L'indignato commento social di Falcomatà: il monumento è nella "top 20" di Living Arte, ma oggi siamo primi in assoluto nella "classifica della stortìa"
REGGIO CALABRIA – Nelle ore serali, brucia un motorino tra le colonne in fildiferro di Edoardo Tresoldi. Una follia sempre, anche se fosse stata consumata appoggiandosi a “un muro in mezzo al niente” – come direbbe uno scrittore famoso –; ma certo qualcosa d’incredibile e vergognoso, se realizzato in orario neanche notturno, a fronte di centinaia di turisti che cominciano ad affollare la prima estate reggina postpandemica e, soprattutto, a deturpare una strepitosa installazione artistica.
Con qualche colonna storta, dirà qualcuno… A parte il fatto che questo nulla c’entra questa considerazione con l’assurdità del gesto incendiario; ma lo speciale Living arte del Corriere della sera – ricorda lo stesso sindaco sospeso Giuseppe Falcomatà, commentando il rogo serale sul suo profilo social – solo pochi giorni fa ha inserito Opera «tra i 25 monumenti d’arte pubblica più apprezzati in Italia».
Una classifica, è l’indignato commento dell’amministratore, ribaltata da un primato, stavolta a suo avviso “inarrivabile”: «Stasera, dimostriamo d’essere primi in assoluto nella speciale classifica della stortìa… o di qualcos’altro», aggiunge il primo cittadino facendo riferimento alla Polizia «che ha già avviato le indagini».
Tra le 46 magnifiche colonne firmate Tresoldi – colonne da sogno, metalliche e trasparenti, con cui «il poliedrico artista mette in relazione l’essere umano col paesaggio, in un gioco compositivo dove i limiti fisici sembrano sparire», ha avuto a scrivere una ‘Bibbia’ della tecnologia come Wired -, un’ignota manina potrebbe infatti aver voluto seminare il panico in modo intenzionale e premeditato, con propositi torbidi anche molto oltre la vile intimidazione o ritorsione nei confronti di qualcuno in particolare.
Vedremo se di questi sospetti arriveranno riscontri.