Interviste con i cinque candidati a sindaco: la parola a Maurizio Croce, sostenuto dalla coalizione di centrodestra
Di Marco Olivieri (riprese e montaggio di Matteo Arrigo)
MESSINA – Maurizio Croce, candidato a sindaco della coalizione di centrodestra, il tema delle infrastrutture risulta dominante in questa campagna elettorale…
“Il tema infrastruttuale è inevitabilmente il tema principale. Io sono convinto che questa città debba partire da un rilancio come città turistica aperta. E per fare questo, il sistema delle infrastrutture diventa il perno fondamentale. A parte creare opere attrattive e circuiti turistici, bisogna far sì che chi venga lo faccia in maniera rapida, comoda, agevole. E questo non accade perché nel corso degli ultimi decenni abbiamo continuato a parlare di Ponte. L’abbiamo considerata come l’unica opera infrastrutturale per arrivare in Sicilia”.
E non è così per lei?
“Io credo che il Ponte sullo Stretto sia un’opera necessaria ma a essa va affiancato dell’altro. Penso a un collegamento stabile con un rilancio del porto di Reggio Calabria, in modo che diventi un vero aeroporto dello Stretto. Questo faciliterebbe l’arrivo dei turisti in città. E, all’interno della città e della regione, noi dobbiamo creare quei sistemi infrastrutturali che passano dalla rete ferroviaria, dalla viabilità principale e secondaria. Dobbiamo colmare questo gap infrastrutturale, una parte già oggetto di finanziamento e di canterizzazione, e una parte che invece va riqualificata e creata ad hoc per incentivare i percorsi turistici che noi immaginiamo”.
In questo periodo i conflitti hanno riguardato soprattutto il tema del risanamento e, in particolare, tra lei e Cateno De Luca…
“Il tema della campagna elettorale non è rispondere alle critiche di un candidato al Consiglio comunale e nemmeno candidato a sindaco (Cateno De Luca, n.d.r.). Sono una persona pacata, sobria. Cedo difficilmente alle provocazioni. È chiaro che la campagna elettorale è una competizione e ogni tanto, come in ogni competizione, il clima si deve arroventare. Il fair play non deve decadere in volgarità ma chiaramente i temi caldi devono essere affrontati con un po’ più di pathos. Faccio, però, un invito ai miei competitor”.
Che tipo di invito?
“Non perdiamo di vista qual è l’obiettivo della campagna elettorale: Messina ha bisogno di un sindaco che sia una persona normale, equilibrata, che si faccia rispettare”.
Nella sua squadra troviamo diversi elementi della cosiddetta società civile e delle professioni. Troverà un equilibrio tra mondo politico e civico e non teme le pressioni dei partiti che la sostengono?
“Io credo che il mondo civico, il tecnico e quello politico possano confliggere solo in un’occasione: quando hanno obiettivi diversi. In questo caso l’obiettivo è identico: quello di riqualificare la città. I tecnici sono di aiuto alla politica ma la politica è di grande aiuto alla tecnica. La visione e la strategia viene dalla politica. L’attuazione e la realizzazione viene dalla tecnica”.
Perché votare Maurizio Croce?
“Perché Maurizio Croce ha acquisito competenze, nel corso degli ultimi dodici anni, in termini di buon governo e buona amministrazione. Perché è stato in grado, in diverse regioni italiane, di intercettare, programmare e realizzare cantieri e fare opere. E perché Maurizio Croce è quella persona che può garantire quel confronto, quel dialogo costruttivo e ripristinare un principio di democrazia, in questa città, che è mancato negli ultimi anni. E che ci ha posto in una condizione di isolamento istituzionale”.
Magari nel giro turistico ci mettiamo pure il giro dei colli San Rizzo per far visitare le varie discariche e i cumuli di immondizia sparsi ovunque.