E’ stato presentato da relatori d’eccezione il progetto “Le Scalinate dell’Arte” che interessa sette scalinate storiche della nostra città da riqualificare per lo sviluppo culturale e turistico del territorio
Dostoevskij diceva: “La bellezza salverà il mondo, la cultura ci salverà”. E’ l’esortazione e insieme la speranza di Spiro Scimone e Francesco Sframeli. Ci sono quasi tutti, quello che si può definire il “Pantheon” dell’arte e della cultura messinese, alla presentazione del progetto “Le Scalinate dell’Arte” svolta nell’Aula Magna del dipartimento di Scienze Cognitive. Oltre ai due artisti, che con i loro testi hanno riscosso successo nei principali teatri europei, il pittore cosmopolita e innovatore Enzo Migneco in arte “Togo”, Guglielmo Pispisa scrittore e fondatore dell’ensemble narrativo Kai Zen, il professore e drammaturgo Dario Tomasello per il Centro interdipartimentale di Studi sulle Arti Performative “Universiteatrali” dell’Università di Messina, la professoressa Giuseppina Prestipino dell’istituto di istruzione superiore La Farina/Basile e Alessandra Lanese, direttrice dell’Accademia di Belle Arti Mediterranea di Messina. Assente per motivi di salute Emilio Isgrò, artista, pittore poeta, drammaturgo e scrittore nato a Barcellona Pozzo di Gotto che, dagli anni Sessanta, vive e lavora a Milano. Le scalinate dell’arte sono state ideate dall’associazione Team Project, con il patrocinio del Comune di Messina, della Regione e della Comunità Europea e il beneplacito dell’associazione per il Circuito dei Giovani Artisti Italiani – Gai.
Il progetto, legato al territorio, proprio come gli artisti che lo sponsorizzano, ha ambizioni nazionali e internazionali. Si tratta di un progetto di riqualificazione di sette scalinate della città di Messina che si inserisce in un contesto di valorizzazione del territorio e di promozione dell’arte contemporanea nel rispetto dell’ambiente. Sono stati individuati nove itinerari che consentiranno oltre alla fruizione delle scalinate in questione, di un museo e di un portale dedicati all’arte contemporanea, la possibilità di visitare splendidi luoghi della provincia di Messina. Quattro i percorsi identificati all’interno della città, che mirano ad un connubio tra le scalinate artistiche e di centro storico di Messina differenziando la tipologia di percorso in base alle modalità di fruizione.
Come hanno messo in luce, per conto del Team Project, Giovanni Lucentini e Massimo Villari, il progetto partito tre anni fa vuole essere la realizzazione di un incubatore di arte contemporanea con finalità anche turistiche. Un vero e proprio intervento di marketing territoriale. Sette scalinate offerte alla fruizione della cittadinanza e dei visitatori per incrementare i flussi turistici secondo il binomio cultura-turismo. Per evitare atti vandalici è previsto un progetto di videosorveglianza, inoltre è prevista l’instaurazione di un museo interattivo e di un innovativo teatro virtuale. Hanno lavorato al progetto per il Comune di Messina gli architetti Nino Principato e Salvatore Corace insieme al Rup Giancarlo Beninati oltre a un team di esperti esterni coordinato dall’architetto Daniela De Domenico.
A garanzia della validità scientifica e del profilo internazionale dell’opera ci sarà un comitato direttivo composto dai grandi artisti messinesi che hanno legato la propria fama a diversi settori dell’arte contemporanea, gli stessi che hanno partecipato al convegno di presentazione.
A rendere omaggio al progetto “ereditato” dai predecessori, l’assessore alla Cultura Tonino Perna, che ha ribadito la necessità di creare spazi in città che accolgano artisti e cittadini, oltre a promettere il totale impiego del Palacultura Antonello per fini artistico-culturali. “Messina ha il suo palazzo della cultura e come tale va usato al di là dei giudizi estetici”ha dichiarato Perna, ironizzando sulle polemiche che da sempre animano la comunità messinese circa l’architettura dell’edificio. La necessità di spazi per gli artisti è stata sottolineata anche dal grande pittore Togo, che nello stesso giorno ha offerto alla città un quadro che rimarrà esposto alla stazione centrale: “Mi auguro che progetti come questo vivino a lungo perché a Messina c’è bisogno e sete di realtà nuove. Sarebbe bello che gli artisti coinvolti potessero avere lo spazio per esporre, per arricchire la città. Messina è piena di anziani e giovani che aspirano ad esporre il loro lavoro. non dobbiamo aspettare che le persone migliori vadano via come è successo finora. Questi artisti avrebbero potuto creare delle sinergie. Io sono legatissimo a Messina ma qui mancano i luoghi d’incontro”.
MI raccomando, prima di inserire scegliere le scalinate da inserire nel progetto, verificate che annessa ad ogni scalinata vi sia la baracchella abusiva di riferimento, come giustamente è stato fatto per la s. Barbara:
http://www.tempostretto.it/news/scalinata-s-barbara-pochi-mesi-dai-lavori-riqualificazione-pedana-abusiva-hoc-due-ruote.html