La gestione dell’ex Casa del Portuale è del Genio Civile. La regione ha affidato all’ente il compito di un intervento di ristrutturazione e un nuovo progetto per riutilizzare lo stabile, possibilmente ai fini sociali. Lo dichiara l’ingegnere del Genio Civile, Gaetano Sciacca. Cauto Signorino
Proprietà dell’ex Casa del Portuale. Quella che doveva sembrare una storia infinita, sembra essere arrivata ad una svolta. Nella lettera di risposta all’esposto presentato alla Regione dal consigliere comunale Luigi Sturniolo, da parte del commissario liquidatore Placido Matasso, viene rivelato come la gestione attuale dello stabile sarebbe riservata al Genio Civile. L’ente, infatti, l’avrebbe avuto in gestione dalla Regione. La notizia chiuderebbe il contenzioso aperto tra Regione e Comune circa la reale proprietà dell’edificio, aperto dopo l’occupazione della Casa del Portuale effettuata dai membri del Teatro Pinelli il 25 Aprile scorso. Lo sgombero del Teatro Pinelli “trasferito” nei locali dell’ex Casa del Portuale di via Alessio Valore,il 19 Gennaio, non ha fermato il dibattito cittadino circa la reale proprietà e soprattutto il destino dell’edificio, utilizzato fino al 2011 dalla cooperativa Italia e poi abbandonato alla polvere e all’oblio.
“Non è stato dato in proprietà al Genio Civile dalla Regione – precisa l’ingegnere capo del Genio Civile Gaetano Sciacca, interpellato in merito – ma è stato chiesto al Genio Civile un intervento di ristrutturazione nell’ottica di una nuova progettazione per restituirlo ad un uso sociale”. Gaetano Sciacca, “simpatizzante” delle azioni politico-sociali intraprese dai membri del Teatro Pinelli fin dai tempi della riapertura del Teatro in Fiera, circa il nuovo uso dell’edificio ha immediatamente teso la mano agli attivisti che, secondo l’ingegnere capo, hanno il merito di aver riportato in vita la Casa del Portuale, dando vita ad una vera e propria opera di ristrutturazione “fai dai te”.
“Il nuovo progetto per il riutilizzo dello stabile – commenta Sciacca – devo essere fatto in modo condiviso con la collettività , coinvolgendo anche i protagonisti diretti di quella che si può ben definire la sua rinascita. Non escludo nemmeno che si possa affidare a chi ha avuto il merito di prendersene cura per primo e in prima persona. Non escludo, a questo riguardo, la possibilità del comodato d’uso per i membri del Pinelli, ma sono anche aperto alle nuove possibilità offerte dalle forme giuridiche alternative create dal neonato diritto dei beni comuni”.
Soddisfatti i membri del Pinelli – impegnati nel frattempo nel sostenere l’occupazione della Casa dello Studente da parte del collettivo Unime e nella progettazione del corteo previsto il 29 Marzo dal neo-costituito Comitato Stop Tir- contro monopoli e speculazioni – che non si sbilanciano però nei commenti, limitandosi a dichiarare che “la situazione verrà attentamente discussa”.
Cauto, nel frattempo, il commento del vice sindaco e assessore al patrimonio Guido Signorino: “La Regione ha rivendicato la titolarità dello stabile, su questo, però, stiamo facendo i nostri approfondimenti”.
Eleonora Corace