Duemila domande presentate per gli sconti Tares, il Comune conta di tornare a scaricare a Mazzarrà

Duemila domande presentate per gli sconti Tares, il Comune conta di tornare a scaricare a Mazzarrà

Francesca Stornante

Duemila domande presentate per gli sconti Tares, il Comune conta di tornare a scaricare a Mazzarrà

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martedì 25 Febbraio 2014 - 00:39

Anche nel piano finanziario approvato per i primi 4 mesi dell'anno, il Comune sembra fare "i conti senza l'oste" e prevede di tornare a scaricare a Mazzarrà S. Andrea anche se non c'è ancora alcun accordo ufficiale con Tirrenoambiente. Sul fronte Tares c'è tempo fino al 7 marzo per presentare domanda.

Circa duemila domande presentate fino ad oggi per provare a beneficiare degli sconti sulla Tares.Circa duemila messinesi si sono messi in fila per ottenere quelle agevolazioni di cui tanto si è parlato in questi mesi. C’è ancora più di una settimana di tempo per consegnare le istanze per accedere al budget messo a disposizione dall’amministrazione comunale per alleggerire il peso della tassa sui rifiuti. Il termine è stato fissato per il prossimo 7 marzo, fino ad allora ci si potrà recare all’ex Ufficio Informazioni Turistiche di Palazzo Satellite, a piazza della Repubblica, per depositare la propria domanda. Dal 10 febbraio ad oggi, ci hanno riferito gli operatori, è stata presentata una media di 200 domande al giorno, la ressa dei primi giorni è andata avanti anche in queste settimane con lunghissime code per accedere ai benefici e pagare una Tares meno salata. Basterà il fondo da 1 milione e mezzo che il Comune ha accantonato per andare incontro alle esigenze delle fasce meno agiate? L’assessore Nino Mantineo nelle scorse settimane ha assicurato che non ci saranno problemi, il numero delle domande è però destinato a salire considerato che c’è tempo fino a venerdì 7 marzo.

Ricordiamo i criteri per poter accedere alle riduzioni. Possono presentare domanda i contribuenti con un reddito Isee del nucleo familiare, riferito all'anno 2012, fino a 5mila euro e gli ultrasettantenni, unici componenti del nucleo familiare, con invalidità del 100 % e con un reddito Isee, riferito all'anno 2012, fino a 10 mila euro. Al primo gruppo sarà destinato l’85% del fondo, al secondo il 10%. Dopo il 7 marzo, una volta esaminate le domande, saranno stilate due graduatorie in ordine crescente di Isee in cui nel primo caso a parità di reddito avrà la precedenza il nucleo familiare in cui è presente il maggior numero di componenti ed in caso di ulteriore parità il capo famiglia di età più elevata; nel secondo caso avrà la precedenza il contribuente di età più elevata. Anche i moduli sono diversi: fino ad oggi almeno 2/3 delle domande presentate rientrano nel primo caso, dunque quello che comprende i nuclei familiari.

Intanto però a Palazzo Zanca si continua a lavorare su più fronti nel settore rifiuti. Da un lato la riorganizzazione di Messinambiente, annunciata ma che non è ancora decollata, dall’altro la costituzione del nuovo piano d’ambito Aro in attesa della SRR. In attesa di questi sviluppi, lo scorso 13 febbraio la giunta comunale ha approvato un nuovo piano finanziario necessario per dare copertura economica alla gestione rifiuti per i primi quattro mesi di questo 2014. Nei giorni scorsi abbiamo posto la lente d’ingrandimento su numeri e cifre di quel piano (vedi articolo correlato), c’è però una voce che merita un ulteriore approfondimento ed è quella relativa alle spese per la discarica.

Nel piano, redatto dall’Ato3, si prevede di spendere un totale di 3.829.928,69 euro per lo smaltimento dei rifiuti solidi urbani, dunque per scaricare la spazzatura nei siti di smaltimento. La spesa viene così divisa: 1.045.302,46 euro per i mesi di gennaio e febbraio, 813.886,23 euro per i mesi di marzo e aprile. La previsione mostra dunque più di duecentomila euro di differenza tra i primi due mesi e gli ultimi due. Il motivo? In pratica nel piano i conti sono stati fatti ipotizzando che già dal 1 marzo il Comune tornerà a scaricare i suoi rifuti a Mazzarrà S. Andrea, nella discarica gestita da Tirrenoambiente che lo scorso settembre ha bruscamente chiuso i cancelli in faccia al Comune di Messina per i troppi debiti accumulati. E’ vero che in queste settimane è ripreso il dialogo tra l’amministrazione Accorinti e i vertici della società Tirrenoambiente, al momento però nessun accordo è stato chiuso e, leggendo il piano, verrebbe da dire che “sono stati fatti i conti senza l’oste”. Se la previsione non si realizzerà si dovranno mettere in conto quattrocentomila euro in più per le spese della discarica.

Dall’analisi del costo previsto per lo smaltimento si scopre che la quantità media mensile di immondizia prodotta in città è di 9.030.838 Kg, dunque poco più di 9 mila tonnellate al mese. La società Oikos, che gestisce il sito di Motta, applica un costo medio di 0,10523 euro al Kg, ottenuto come media dei costi di conferimento degli ultimi due mesi del 2013. Tirrenoambiente invece fa pagare, in media, 0,08193 euro al Kg, ecco dunque come si giunge ad un totale di 3.718.377,37 euro (iva compresa) a cui sono stati aggiunti 111.551,32 euro come fondo imprevisti. L’obiettivo è dunque tornare a Mazzarrà, lo prevede anche il piano finanziario, nonostante ancora sia tutto in itinere. Considerato anche che queste cifre potranno anche essere ridotte se davvero si inizierà a differenziare a monte l’immondizia, diminuendo così la quantità di rifiuti da portare in discarica.

Francesca Stornante

2 commenti

  1. Il paradosso ambientale di chi ha sempre combattuto le discariche.
    Non si può disattendere le aspettative di chi ha dato fiducia ad una amministrazione attenta all’ambiente e alla salute pubblica.
    Le discariche sono e saranno sempre una BOMBA ECOLOGICA, da utilizzare in emergenza e solo per brevi periodi.

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  2. Quando inizia la differenziata seria… ?? fra 50 anni?

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