Ad eseguire l'ordinanza di custodia cautelare sono stati gli agenti dell'ufficio prevenzione generale e soccorso pubblico di Messina. Adesso l'uomo si trova ai domiciliari con l'accusa di violenza e atti persecutori.
Non accettava che lei non lo amasse più, che al suo posto avesse preferito un altro uomo, non si dava pace che quella donna con cui aveva condiviso momenti di vita adesso rifiutasse lui, i suoi regali e i suoi tentativi di riappacificazione. E così, per quasi trenta giorni, è diventato il suo peggior incubo. E’ finita oggi, con un arresto ai domiciliari, la storia di un quarantaduenne messinese che dallo scorso 3 marzo aveva iniziato a intimidire, molestare e vessare la sua ex.
Le mandava sms con insulti di ogni genere, si appostava sotto casa sua citofonando ripetutamente, la seguiva, le lasciava sull’uscio messaggi minatori. Molestava lei e minacciava di morte il suo attuale compagno. Voleva che i due si lasciassero a tutti i costi, che la sua donna tornasse tra le sue braccia. Ma lei rifiutava, e lui s’imbestialiva ancora di più.
In un atto di ira aveva addirittura rotto il citofono dell’abitazione sotto cui, per pedinare e osservare, passava ormai gran parte delle giornate.
Una volta, l’uomo aveva anche lasciato tracce di benzina davanti al portone. Una storia che sarebbe potuta degenerare in tragedia se la donna, in un atto di coraggio, non avesse deciso di rivolgersi alla Polizia e chiedere aiuto.
Dopo sopralluoghi e accertamenti, gli agenti hanno così potuto ricostruire l’intera vicenda. Stamani, per il quarantaduenne sono scattate le manette ai polsi. A firmare l’ordinanza di custodia cautelare in carcere, il Gip Maria Vermigio, su richiesta del pm Federica Rende.
Veronica Crocitti
Bene, troppo donne sofferenti ed ex mariti ex fidanzate ex ex ex sempre a rompere con ki è più debole ci vorrebbero tante e più denuncie e specialmente il coraggio di farle e vedete come le violenze finiscono.