempo dei giorni scorsi – hanno dichiarato l'On. Giuseppe Picciolo e l’On. Marcello Greco -. Chiederemo quindi che, tramite la protezione civile, vengano poste in essere tutte quelle misure straordinarie, necessarie a dare risposte celeri, concrete e durature per fronteggiare una situazione che, trascurata negli anni passati, si palesa oggi in tutta la sua gravità. Lo stato di evidente dissesto idrogeologico, da Galati a Giardini, non può essere tollerato oltre e la Regione ha il dovere di intervenire immediatamente per mettere in sicurezza una porzione di territorio il cui litorale, abitazioni rivierasche in primis, rischiano di scomparire dalla carta geografica della Sicilia”.
Già alcuni enti avevano palesato la possibilità di richiedere lo stato di calamità. In alcuni comuni, infatti, la situazione è più tragica che in altri. Galati, Letojanni, Sant’Alessio e Giardini, ad esempio, si troveranno ad affrontare un impegno economico non indifferente per la ricostruzione in alcuni casi quasi totale del lungomare. Da considerare, inoltre, le difficoltà a cui andranno incontro a causa delle limitazioni del transito. Ma la mareggiata ha posto l’attenzione su un elemento base: le misure di prevenzione per la sicurezza e l’incolumità pubblica.
Giusy Briguglio
Mah, non c’è un euro nelle casse, e ne servono alcuni milioni…. Fiato sprecato.
Ma nessuno di questi ONOREVOLI ha fatto un salto a tremestieri beach? dove sono 50 le famiglie che stanno per perdere le loro case!!!!