Il tribunale civile di Messina con la sentenza di primo grado aveva accolto l’opposizione che il Comune aveva proposto annullando il decreto ingiuntivo ottenuto da Imprepar nei confronti dell’Amministrazione comunale per un importo di 24 milioni 692mila e 459 euro
TAORMINA – La Corte di appello di Messina ha rigettato l’impugnazione proposta da Imprepar nei confronti della sentenza del tribunale civile di primo grado numero 1597/2019. Il tribunale civile di Messina infatti con la sentenza di primo grado aveva accolto l’opposizione che il Comune di Taormina aveva proposto annullando il decreto ingiuntivo ottenuto da Imprepar nei confronti dell’Amministrazione comunale per un importo di 24 milioni 692mila e 459 euro. La sentenza d’appello conferma quella di primo grado, sicché il decreto ingiuntivo in questione rimane privo di effetti. “Va precisato che l’esito in questione – evidenzia il sindaco di Taormina, Mario Bolognari – per quanto rilevante, non conduce a una completa definizione della controversia essendo tuttora pendente innanzi la corte d’appello di Messina, ove verrà discusso a febbraio 2023, il secondo giudizio di riassunzione conseguente alla seconda sentenza della Cassazione favorevole alla Amministrazione comunale”.