Riqualificazione torrente Badiazza, si cerca la transazione con l’impresa

Riqualificazione torrente Badiazza, si cerca la transazione con l’impresa

Marco Ipsale

Riqualificazione torrente Badiazza, si cerca la transazione con l’impresa

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lunedì 24 Marzo 2014 - 12:33

Dipartimento Urbanistica al lavoro per sbloccare l'impasse. Il dirigente Amato è più ottimista per un'altra questione, quella relativa allo stadio San Filippo per il quale, entro giugno, servirà il certificato di collaudo. La vicenda Badiazza è invece intricata: appalto nel novembre 2008, poi una variante nel 2010, infine l’abbandono del cantiere. Il Comune aveva pensato alla rescissione ma adesso ritiene più produttivo trovare un accordo con la Sidoti Costruzioni di Montagnareale

Il tempo passa e nulla di concreto si muove. Mancherebbe poco al completamento della riqualificazione ambientale del torrente Badiazza con annessa sistemazione della strada arginale, ma sui luoghi non si vedono né mezzi né operai. L’impresa ha da tempo abbandonato il cantiere lamentando l’impossibilità di proseguire per i ritardi nei pagamenti. In un primo momento, il Comune aveva pensato alla rescissione del contratto per poi recedere da quest’ipotesi e cercare un accordo con la Sidoti Costruzioni di Montagnareale. Un tira e molla che va avanti da oltre un anno e che blocca il recupero di una preziosa area cittadina, strada necessaria per raggiungere Santa Maria della Valle, raro esempio di “chiesa-fortezza” di epoca normanna. I lavori sono stati avviati nel mese di novembre del 2008 e, tra una variante ed altri intoppi, sono sempre proseguiti a rilento.

“Stiamo cercando di poter riprendere il cantiere con la stessa impresa – afferma il dirigente del Dipartimento Urbanistica, Antonio Amato –. Valutiamo una sorta di transazione perché siamo quasi alla fine dei lavori e il Comune non trarrebbe utilità da un procedimento di rescissione. L’obiettivo è dunque quello di ripristinare il rapporto e stiamo lavorando per questo. E’ chiaro che anche l’impresa dev’essere d’accordo. Siamo in fase di completamento di una perizia per la valutazione dei lavori ancora da fare, poi dovremo firmare alcuni atti per la ripresa”.

Il dipartimento diretto da Amato è al lavoro anche su un altro delicato settore, quello relativo allo stadio San Filippo. Anche qui poche novità, ma dalle parole del dirigente traspare ottimismo. “Seguiamo contemporaneamente più fronti. I lavori per il rifacimento del muro crollato vanno avanti regolarmente e sono in dirittura d’arrivo. Potrebbero essere completati nel prossimo mese e poi si provvederà al collaudo. Credo che tutto, strada sovrastante compresa, potrà essere consegnato nel mese di giugno”. Il secondo fronte concerne un altro collaudo, quello decennale che riguarda l’intera struttura. Amato non mostra particolare preoccupazione. “Stiamo valutando se affidare un incarico interno o esterno in funzione di quello che c’è da fare – conclude -. Non abbiamo ancora una stima precisa dei costi, ma sappiamo che non saranno elevati perché non si tratta di una procedura ex novo, ma di un rinnovo di certificazione”. Entro giugno si farà? – chiediamo infine –. “Sì – risponde Amato -. Se non ci sono intoppi, ce la dovremmo fare”.

(Marco Ipsale)

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