Appena emanato dal ministro Messa il decreto che anticipa l'avvicendamento rispetto al facente funzioni Costabile, previsto per il primo novembre
REGGIO CALABRIA – Per decreto ministeriale – sottoscritto non da un dirigente, peraltro, ma direttamente dal ministro a Università e Ricerca Maria Cristina Messa -, da oggi – mercoledì 3 agosto 2022 – il professor Giuseppe Zimbalatti è ufficialmente nominato Rettore dell’Università “Mediterranea” di Reggio Calabria per i prossimi 6 anni.
Lo fa sapere lo stesso Ateneo reggino, con una nota diramata alla stampa, preceduta da indiscrezioni in questo stesso senso negli ultimi giorni. Avvicendamento, dunque, anticipato rispetto alla “canonica” data del primo novembre che più volte era stato affermato si sarebbe, nell’occasione, rispettata.
L’elezione a nettissima maggioranza
Zimbalatti è stato eletto lo scorso 18 luglio al primo scrutinio con la maggioranza assoluta dei voti degli aventi diritto.
Succede al Rettore rei gerendae causa, professor Feliciantonio Costabile, che come decano di Ateneo ha indetto in tempi rapidissimi le elezioni che hanno portato alla sua designazione, dopo lo scandalo dell’operazione Magnifica – che portò all’inedita decapitazione dell’Università in seguito alla contestuale interdizione temporanea del Rettore Santo Marcello Zimbone e del prorettore vicario, Pasquale Catanoso, suo predecessore – e, passo fondamentale, dopo le dimissioni di Zimbone dal ruolo di Rettore.
Ma già poco dopo l’elezione a stragrande maggioranza degli aventi diritto (e con percentuali “bulgare” tra docenti e ricercatori) Zimbalatti, «in sinergia con il professor Costabile, ha iniziato sùbito – si evidenzia nel comunicato diffuso dalla “Mediterranea” – ad assumere responsabilità programmatiche per lo sviluppo dell’Ateneo e per la sua crescita nell’imminenza del nuovo Anno accademico».
Il 31 luglio, il vile rogo dell’auto del neoRettore
Difficile però cancellare l’accostamento in rapida successione della trionfale elezione dell’ex direttore del Dipartimento di Agraria ed ex dg d’Ateneo (avvenuta il 18 luglio) e il vile rogo della sua auto, parcheggiata sotto casa, eseguito da ignoti – con possibili mandanti altrettanto sconosciuti, così come non si conosce la ragione dell’avvertimento – la sera di domenica scorsa, 31 luglio.
Un evento seguìto da numerosissime attestazioni di vicinanza e solidarietà.