Atto stragiudiziale. Ecco come un gruppo di commercianti accusa la giunta Accorinti

Atto stragiudiziale. Ecco come un gruppo di commercianti accusa la giunta Accorinti

Marco Ipsale

Atto stragiudiziale. Ecco come un gruppo di commercianti accusa la giunta Accorinti

Tag:

giovedì 22 Maggio 2014 - 21:42

Nel documento, firmato da una cinquantina di esercenti, sono tante le accuse rivolte all’amministrazione comunale, “rea” di aver prodotto un provvedimento “erroneo, illogico, privo di motivazione, illegittimo e dannoso”

Sono una cinquantina di commercianti e si sono rivolti agli avv. Carlo Autru Ryolo e Maurizio Cacace. Chiedono la revoca della delibera di istituzione dell’isola pedonale “Cairoli” perché avrebbe creato danni economici ai loro esercizi e, soprattutto, perché sarebbe illegittima. Così è stato notificato un atto stragiudiziale di diffida al sindaco Accorinti, al segretario Le Donne, al dirigente Amato, all’amministrazione comunale ed in particolare all’assessore Cacciola, fautore dell’isola pedonale.

Le rimostranze sono sempre le stesse, tra l’altro esposte proprio oggi anche da un gruppo di consiglieri comunali (vedi articolo a parte): l’area è popolata da cittadini solo nel week end, le attività rischiano di dover chiudere e il provvedimento non è inserito nel Piano Urbano del Traffico.

“Nonostante le legittime proteste della quasi totalità dei commercianti e nonostante un atto di indirizzo del Consiglio comunale – si legge nell’atto stragiudiziale -, l’amministrazione ha ritenuto di mantenere inalterate le disposizioni della delibera e, ciò che più preoccupa, avrebbe intenzione di attuare in via definitiva l’area pedonale, nonostante tale decisione sia erronea, illogica, priva di motivazione, contraria agli interessi economici dei commercianti, palesemente assunta con eccesso di potere e in violazione e falsa applicazione di legge”.

Tra le altre cose, si ricorda che l’ultimo aggiornamento del Piano Generale del Traffico Urbano del Comune di Messina risale al 16 dicembre 1998. “Ci troviamo, pertanto – è la conseguenza -, di fronte ad un atto invalido, in quanto difforme rispetto a norme espresse dall’ordinamento giuridico, il che ne determina l’illegittimità, in quanto presenta un vizio che lo rende difforme dalla fattispecie astratta prevista dal legislatore”. Se ne deduce che “il Put non può essere ritenuto formalmente valido perché inadeguato”.

Ed allora – secondo gli avv. Autru Ryolo e Cacace – l’istituzione dell’isola pedonale è “illegittima anche nella parte in cui è stato assunto come atto presupposto un Piano Urbano del Traffico invalido, la cui esistenza è, invece, imposta dalle direttive ministeriali. Contrariamente allo schema previsto ex lege, il Comune di Messina ha istituito una zona pedonale lì dove il Piano generale non la prevedeva, operando in palese violazione di legge”.

La giunta è poi accusata di aver “esautorato il Consiglio comunale di un potere proprio”e di non aver valutato “gli effetti del provvedimento sulle attività economiche ricadenti nell’area”. A tal proposito, l’isola pedonale avrebbe “determinato ingentissimi danni agli operatori commerciali, che verranno reclamati nelle sedi opportune, essendo sotto gli occhi di tutti come le attività commerciali siano chiuse, in svendita e in corso di chiusura e come si sia verificata una desertificazione delle vie che costituivano il cuore commerciale della città”.

Un provvedimento, l’isola pedonale, considerato persino stupido: “Non bisogna essere particolarmente avveduti o intelligenti – conclude l’atto prima della diffida – per comprendere come la pretesa tutela di beni fondamentali quali l’ambiente e la realizzazione della cosiddetta mobilità sostenibile non possano pregiudicare diritti costituzionalmente garantiti quali la libertà di iniziativa economica e libero esercizio di diritti fondamentali”.

(Marco Ipsale)

22 commenti

  1. Nicolò D'Agostino 23 Maggio 2014 07:09

    Ma Tu guarda che gente… Macchine doppia fila: silenzio; Macchine in tripla fila: silenzio; macchine sulle strisce pedonale: silenzio; macchine sotto il semaforo: silenzio; macchine sugli angoli delle strade: silenzio; motorini sui marciapiedi: silenzio; gente che passeggia sulla macchina e che passeggiando passa col semaforo rosso: silenzio; macchine con l’autoradio assordante: silenzio… Senza parlare dei problemi di vivibilità del messinese, ingannato da circa 30 anni da una classe politica-dirigenziale discutibile, e che adesso paga il prezzo delle sue colpe.
    Qualche anno addietro, parlando con un imprenditore che gira il mondo, chiesi se conosce la mia città, mi rispose: “certo che conosco Messina, mi sembra di essere in India, dove c’è sempre una fila di macchine e tutti suonano”.
    Allora, se qualcuno vuole vivere in India, faccia le valigie e vada via. Non hanno capito che hanno stancato?
    Quei messinesi che amano realmente gli altri messinesi (non che li usano) vogliono cambiare realmente questa città.
    Allora, andate via dalla mia città, avete fatto già tanto danno.

    0
    0
  2. Nicolò D'Agostino 23 Maggio 2014 07:09

    Ma Tu guarda che gente… Macchine doppia fila: silenzio; Macchine in tripla fila: silenzio; macchine sulle strisce pedonale: silenzio; macchine sotto il semaforo: silenzio; macchine sugli angoli delle strade: silenzio; motorini sui marciapiedi: silenzio; gente che passeggia sulla macchina e che passeggiando passa col semaforo rosso: silenzio; macchine con l’autoradio assordante: silenzio… Senza parlare dei problemi di vivibilità del messinese, ingannato da circa 30 anni da una classe politica-dirigenziale discutibile, e che adesso paga il prezzo delle sue colpe.
    Qualche anno addietro, parlando con un imprenditore che gira il mondo, chiesi se conosce la mia città, mi rispose: “certo che conosco Messina, mi sembra di essere in India, dove c’è sempre una fila di macchine e tutti suonano”.
    Allora, se qualcuno vuole vivere in India, faccia le valigie e vada via. Non hanno capito che hanno stancato?
    Quei messinesi che amano realmente gli altri messinesi (non che li usano) vogliono cambiare realmente questa città.
    Allora, andate via dalla mia città, avete fatto già tanto danno.

    0
    0
  3. Non è un’atto stragiudiziale contro l’amministrazione di Renato ACCORINTI ma un gesto ostile nei confronti dei messinesi e della loro qualità della vita, ho i miei dubbi sulla loro messinesità altrimenti avrebbero chiesto di estendere l’isola pedonale, ma è gente a cui manca il senso della convivenza civile, allevata dai partiti politici e dalle organizzazioni sindacali di riferimento al più becero egoismo, a sentirsi PADRONI del territorio antistante la propria attività, a farne quello che vogliono. La loro massima aspirazione è far sostare i loro clienti in doppia e tripla fila, sulle strisce pedonali, agli incroci, sugli stalli per i diversamente abili, sui marciapiedi, pur di averli dentro il proprio negozio, questa era la mobilità prima dell’isola pedonale, mai contrastata dai commercianti. Questi signori sono nemici del gratta e sosta, ricordate le aggressioni verbali agli ausiliari del traffico. Sono senza fodamento statistico i numeri sul calo delle vendite, peraltro esteso a tutta la città e all’Italia intera, questi signori vogliono soltanto posteggiare le loro macchine e moto davanti al proprio negozio. Come si fa a non comprendere che le automobili e il traffico sono NEMICI GIURATI del COMMERCIO.

    0
    0
  4. Non è un’atto stragiudiziale contro l’amministrazione di Renato ACCORINTI ma un gesto ostile nei confronti dei messinesi e della loro qualità della vita, ho i miei dubbi sulla loro messinesità altrimenti avrebbero chiesto di estendere l’isola pedonale, ma è gente a cui manca il senso della convivenza civile, allevata dai partiti politici e dalle organizzazioni sindacali di riferimento al più becero egoismo, a sentirsi PADRONI del territorio antistante la propria attività, a farne quello che vogliono. La loro massima aspirazione è far sostare i loro clienti in doppia e tripla fila, sulle strisce pedonali, agli incroci, sugli stalli per i diversamente abili, sui marciapiedi, pur di averli dentro il proprio negozio, questa era la mobilità prima dell’isola pedonale, mai contrastata dai commercianti. Questi signori sono nemici del gratta e sosta, ricordate le aggressioni verbali agli ausiliari del traffico. Sono senza fodamento statistico i numeri sul calo delle vendite, peraltro esteso a tutta la città e all’Italia intera, questi signori vogliono soltanto posteggiare le loro macchine e moto davanti al proprio negozio. Come si fa a non comprendere che le automobili e il traffico sono NEMICI GIURATI del COMMERCIO.

    0
    0
  5. Con tutto il rispetto per i commercianti:
    Don Minico ha aperto il chiosco lassù perchè c’erano le quattro strade, non hanno fatto le strade per portare clienti a Don Minico….

    0
    0
  6. Con tutto il rispetto per i commercianti:
    Don Minico ha aperto il chiosco lassù perchè c’erano le quattro strade, non hanno fatto le strade per portare clienti a Don Minico….

    0
    0
  7. Perchè compiere atti in dispregio del buon senso?
    Perchè non rendere frequentabili le poche ville della città mantenendole pulite ed illuminate?
    Perchè non tutelare Villa Belfiore sul lungomare del Ringo da vandali e cittadini incivili che ritengono di potere passeggiare i cani consentendo loro di fare i propri bisogni lasciandoli laddove dovrebbe esistere un piccolo parco giochi per bimbi?

    0
    0
  8. Perchè compiere atti in dispregio del buon senso?
    Perchè non rendere frequentabili le poche ville della città mantenendole pulite ed illuminate?
    Perchè non tutelare Villa Belfiore sul lungomare del Ringo da vandali e cittadini incivili che ritengono di potere passeggiare i cani consentendo loro di fare i propri bisogni lasciandoli laddove dovrebbe esistere un piccolo parco giochi per bimbi?

    0
    0
  9. Nicolò D'Agostino 23 Maggio 2014 14:06

    Gentilmente, potete mettere l’elenco dei 50 per girarlo alla Guardia di Finanza ed all’Ispettorato del Lavoro?
    In maniera da far vedere alla cittadinanza chi sono i 50 modelli di rettitudine sociale.
    Grazie

    0
    0
  10. Nicolò D'Agostino 23 Maggio 2014 14:06

    Gentilmente, potete mettere l’elenco dei 50 per girarlo alla Guardia di Finanza ed all’Ispettorato del Lavoro?
    In maniera da far vedere alla cittadinanza chi sono i 50 modelli di rettitudine sociale.
    Grazie

    0
    0
  11. Infatti per fare scorrere più velocemente la marcia del progresso è stata accresciuta la produzione dei muli.

    0
    0
  12. Infatti per fare scorrere più velocemente la marcia del progresso è stata accresciuta la produzione dei muli.

    0
    0
  13. E’ di ieri la notizia che in città circolavano 2 (diconsi due) tram e 12 (dodici) autobus.
    Ti sembrano sufficienti per gli spostamenti cittadini?
    Hai provato a raggiungere il centro con i mezzi pubblici?
    Sai quanto tempo occorre?
    Sai quando potrai tornare a casa?
    L’India lasciala agli indiani.
    Abbi rispetto per chi è anziano ed ha esigenze diverse dalle tue.
    Il disordine era una caratteristica della città che bisognava eliminare con vigili non passeggiatori ma contravventori.

    0
    0
  14. E’ di ieri la notizia che in città circolavano 2 (diconsi due) tram e 12 (dodici) autobus.
    Ti sembrano sufficienti per gli spostamenti cittadini?
    Hai provato a raggiungere il centro con i mezzi pubblici?
    Sai quanto tempo occorre?
    Sai quando potrai tornare a casa?
    L’India lasciala agli indiani.
    Abbi rispetto per chi è anziano ed ha esigenze diverse dalle tue.
    Il disordine era una caratteristica della città che bisognava eliminare con vigili non passeggiatori ma contravventori.

    0
    0
  15. Nicolò D'Agostino 23 Maggio 2014 20:56

    Innanzitutto del Lei, l’educazione lo vuole ed io non so chi sia Lei.
    Per quanto riguarda la questione, l’oggetto è un altro, non quello di cui parla.
    Il Cosmo è ordine, il Caos è disordine.
    Chi giustifica il Caos ha un disordine interiore.
    Noi parliamo di civiltà e la civiltà vuole delle scelte, non delle non scelte.
    Per quanto concerne la questione, impropriamente posta, dei trasporti urbani, anche lì il cancro sociale è profondo.
    Oggi la città paga le scelte sbagliate degli ultimi trent’anni.
    Invece di equilibrare il rapporto tra personale e mezzi di trasporto, si è fatta diventare l’ATM un ammortizzatore sociale in cui hanno trovato posto Bisogni e Clientela Politica.
    E’ in corso un cambiamento profondo, come può leggere dai giornali, che porterà ad una rivoluzione.
    Questo ce lo auguriamo tutti.

    0
    0
  16. Nicolò D'Agostino 23 Maggio 2014 20:56

    Innanzitutto del Lei, l’educazione lo vuole ed io non so chi sia Lei.
    Per quanto riguarda la questione, l’oggetto è un altro, non quello di cui parla.
    Il Cosmo è ordine, il Caos è disordine.
    Chi giustifica il Caos ha un disordine interiore.
    Noi parliamo di civiltà e la civiltà vuole delle scelte, non delle non scelte.
    Per quanto concerne la questione, impropriamente posta, dei trasporti urbani, anche lì il cancro sociale è profondo.
    Oggi la città paga le scelte sbagliate degli ultimi trent’anni.
    Invece di equilibrare il rapporto tra personale e mezzi di trasporto, si è fatta diventare l’ATM un ammortizzatore sociale in cui hanno trovato posto Bisogni e Clientela Politica.
    E’ in corso un cambiamento profondo, come può leggere dai giornali, che porterà ad una rivoluzione.
    Questo ce lo auguriamo tutti.

    0
    0
  17. AHHH speriamo che i commercianti ce la facciano…finalmente in liberta’…. niente transenne sul muso…..niente posteggio motociclette davanti al mio portone…certo un poco mi dispiace per il sig presidente del mio quartiere che si era comprata la bicicletta nuova per essere moderno e di sinistra…

    0
    0
  18. AHHH speriamo che i commercianti ce la facciano…finalmente in liberta’…. niente transenne sul muso…..niente posteggio motociclette davanti al mio portone…certo un poco mi dispiace per il sig presidente del mio quartiere che si era comprata la bicicletta nuova per essere moderno e di sinistra…

    0
    0
  19. Non vorrei sembrare pedante ma io in centro scendo spesso in auto,la questione mi sembra piu’ che altro dettata dalla volonta’ di alcuni di dover parcheggiare dentro al negozio.Che poi i mezzi pubblici non funzionino e’ evidente.

    0
    0
  20. Non vorrei sembrare pedante ma io in centro scendo spesso in auto,la questione mi sembra piu’ che altro dettata dalla volonta’ di alcuni di dover parcheggiare dentro al negozio.Che poi i mezzi pubblici non funzionino e’ evidente.

    0
    0
  21. Basterebbe prendere esempio da Paesi molto più civili di noi. Realizzare i parcheggi sotterranei o sopraelevati e vietare la sosta nelle strade. Io mi trovo nelle Filippine e riesco a trovare facilmente parcheggio, ovunque io vada, in una Metropoli di 14 milioni di abitanti come Manila che in un buco come Messina.
    La verità che per ideologia politica i parcheggi sono sempre stati visti come nemici, mentre io vado a fare tranquillamente spesa in qualsiasi centro commerciale di Manila senza assillo del gratta e sosta ma semplicemente pagando all’uscita del parcheggio!

    0
    0
  22. Basterebbe prendere esempio da Paesi molto più civili di noi. Realizzare i parcheggi sotterranei o sopraelevati e vietare la sosta nelle strade. Io mi trovo nelle Filippine e riesco a trovare facilmente parcheggio, ovunque io vada, in una Metropoli di 14 milioni di abitanti come Manila che in un buco come Messina.
    La verità che per ideologia politica i parcheggi sono sempre stati visti come nemici, mentre io vado a fare tranquillamente spesa in qualsiasi centro commerciale di Manila senza assillo del gratta e sosta ma semplicemente pagando all’uscita del parcheggio!

    0
    0

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Premi qui per commentare
o leggere i commenti
Tempostretto - Quotidiano online delle Città Metropolitane di Messina e Reggio Calabria

Via Francesco Crispi 4 98121 - Messina

Marco Olivieri direttore responsabile

Privacy Policy

Termini e Condizioni

info@tempostretto.it

Telefono 090.9412305

Fax 090.2509937 P.IVA 02916600832

n° reg. tribunale 04/2007 del 05/06/2007