Decide di pentirsi perché finito al centro di una inchiesta che gli è costata l’espulsione dalla magistratura
“Lobby e Logge” è il secondo libro, dopo il Sistema uscito nel gennaio del 2021, in cui Luca Palamara, continua a rivelare ad Alessandro Salusti, la spartizione del potere all’interno della magistratura, sistema in grado di decidere carriere di magistrati oppure eliminare personaggi scomodi. Luca Palamara, lo ricordiamo che decide di pentirsi perché finito al centro di una inchiesta che gli è costata l’espulsione dalla magistratura.
Un apparato, quest’ultimo, sempre secondo il racconto del’ex capo dell’Anm, in grado di tessere rapporti con imprenditori, faccendieri, politici, alti funzionari statali, uomini delle forze dell’ordine e dei servizi segreti e giornalisti, “per regolare conti – come scrive Sallusti – consumare vendette, puntare su obiettivi altrimenti irraggiungibili, fare affari e stabilire nomine propedeutiche ad altre e ancora maggiori utilità. Per cambiare, di fatto, il corso naturale e democratico delle cose”. Insomma un coacervo di sistemi che a volte si trovano dalla stessa parte, altre su fronti opposti.
Nella migliore delle ipotesi il racconto di Palamara descritto da Sallusti è solo una mezza verità. Palamara sa bene che Sallusti è un giornalista schierato quindi, se avesse voluto raccontare la verità si sarebbe dovuto affidare ad un giornalista indipendente. Così è solo una verità distorta.