Nel silenzio complice della madre, in un villaggio a sud di Messina, una bimba ha subito le molestie del padre per tutta l'adolescenza. Diventata grande lui ha preteso di più, e lei è scappata. Ora per lui la condanna a 12 anni

Dodici anni di carcere e 200 mila euro da liquidare alla sua famiglia. E’ questa la condanna emessa ieri dalla I sezione del Tribunale (presidente Grasso) per il padre orco di un villaggio della zona sud di Messina.

L’uomo era stato arrestato ad ottobre dai carabinieri di Tremestieri perché abusava della figlia sin dall’età di 12 anni. Un incubo per la bimba, che si consumava quasi tutte le sere tra le mura della casa che avrebbe dovuto proteggerla, per via di quelle mani che avrebbero dovuto crescerla, e che invece, ancora bambinetta, la palpeggiavano morbosamente nelle parti intime.

Un tunnel lungo più di 10 anni dal quale neppure diventata maggiorenne la ragazza è riuscita ad uscire. Fino a quando il quarantottenne, quando la figlia ha compiuto 22 anni, ha cominciato a consumare con lei rapporti completi. Uno schifo che ha spinto la ragazza a fuggire, dopo qualche mese, denunciando tutto ai carabinieri ed al pm Antonio Carchietti, che ha chiesto ed ottenuto l’arresto del padre orco.

Ieri i giudici hanno accolto la richiesta del pm Antonella Fradà e del legale della ragazza, l’avvocato Giuseppe Romeo, e condannato l’uomo.