Altre 250 persone in tenda. Per il progetto Sprar spesi 100mila euro dei fondi ministeriali

Altre 250 persone in tenda. Per il progetto Sprar spesi 100mila euro dei fondi ministeriali

Eleonora Corace

Altre 250 persone in tenda. Per il progetto Sprar spesi 100mila euro dei fondi ministeriali

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lunedì 02 Giugno 2014 - 08:51

Arrivano altri 250 migranti alla tendopoli, provenienti da Pozzallo, tra loro una ventina di minori. Intanto, sono stati pubblicati sull'albo pretorio del comune i costi dell'adeguamento dei locali di Villa Lina per lo Sprar, che in tutto ammontano a 100,000,00 euro

Nuovi arrivi nella tendopoli di Messina. Dopo l'ondata di sbarchi che ha portato sulle coste della Sicilia quasi tremila persone – delle quali molti minori – cinque pullman hanno trasferito al campo sportivo di Conca D'Oro, 250 persone, praticamente il massimo della capienza per le 32 tende di otto posti ciascuna. I migranti sono tutti uomini e provengono da Pozzallo. Tra loro, una ventina di minori.

Le tende del campo profughi si erano svuotate una decina di giorni fa, in coerenza con la volontà ministeriale di fare di quello sorto a Messina, un centro di "smistamento", senza nessuna precisa classificazione e statuto, sullo stile degli ex centri Puglia sorti nel 2011 in seguito alla straordinaria onfata di sbarchi prodotti dai conflitti nel Maghreb.

Ad affrontare l'emergenza dei minori, l'esperta del Comune Clelia Marano, ritrovatasi praticamente sola, considerato il giorno festivo che vede lo stesso Assessore Mantineo fuori città.

In mattinata, la Marano è entrata nella tendopoli per trasferire in una struttura dell'associazione Ai.Bi una quindicina di minori, per i rimanenti sei si lavora per trovare una sistemazione idonea.

Continua ad essere utilizzata a pieno regime, dunque, la tendopoli, in attesa della decisione prefettizia sulle proposte presentate all’ultimo bando di gara indetto proprio per trovare una struttura d’accoglienza più adeguata.

Al momento Messina non ha posti idonei per l’accoglienza”- ha dichiarato il Sindaco Renato Accorinti questa città è stata mangiata viva, negli anni, dal malaffare e la malapolitica. Quando ho incontrato Alfano ho detto chiaramente che i Comuni della Sicilia devono essere supportati dal Governo Nazionale e questo a sua volta dal Parlamento Europeo, perché non è una situazione che possono gestire le amministrazioni con le loro sole forze, drasticamente ridotte, tra l’altro, dalle difficoltà economiche che ogni comune sta attraversando in questo periodo. Se il Governo ci ignorerà, sapremo farci ascoltare. Se lo stesso continuerà a fare l’Unione Europea, andremo a Bruxelles e pianteremo una tenda di fronte il Parlamento fino a quando non verremo ascoltati”.

Nel frattempo, dal fronte della seconda accoglienza, procede l'iter per la completa attuazione dello Sprar di Messina. Sull'albo pretorio del Comune è stata pubblicata la perizia di variante del progetto per l’adeguamento ed il cambio di destinazione d’uso dell’immobile in proprietà Comunale- ex asilo nido –sito in località Villa Lina “da utilizzare nell’ambito del progetto Open Access:omaggio ad Enrico Calamai Sprar (sistema di protezione richiedenti asilo e rifugiati, per il triennio 2014-2016”. Lavori che sono costati, nel complesso, 100,000,00 euro. Si tratta di fondi del Ministero, che ha messo a disposizione 200milaeuro.

Nella delibera siglata dal dirigente del Dipartimento Servizi Sociali del Comune, si legge che: “con determina dirigenziale n.301 del 6.11.2013 è stato approvato il progetto redatto dai tecnici interni Antonio Panella e Domenico Sangiorgo, per un importo complessivo pari a 100,000,00 euro, di cui 83,200,00 per lavori a base d’asta, 2,496,00 per oneri per la sicurezza non soggetti a ribasso e 14,304,00 per somme a disposizione dell’amministrazione”. I lavori sono stati svolti dalla ditta Intercintinentale srl., a cui sono stati affidati con una gara d’appalto svolta il 10 dicembre scorso. i lavori dovevano durare 50 giorni e la fine era prevista per il 10 febbraio, ma la data è slittata al 10 aprile, inizialmente a causa della mancanza di energia elettrica ed in seguito per la redazione della perizia di variante. Varianti del progetto che, in ogni modo, non hanno comportato spese ulteriori, rimanendo il costo complessivo entro i 100,000,00 euro previsti inizialmente.

Ad oggi, lo Sprar realizzato a nei locali interessati dai lavori è attivo ed ospita quattro famiglie, una somala e tre nigeriane, tutte con bambini molto piccoli.

Eleonora Corace

4 commenti

  1. Il giorno festivo che vede l’assessore mantieni fuori città… Ma dove li hanno trovati??? Non ce n’è uno che non vada in ferie… Non torni al paese… Non vada ai concerti e ad ogni cavolata possibile e immaginabile…

    Altro che riduzione dello stipendio… CHE NON C’È STATA?.. Qui si dovrebbe pensare di ridurre drasticamente gli amministratori… A ZERO.

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  2. Il giorno festivo che vede l’assessore mantieni fuori città… Ma dove li hanno trovati??? Non ce n’è uno che non vada in ferie… Non torni al paese… Non vada ai concerti e ad ogni cavolata possibile e immaginabile…

    Altro che riduzione dello stipendio… CHE NON C’È STATA?.. Qui si dovrebbe pensare di ridurre drasticamente gli amministratori… A ZERO.

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  3. imprenditore messinese 2 Giugno 2014 14:12

    Dispiace dare torto alla giornalista ma i fondi sono per finanziare 100mila euro di lavori sono comunali ossia dei messinesi e non ministeriali. Inoltre il Comune si caricherà costi ulteriori per circa 150 mila in 3 anni in quanto si è impegnato con il Ministero a coprire il 20% dei costi dello sprar di Messina.

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  4. imprenditore messinese 2 Giugno 2014 14:12

    Dispiace dare torto alla giornalista ma i fondi sono per finanziare 100mila euro di lavori sono comunali ossia dei messinesi e non ministeriali. Inoltre il Comune si caricherà costi ulteriori per circa 150 mila in 3 anni in quanto si è impegnato con il Ministero a coprire il 20% dei costi dello sprar di Messina.

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