Nel corso di questa settimana, una micro gara per l’affidamento del collaudo dello stadio ad un tecnico esterno. A breve anche una riunione con Anas, con l’obiettivo di arrivare presto all’inizio delle opere per lo svincolo di Giostra. Valutazioni in corso per la Società di Trasformazione Urbana del Tirone, mentre si lavora per arrivare all’appalto della nuova via don Blasco entro il mese di luglio
Il collaudo di uno stadio che deve tornare ad essere fruibile in tutti i suoi settori, uno svincolo fondamentale per la viabilità cittadina, atteso da oltre 20 anni e aperto finora solo a metà, un quartiere storico che attende la riqualificazione tramite una Società di Trasformazione Urbana, una nuova strada che dovrà fungere da alternativa a via La Farina e sgravare il traffico dal centro urbano.
Riflettori puntati su stadio San Filippo, svincolo di Giostra, Stu Tirone e nuova via don Blasco. Abbiamo incontrato l’assessore ai lavori pubblici, Sergio De Cola, per fare il punto su quattro obiettivi dell’amministrazione comunale che, a breve e medio termine, dovranno garantire alla città un salto di qualità.
STADIO SAN FILIPPO
Agli sgoccioli i lavori per la ricostruzione del muro crollato tre anni fa, l’attenzione è ora puntata sulla scadenza del collaudo decennale, datata prossimo 4 giugno. “Insieme al dirigente Amato – afferma De Cola – abbiamo scelto di fare un piccolo affidamento all’esterno, perché bisogna avere determinante competenze. Chi si occupa frequentemente di collaudi di strutture sportive può operare sicuramente in modo più agevole rispetto agli uffici comunali. Già nel corso di questa settimana, faremo una micro gara a evidenza pubblica. Dobbiamo assolutamente arrivare al risultato entro il 4 giugno”.
SVINCOLO di GIOSTRA
L’incontro con Anas era previsto per oggi ma è saltato. Si svolgerà comunque a breve termine. “La scelta di prolungare le rampe è stata fatta ed è condivisa da tutti – spiega l’assessore De Cola -. Anche il progetto è pronto. Ora siamo passati alla fase amministrativa. Abbiamo chiesto ad Anas, che è il nostro direttore dei lavori e il nostro Rup, di farci avere un quadro chiaro dei finanziamenti. Insieme decideremo se la condizione amministrativa dell’appalto, gestita secondo quanto indicato dal commissario ex opcm per l’emergenza traffico, consente di andare in estensione o se dobbiamo fermarci e rifare l’appalto. In questo caso si perderebbe qualche mese in più, ma noi crediamo sia percorribile la strada più breve della variante”.
STU TIRONE
L’amministrazione comunale è al lavoro anche su un altro fronte caldo, quello della riqualificazione del Tirone. “Sappiamo che il Consiglio comunale sta ragionando su una proposta di delibera – prosegue l’assessore – ma non abbiamo ancora alcuna comunicazione ufficiale. Ho parlato col presidente della IV commissione, Pietro Iannello, per fare il punto della situazione, cos’è stato fatto in consiglio d’amministrazione e quali problemi sono stati riscontrati. Noi stiamo valutando i bilanci, cercando di capire come possiamo salvare il finanziamento promesso e mai arrivato. Servono però i progetti approvati, che non ci sono ancora. Stiamo lavorando proprio su questo, per prendere almeno una parte della progettazione, pensiamo ad esempio a quella relativa agli alloggi sociali”.
NUOVA VIA DON BLASCO
Grazie all’interessamento di Regione e Autorità Portuale, con la collaborazione di Rfi, dopo vent’anni di attesa si è sbloccato il progetto e sono arrivati i finanziamenti necessari per una nuova strada parallela a valle di via La Farina, fino al viale Gazzi. Una strada che darebbe respiro all’intera area del centro urbano. Terminato l’iter propedeutico all’appalto, l’obiettivo è quello di bandire la gara entro il mese di luglio. In questi mesi, sarà necessario delocalizzare le poche attività presenti sul percorso e trasferire i residenti delle “Case D’Arrigo”, che andranno abbattute per liberare il passaggio tra via Salandra e via Maregrosso. “Nel piano economico progettuale – conclude De Cola – ci sono somme sia per le delocalizzazioni sia per gli espropri. L’attività più grande da spostare è una ditta di autodemolizioni con la quale abbiamo già parlato e mi è sembrato ci sia la disponibilità. Stesso discorso per altre piccole attività che andranno trasferite. Per quanto riguarda le ‘Case D’Arrigo’, invece, ci sono due problemi: il primo è quello di trovare le case per i residenti, il secondo è una lite interna tra proprietari e affittuari che si riflette su di noi. Quelle case non valgono praticamente nulla ma, adesso che ci sono i soldi, gli affittuari le rivendicano per usucapione. L’esito della contesa è ininfluente per il Comune, l’unica cosa che ci interessa è accelerare i tempi”.
(Marco Ipsale)
praticamente…forse !! e non è un problema di politica o di capacità è l’italietta della burocrazia lunghissima
Per quanto riguarda l’assegnazione (eventuale) di alloggi agli affittuari di Via Don Blasco, voglio sperare che siano tenuti alla larga i soliti speculatori nullafacenti di cui Messina “vanta” innumerovoli presenze…