Fai, Flai e Uila hanno sottolineato come sia necessario responsabilizzare le istituzioni nazionali, con quelle territoriali
ROMA – Nella sede della Conferenza delle Regioni si è riunito, il tavolo unico Vertenza BuCastelli Alival, dove sono state convocate tutte le parti. Il tavolo, convocato dopo l’inaccettabile indisponibilità del Mise ad aprire un tavolo di crisi, è stato reso possibile grazie all’impegno istituzionale della Regioni Toscana e Calabria.
Nel corso dell’incontro, ancora una volta, Fai, Flai e Uila hanno sottolineato come sia necessario responsabilizzare le istituzioni nazionali, con quelle territoriali, per mettere in atto tutti gli strumenti utili a gestire le crisi aziendali e scongiurare così la chiusura degli stabilimenti di Ponte Buggianese, Reggio Calabria e gli esuberi a Santa Rita. “Durante il confronto con il management di Lactalis, proprietaria del gruppo Castelli, – è riportato in una nota firma delle tre sigle sindacali – sono emerse le incolmabili distanze tra le Parti.
Fai Flai e Uila hanno ribadito la forte contrarietà ad un piano industriale pesante dal punto di vista sociale, chiedendo il congelamento delle decisioni assunte per giungere a soluzioni garanti della continuità produttiva ed occupazionale. Gli Assessori al Lavoro della Toscana e della Calabria, condividendo le preoccupazioni espresse dal Sindacato, hanno invitato più volte l’azienda ad un ripensamento, ma Lactalis, – conclude la nota – seppur disponibile ad un confronto più dettagliato dell’intero piano industriale della Castelli, ha riconfermato la scelta di interrompere definitivamente le produzioni nei siti interessati”