A soli 17 anni vince il riconoscimento per miglior attrice protagonista: era nel cast d’attori non professionisti interpreti di “A Chiara” di Carpignano
GIOIA TAURO – Non è neanche maggiorenne – né, se è per questo, un’attrice affermata – e sbanca in maniera pazzesca il tableau del cinema “che conta”.
Swamy Rotolo, nata cresciuta e a tutt’oggi residente a Gioia Tauro, cuore nevralgico della Tirrenica reggina, ha vinto ieri sera il David di Donatello come miglior attrice protagonista del film A Chiara di Jonas Carpignano.
Con questo riuscitissimo, dolente lungometraggio, del quale Tempostretto s’era a suo tempo largamente occupato, il regista ha completato con maestria il trittico dei suoi lavori dedicato proprio a Gioia Tauro.
«Grazie alla mia famiglia. Jonas per me è un fratello»
La giovanissima attrice, in lacrime, ha ringraziato i suoi affetti, dicendo grazie «alla mia famiglia e alle mie sorelle che hanno arricchito questo film e a Jonas, che è un fratello e mi ha fatto conoscere il mondo del cinema».
Battute la “sorpresa” Giovinazzo e le esperte Leone e Nazionale
La Rotolo è riuscita a spuntarla su un’altra outsider bravissima, Aurora Giovinazzo, interprete del celebrato Freaks Out di Gabriele Mainetti – film peraltro girato largamente in Calabria e con un eccezionale Max Mazzotta nel cast – e Rosa Palasciano (Giulia), ma anche su due artiste affermate come Miriam Leone (Diabolik) e Maria Nazionale, ancor più nota come interprete canora (Qui rido io).
Tra i David, per capire il livello dell’edizione numero 67 del più importante riconoscimento cinematografico nazionale, è stato proclamato miglior film È stata la mano di Dio, miglior regista Paolo Sorrentino (per lo stesso film), mentre miglior attore protagonista per il film Ariaferma è stato proclamato Silvio Orlando, già protagonista d’incredibili interpretazioni per registi come Pupi Avati e Nanni Moretti.