L'amministrazione Accorinti punta sul 34enne Alessio Ciacci, nato a Lucca, assessore all'Ambiente di Capannori dal 2007 al 2013 e in prima linea a livello nazionale per le battaglie legate ad ambiente e beni comuni.
Dal 1997 impegnato nei movimenti per la pace, contro la privatizzazione dei beni comuni e per la tutela dell’ambiente. Basterebbero queste credenziali per capire perché l’amministrazione Accorinti ha deciso di puntare su di lui. Si chiama Alessio Ciacci, nato a Lucca il 15 febbraio 1980, da oggi liquidatore di Messinambiente. Prende in mano le redini della società che gestisce il servizio rifiuti dopo l’addio di ieri sera di Armando Di Maria. Il nuovo uomo di questa amministrazione è stato presentato oggi in conferenza stampa dal Sindaco Accorinti e dall’assessore all’Ambiente Daniele Ialacqua, la rivoluzione del settore rifiuti che questa amministrazione ha promesso fin dal primo giorno adesso è nelle sue mani.
Non sarà da solo in questa avventura, dovrà costituire uno staff di esperti interni ed esterni che dovranno affiancarlo in questa nuova operazione, a breve sarà bandito un avviso pubblico per reclutare le risorse esterne che il Comune intende impiegare per risanare un settore in crisi e che ha bisogno di cambiare totalmente volto. Gli obiettivi dell’amministrazione sono chiari: differenziata e nuovo sistema di gestione. Alessio Ciacci dovrà dettare la linea e individuare le strategie da mettere in campo.
Ma chi è il nuovo liquidatore di Messinambiente? Leggendo il suo curriculum emerge che ha anche esperienze in politica perché dal 2007 al 2013 è stato Assessore all’ambiente del Comune di Capannori, il primo comune in Italia ad aver aderito alla strategia internazionale “Rifiuti Zero”. E’stato membro del consiglio direttivo dell’Associazione dei comuni virtuosi, del direttivo nazionale del Coordinamento enti locali Agende 21 per Kyoto e del Coordinamento Enti Locali per l’Acqua pubblica. Nel 2013 è stato nominato Personaggio Ambiente italiano dell’anno. E’ stato membro del Consiglio d’Amministrazione dell’Ato rifiuti della Provincia di Lucca, del direttivo nazionale dell’Associazione Mani Tese, e del direttivo nazionale del Comitato Italiano per il Contratto Mondiale sull’Acqua, nonché coordinatore del Tavolo lucchese Acqua, coordinamento di associazioni, comitati e cittadini per la difesa dell’acqua pubblica. Laureando al Corso di Economia dello sviluppo e cooperazione internazionale all’Università di Firenze. Ha svolto attività di cooperazione in molti Paesi del Sud del mondo, lavorando in Guatemala per l’Agenzia per lo sviluppo delle Nazioni Unite (UNDP). Collabora con la compagnia di assicurazione Alleanza Toro SpA. Dal 2001, prima nell’associazionismo e nei movimenti, poi come Assessore, attraversa l’Italia in convegni, conferenze e manifestazioni legate ai temi della sostenibilità e della partecipazione, dei beni comuni e della politica come utopia. Tante anche le partecipazioni in programmi tv come Annozero”, “Report”, “Presa Diretta”, “Geo & Geo”, “Ambiente Italia”, a programmi radiofonici come “Caterpillar” ed ha pubblicato interventi su testate giornalistiche nazionali come Repubblica, Il Corriere, Il Fatto, Il Manifesto.
Dal libro l’Anticasta, edito da EMI e scritto con altri amministratori locali di tutta Italia un passaggio da cui emerge la sua vicinanza ideologica al percorso messo in atto dal Sindaco Accorinti: “La politica è tale se riesce a maturare consapevolezza, se alimenta la partecipazione, se fa crescere la democrazia ed il protagonismo delle comunità Unire queste urgenze di partecipazione all’urgenza di salvare il nostro ambiente dal degrado e dall’insostenibilità è la prima missione di un buona amministrazione. L’utopia non è infatti un mero sogno di pochi idealisti ma può essere declinata in scelte quotidiane e di responsabilità che coinvolgono ed aggregano le comunità locali nella costruzione di un migliore futuro possibile”.
Visitando il suo sito inoltre si scopre che ha seguito la parabola di Renato Accorinti fin dal principio. Diversi sono infatti i post dedicati all’avventura elettorale del sindaco messinese, alle battaglie per i beni comuni, alle novità in tema di partecipazione. Da oggi Ciacci non guarderà più da lontano l’amministrazione Accorinti ma ne sarà parte integrante in questo percorso di rinnovamento.
Danila La Torre-Francesca Stornante
Questa persona è un lusso per messina…
Onore al sindaco accorinti era ora che questa città abbia la vera aria di cambiamento positivo!!
GRAZIE RENATO D ESISTERE!
Ma che razza di curriculum è?
Non ha una conoscenza che si possa identificare anche solo come scarsa del settore di cui si dovrà occupare.
Un pacifista per gestire la raccolta della munnizza!!!
Che renatino avesse ormai perso ogni residuale capacità di rapportarsi alla realtà lo sapevo da tempo, ma che adesso scambi le partecipate per il suo personale Circo Barnum è troppo.
Di incompetenti bastano lui e la sua cosiddetta “giunta”.
La legge parla chiaro: gli amministratori delle società pubbliche devono avere competenza nel settore, documentata e documentabile.
Messinesi, lo avete votato?
Tenetevelo!
Che nessuno si lamenti quando aumenteranno esponenzialmente le bollette del servizio di raccolta dei rifiuti a seguito dei danni che Tony causerà.
Ah, ah, ah, ah, ah, ah!!!!!!!!!!
George
esperto per la liberazione dei rifiuti del Tibet…ma quanto ci costa????? un super man del genere?? lavora a gratis???
E menomale che era “Cambiamo Messina dal Basso”….. Speriamo che questo bravo giovanotto della lucchesia pisana riesca a capire il sindaco di Messina nelle sue acrobazie mentali.
Alle brave giornaliste suggerisco un altro punto in comune che unisce Messina a Capannori e fa di Ciacci un messinese retroattivo: ANCHE CAPANNORI, OGNI DUE GOCCE D’ACQUA FINISCE ALLAGATA, e l’ultimo allagamento è recente.
Per sapere come Ciacci imposterà la raccolta differenziata basta collegarsi al sito http://www.ascit.it/capannori.html
Quello che Ciacci non sa è forse che Messina non è Capannori, né per estensione né per ..diciamo “mentalità”.
un LAUREANDO di soli 34 anni… sarà bravo, ma si tratta di una scelta dettata da logiche amicali… sta anche bene… ma va letta come tale.
mah… sono perplesso… il curriculum mi sembra assolutamente mediocre e inadeguato al ruolo…
sembra più uno spot ad alcune impostazioni ideologiche… magari avrebbe potuto fare da consulente, ma non credo che vada bene come commissario liquidatore… così come non andavano bene i precedenti…
il punto è che si gravita da anni in una tale mediocrità che tutto sembra plausibile…
solo come nota… l’esperienza maturata in un piccolo comune della toscana in una materia così complessa non vale molto se applicata al caso messina…
vedremo…
ma è “dal basso”.. è un laureando non un laureato, costerà di meno… Certo non è a km zero perché Capannori è lontanuccia da Messina, però dai vuoi mettere che figata. Prima Le Donne, ora Ciaccio.. insomma anche Accorinti ha capito che dei messinesi c’è poco da fidarsi che possano essere onesti…..
più tempo passa è più i suoi commenti sono inqualificabili…
in sintesi un politicante come altri, parcheggiato all’università da tempo. Ottima scelta di Accorinti!!
Bravo, visto che ci sei arrivato?
E’ per farti ridere ancora di più, dovresti ringraziarlo Accorinti, ingrato.
STA arrivando Pasqua e ci sono le uova pasquali in vendita,vuoi vedere che il sindaco ha aperto anzi tempo l’uovo ed ha trovato sta bella sorpresa…
Io parto dal presupposto che prima di avanzare critiche su una persona bisogna vederlo all’opera. Debbo constatare però che non viene menzionato il compenso che Ciacci percepirà e se sul compenso ci saranno le critiche dei revisori dei conti, gli stessi che hanno bocciato la maggiorazione oraria dei precari e il compenso quale direttore generale di Le Donne.
Tutto è criticabile e migliorabile. Ma vorrei chiedere ai più critici quali sarebbero gli scienziati avuti fino adesso a gestire i rifiuti o quali potrebbero essere le alternative.
L’impegno dal basso? I cittadini che in prima persona dovrebbero iniziare ad avere comportamenti più civili. Dal frigorifero alla carta per terra.
Ma tu hai ragione! Infatti adesso mi trasferirò a Capannori dove credo si paghi molto meno per i servizi “indivisibili” e dove il “cambiamento dal basso” non lo faranno mai chiamando un “illuminato tibetano” da Messina.
Io, infatti, gli sono molto grato.
Altrimenti, per sghignazzare, mi dovrei accontentare sono delle stupidaggini che scrivi.
George.
Bersaglio colpito ed affondato.
E con la ZIA ZIA adesso siete in due.
Stai sereno e goditi il pacifista da munnizza!!!!!!!!!!!
George.
Le Donne è altoatesino.
George.
Certamente sotto il profilo manageriale il curriculum e’ pressoché irrilevante. Ed il ruolo di liquidatore di Messinambiente comporta la necessità di capirne qualcosa di bilanci. Anche sotto il profilo dell’amministrazione pubblica l’esperienza e’ minuscola. Ma la scelta di Accorinti è tutta di natura politica. In fin dei conti il vuoto che la nostra città registra è fondamentalmente di natura politica. Mica ci mancano i professionisti o i manager.. ci mancano i politici, quelli con la P maiuscola. E forse Ciacci potrebbe essere la figura giusta, capace di rilanciare la fallimentare politica della riduzione e del recupero dei rifiuti e non soggetta a quei legami che non consentivano ai suoi predecessori di stanare all’interno di Messinbiente le sacche d’illegalità e cialtroneria ben radicate. Se questi saranno i suoi obiettivi allora il curriculum risulta coerente. Piuttosto incuriosisce quale sia la paga?
ma quale addio di dimaria se rimarrà in forza ed in carico a messinmabiente?
pertanto se due + due fa quattro, doppie spese per amministratori e manager e supervisori etc. etc.
ma scusatemi se di maria ha lavorato bene, perchè si è dimesso dall’incarico?
non è che siccome prima c’erano degli incapaci allora tutto quello che viene dopo è perfetto,e da quello che vedo ci sono tutti i presupposti per un nuovo -nulla–
Complimenti a Renatino per l’ottima scelta.
Perchè non ometteva che era laureando a 33 anni, bastava dire è un uomo di sinistra estrema, punto.
Comunque è stato capace di fargli togliere quelle specie di magliette sempre no.
Io anche sono un esperto perchè non mi ha interpellato?
Capannori è quasi come Messina per le sue problematiche.
Il Prof avv dott Le Donne ha qualche altro raccomandato da sistemare? Se no, perchè non volge lo sguardo presso i pinellini oppure non organizza un viaggio in Val di Susa?
Infatti, quindi alternative a questo vuoto?