Le agevolazioni delle Zfu consistono nelle esenzioni dalle imposte sui redditi, dall'Irap, dall'imposta municipale propria e dall'esonero dal versamento dei contributi sulle retribuzioni da lavoro dipendente. A ciascuna delle città metropolitane del Mezzogiorno andranno anche da 80 a 100 milioni di euro derivanti dal cosiddetto Pon Città
Messina rientra tra le Zone Franche Urbane istituite dalla Regione. Sarà così possibile accedere ad agevolazioni fiscali e contributive per la creazione di micro e piccole imprese da localizzare nelle zone individuate, grazie ad un finanziamento di quasi 16 milioni di euro. Si tratta, per la precisione, di 15 milioni 927mila 414 euro.
Potrebbe essere la notizia che gli ex lavoratori Triscele attendevano ormai da mesi. Alcuni di loro sono pronti ad investire, a mettere in gioco quasi tutti i soldi arrivati con il licenziamento per ripartire, per creare quel Birrificio Messina che nelle loro speranze sarà il modo per continuare nella tradizione della Birra Messina. Per mesi hanno aspettato che il presidente della Regione Rosario Crocetta consegnasse nelle loro mani un capannone in cui iniziare a lavorare. Adesso però potrebbero davvero provare ad intercettare i fondi della Zona Franca Urbana per dare il via alla loro avventura imprenditoriale.
Il 20 % delle risorse saranno attivate in favore di imprese di nuova o recente costituzione, mentre il 10 % per imprese femminili. Le domande di accesso alle agevolazioni potranno essere presentate dal 5 marzo fino al 23 maggio attraverso una procedura telematica consultabile sul sito internet del Ministero dello sviluppo economico, www.mise.gov.it alla sezione "Zfu Convergenza e Carbonia Iglesias". Le Zfu sono state infatti istituite nelle regioni del Sud Italia e in una sola provincia sarda.
Le agevolazioni consistono nelle esenzioni dalle imposte sui redditi, dall'Irap, dall'imposta municipale propria e dall'esonero dal versamento dei contributi sulle retribuzioni da lavoro dipendente. I dettagli sono illustrati dalla circolare 3202 del 2013 e ulteriori informazioni possono essere reperite al Centro Servizi Imprenditorialità presso l'UrbanLab, al Palacultura, il martedì e il giovedì.
Altre risorse potrebbero giungere a Messina ed agli altri Comuni che ne faranno parte, quando sarà istituita la città metropolitana. Il vice sindaco ed assessore allo sviluppo economico, prof. Guido Signorino, ha partecipato oggi a Palazzo Chigi all'incontro dei ministri per la coesione territoriale, Carlo Trigilia, e affari regionali e autonomie locali, Graziano Delrio, con le quattordici città metropolitane, che nel periodo 2014-2020 gestiranno direttamente una quota dei fondi europei. A ciascuna delle città metropolitane del Mezzogiorno andranno da 80 a 100 milioni di euro derivanti dal cosiddetto Pon Città, che dovranno essere utilizzati su due assi principali: "Smart cities e servizi ai cittadini" e "innovazione ed inclusione sociale".
Si tratta di fondi aggiuntivi e non sostitutive dei fondi europei legati al Por (di competenza regionale) e agli altri Pon. Signorino aveva già incontrato nelle scorse settimane la struttura tecnica nazionale del Dipartimento per le Politiche dello Sviluppo, illustrando la progettualità dell'Amministrazione comunale sulle due linee di intervento e ricevendo grande apprezzamento.
Riguardo al rischio che le regioni possano entrare in competizione con le città metropolitane per l'assegnazione dei fondi, il vice sindaco Signorino, intervenendo alla conferenza, ha suggerito che “l'istituzione di un tavolo a tre gambe per la coprogettazione, che includa città metropolitane, ministero e regione, potrà costituire il luogo in cui coordinare le varie fonti di finanziamento, potenziando la ricaduta degli interventi sull'economia e sulla società. I Pon Città costituiscono un importantissimo strumento di autogoverno del territorio. Consentiranno l'avvio di servizi innovativi a vantaggio della città metropolitana e renderanno evidente il beneficio di questa innovazione istituzionale. Sarà anche possibile, concertando azioni condivise e cofinanziate con la città metropolitana di Reggio Calabria, lavorare nei fatti per costruire l'Area Metropolitana dello Stretto di Messina, che costituisce un obiettivo fondamentale del nostro programma di governo. L'attivazione del Pon Città – ha proseguito Signorino – deve vedere il coinvolgimento e la condivisione della società civile, delle categorie, dei lavoratori, degli amministratori e dei sindaci di un territorio, che supera i confini di Messina e che costruisce nei fatti una potenziale realtà metropolitana capace di attirare risorse e flussi di domanda dall'esterno, per sostenerne lo sviluppo economico. E' fondamentale – ha concluso il vicesindaco – che attorno ai temi della città metropolitana e dello sviluppo si realizzino le più ampie sinergie. A questo proposito è nostra intenzione incontrarci con i sindaci dell'Area e le deputazioni regionale e nazionale, per individuare gli obiettivi ed i passaggi politici che ci consentano di non perdere l'occasione storica di questa innovazione istituzionale. Molto più che la semplice sostituzione delle province, l'istituzione delle città metropolitane e la sperimentazione dell'utilizzo diretto dei fondi comunitari costituiscono l'avvio di un nuovo modello per il governo del territorio e per il suo sviluppo economico. Considerando anche il prossimo avvio della zona franca urbana, Messina è pronta ad accogliere questa grande opportunità e l'amministrazione Accorinti affiderà tutte le sue energie, spendendo fino all'ultimo centesimo dei fondi disponibili, per la rinascita della nostra città".
Siamo in buone mani, in quelle di uno dei messinesi più preparati in finanza locale, sono del professore Guido SIGNORINO, uomo leale di cui ci possiamo fidare, NI CAPITAU UN COPPU I FURTUNA. GRAZIE professore.
parole parole parole…
non sono in grado di tappare due buche per strada e pensano ad attuare progetti di questa portata..
ammesso che tutto ciò sia realizzabile e qualcuno da fuori voglia investire in città credete davvero che il sindaco dei poveri ed i suoi fidi seguaci lo permetterebbero?
certo che no..
rassegnatevi cari messinesi a vivere di pastorizia e a passeggiare immersi nello splendore del verde che vogliono realizzare, poi pero andate a milano e dite che tutto funziona c’è il lavoro le aziende la modernità…
L’ennesima ubriacatura. E’ starordinario come cittadini, istituzioni e media si lascino trascinare dai politici che, compatti, organizzano convegni, scrivono articoli e mobilitano le loro truppe cammellate per farci credere che basti far diventare Messina città metropolitana per far arrivare fiumi di denaro. La realtà è che stanno tentando di fare rinascere un ente intermedio che sostituisca le Province. Nessuno pare rendersi conto che – ammesso che le leggi nazionale e regionale siano approvate -, Messina si troverà a competere con Parigi, Londra, Berlino, Rotterdam, Madrid, Vienna, Atene, Roma, Milano, Palermo, Catania e decine di altre. Figuriamoci quante risorse le resteranno. Se poi si spera di riunire Messina e i comuni adiacenti a Reggio e quelli calabresi … campa cavallo. Le esperienze passate non hanno insegnato nulla. E poi, i soldi verranno dati solo a chi sarà in grado di proporre progetti validi e sostenibili. Chi li farà in una città priva di classe dirigente valida? Viene infine da chiedersi perché si punta solo sulla inclusione tra le Città metropolitane (tra le quali Messina sarebbe nelle posizioni di coda) mentre si ignora il rischio che l’Autorità portuale di Messina venga accorpata ad altre e trasferita a Palermo, facendo perdere alla nostra città l’unico ente dotato di risorse rilevanti e gestito con efficienza privatistica. Non sarebbe meglio che politici, istituzioni e media si battessero per la creazione di un Distretto logistico portuale (che sostituirà le AP) del quale facciano parte Messina, Reggio, Villa S Giovanni e Milazzo? Un ente che gestisce il traffico di attraversamento tra l’isola più grande del Mediterraneo – con più abitanti delle 3 Repubbliche baltiche messe insieme e della Norvegia, quasi come la Danimarca – e il continente europeo sarebbe sì un interlocutore autorevole dell’Ue. A differenza di una delle meno importanti Città metropolitane d’Europa. Viene il dubbio che la ragione sia che i politici (e i loro accoliti) preferiscano puntare su organismi che saranno in grado di controllare anziché enti molto più indipendenti.
Non se ne può più di leggere commenti disfattisti e qualunquisti come questo… magari ti rode perchè forse per la prima volta in tanti anni questi soldi non finiranno a amici e parenti? Primo, informati su cosa sono le zone franche, e su che capacità hanno di attrarre investimenti. Studia un pò, e poi vedrai che jolly che abbiamo in mano, soprattutto perchè (pare) non ci siano furbacchioni nell’attuale amministrazione. Mi pare che “il sindaco dei poveri” sia molto consapevole della necessità di creare posti di lavoro secondo logiche il più possibile imparziali, e partendo dalle fascie più svantaggiate della popolazione; non v’è conflitto tra questa mentalità e quello imprenditoriale di cui parli tu, anzi, ci sono solo sinergie. Certo, tutto è da vedere, ma intanto ti rimane solo di cantare le tue vuote litanie (probabilmente a Milano), che speriamo sempre meno persone staranno ad ascoltare.
caro gmolloca, per evitare che Palermo si impadronisca dell’autorita’ portuale di Messina con conseguente distruzione dell’attivita’ portuale messinese a favore di catania e palermo come da copione visto e rivisto, bisogna assolutamente istituire l’area metropoitana dello Stretto, l’autorita’ portuale sara’ Messina, Reggio, Villa s. Giovanni, Gioia Tauro, Milazzo……competenza esclusiva dello Stretto…………..Palermo e Catanzaro……in tutte le istituzioni metropolitane intereggionali non potranno piu’ depredare. Lo Stretto non sara’piu’ sottomesso ad interessi di citta’ poste a diverse centinaia di km. che nulla hanno a che vedere con lo Stretto.
Ricordiamo che lo Stretto e’ l’area piu’ popolata del sud dopo il Golfo di Napoli…….eppure e’ trattata come periferia estrema. molte regioni italiane contano meno ab. dell’area dello Stretto….eppure hanno tutti i comandi… si gestiscono secondo le loro esigenze…..l’area dello Stretto viene mortificata….divisa come Berlino, tanto che i residenti debbono pagare a caro prezzo i collegamenti, migliaia di persone si spostano ogni giorno tra le due sponde cittadine, pendolari all’interno di una citta’ dello Stretto non riconosciuta, divisa e governata da interessi di terzi contrapposti ai messinesi/reggini…Strettesi.
Primo i miei amici e i miei parenti hanno di che campare xche a differenza di molti hanno avuto le palle di rischiare ed hanno creato qualcosa…Secondo non ho bisogno di studiare ne di ricevere insegnamenti da nessuno tantomeno da te.. Le mie litanie le canto qua la e dove mi pare se non ti sta bene non ho che farti.. Mi auguro sia tutto vero e realizzabile per il bene di questa città, qualora così non fosse poco mi tocca, mi dispiace solo per i miei concittadini (quelli onesti e con voglia di lavorare) che non arrivano a fine mese e nessuno ascolta il loro malessere..