Roberto Chiacig: "Tra Trento e Capo d'Orlando sarà una serie equilibrata"

Roberto Chiacig: “Tra Trento e Capo d’Orlando sarà una serie equilibrata”

Fabrizio Berte

Roberto Chiacig: “Tra Trento e Capo d’Orlando sarà una serie equilibrata”

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domenica 01 Giugno 2014 - 10:48

Il pivot Roberto Chiacig, per tanti anni colonna portante della Nazionale Italiana di pallacanestro, interviene ai nostri microfoni in vista della finale tra Trento e Capo d'Orlando

Medaglia d’oro agli Europei del 1999, bronzo agli Europei del 2003 e argento alle Olimpiadi di Atene 2004, un Campionato Italiano vinto con la Montepaschi Siena e una Coppa Italia con la Fortitudo Bologna, due Supercoppe, una Coppa Saporta e l’EuroChallenge con la maglia della Virtus.
Stiamo parlando di Roberto Chiacig, oltre 180 presenze in Nazionale ed attualmente alla Givova Scafati in DNB.
Il forte centro friulano è intervenuto ai nostri microfoni in vista della finale dei play-off di Lega Adecco Gold tra Aquila Trento e Orlandina Basket. “Sarà sicuramente una serie equilibrata, si sfideranno le due squadre più costanti dell’intero torneo, le due compagini che hanno chiuso il campionato rispettivamente al primo e al secondo posto, sicuramente sarà una bellissima sfida. Non ho mai giocato né a Trento né a Capo d’Orlando, ma informandomi ho potuto capire che sono due città in cui si progetta basket in maniera seria ed oculata, stiamo parlando di due grandi realtà della nostra pallacanestro”.
Una sfida che sa di “amarcord” per Roberto Chiacig, pur non avendo mai giocato in nessuna delle due compagini. “Vedere il Poz, Teo e Baso mi fa sempre un certo effetto – dichiara il pivot friulano – Siamo coetanei, abbiamo giocato assieme e abbiamo vinto tanto, sono molto contento per loro, Teo e Baso quest’anno si sono messi in gioco in un’altra realtà dimostrando il loro valore. Sono dei campioni, l’età non conta, hanno uno spessore tecnico e umano che va al di là dell’anagrafe. Il Poz? E’ sempre stato un po’ matto, è bello che abbia mantenuto questa genuinità anche da allenatore, spero che faccia una grande carriera. Ha avuto la possibilità di allenare e si sta facendo valere, è molto bravo, avendo giocato ad altissimi livelli riesce anche a comprendere meglio lo stato d’animo dei giocatori, inoltre è incredibilmente carismatico e questo è un fattore importante. Anche a me un giorno piacerebbe provare ad allenare, ma finché il fisico regge preferisco continuare a giocare”.
Roberto Chiacig si esprime anche sull’Aquila Trento: “E’ una società sana, hanno dato continuità al progetto dello scorso anno e la scelta si sta dimostrando vincente. Hanno ottimi giocatori, anche tra i più giovani, Davide Pascolo farà una grande carriera. Faccio un grosso in bocca al lupo ad entrambe le squadre, complimentandomi con le rispettive società per la grande stagione disputata. A prescindere da come andrà a finire, è stato un grande campionato per entrambe le squadre”.
Un campionato, quello di Lega Adecco Gold, decisamente livellato vero l’alto. “Abbiamo visto ottime squadre, come ad esempio Torino, Verona, Veroli e Barcellona, ma anche Napoli, Brescia e Ferentino, tutte squadre di buonissimo livello. E’ stato un bellissimo torneo, molto equilibrato e divertente”.
“Ghiaccio” guarda anche al momento attuale della pallacanestro italiana, con riferimento anche alla penuria di lunghi che c’è in Italia: “Purtroppo stiamo vivendo un momento critico in Italia, sotto tutti i punti di vista, di conseguenza ne risente anche lo sport. La pallacanestro ha pochissima visibilità, non può diventare uno sport di nicchia, dovrebbe essere valorizzato maggiormente. In carriera ho avuto la fortuna di giocare anche in Grecia e in Spagna, altre culture cestistiche, lì sanno cosa vuol dire progettare. Bisognerebbe insistere maggiormente sui vivai, valorizzare i nostri giovani, in Serie A vedo troppi americani e molti non sono neanche di buon livello, così è difficile andare lontano. E’ sicuramente motivo di vanto per noi avere quattro giocatori italiani in NBA, Belinelli sta facendo ottime cose, Bargnani e Gallinari sono stati sfortunati, mentre Datome deve avere la forza e la tenacia di non mollare, deve avere pazienza e arriverà il suo momento”.
E’ comunque un dato di fatto che la Nazionale Italiana ha subito un crollo dopo l’argento ad Atene 2004. “Ho fatto parte di una generazione di ferro, con Pozzecco, Basile, Soragna, Marconato, Galanda, Bulleri, Fucka, Myers, Radulovic, Righetti, Rombaldoni, da lì in poi si poteva fare tanto e non è stato fatto niente per promuovere questo bellissimo sport, è un peccato, abbiamo tanti giovani bravi, bisogna dare loro fiducia. Che consigli mi sentirei di dare ad un giovane? Di insistere e di non mollare mai, ma soprattutto di giocare per pura passione e per puro divertimento”.
Attualmente Robert Chiacig sta giocando in DNB a Scafati: “Ho avuto la fortuna di trovare una società seria, con un’organizzazione ottima, il mio obiettivo è quello di portarla dove merita. Mi sento molto bene fisicamente, mi diverto e ancora posso dare tanto a questo sport”.
In chiusura il centro Cividale del Friuli si esprime sul momento attuale del basket in Sicilia. “Ho avuto modo di giocare in Sicilia solamente sei mesi, lo scorso anno ad Agrigento, una bellissima esperienza. Il prossimo anno in Lega Adecco Gold ci saranno ben quattro squadre siciliane, ma ovviamente spero per l’intera Sicilia che ce ne possano essere solamente tre, il che vorrebbe dire Capo d’Orlando promossa in Serie A, con Barcellona, Trapani ed Agrigento in A2. Il movimento cestistico in Sicilia è in evidente espansione, segno che si sta lavorando bene e si sta facendo un’adeguata progettazione”.

Fabrizio Bertè

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