Potrebbe essere uno dei punti a favore della ricomposizione della frattura tra l'Acr Messina e l'amministrazione comunale. Una volta riconsegnato al Comune, lo stadio Celeste potrà essere affidato all'Acr Messina, come promesso nei giorni scorsi dal sindaco Accorinti
Il futuro del Città di Messina è ancora sconosciuto. Non si sa se la squadra si iscriverà al campionato di Eccellenza, se opterà per un passo indietro nel campionato di Promozione, o se ancora proseguirà la sua attività solo in campo giovanile. A questo aspetto, secondo le parole del sindaco Renato Accorinti, era legato l'utilizzo del secondo stadio cittadino, il "Celeste". Qualora il Città di Messina avesse rinunciato a partecipare al campionato di Eccellenza, il "Celeste" sarebbe stato subito affidato all'Acr Messina.
Il responso arriverà tra qualche settimana, ma adesso una lettera del presidente del CdM, Elio Conti Nibali, che si rivolge al sindaco a nome di tutti i soci, anticipa la questione e pone fine, almeno su questo punto, ad eventuali contese future. “Siamo pronti a riconsegnarle lo stadio – è il succo del documento – affinché possa prendere le decisioni che riterrà più opportune per il miglior utilizzo di questo pezzo di storia, che sappiamo anche a lei caro, nell'interesse di tutto il movimento sportivo, della città di Messina e dei messinesi”.
Un passo indietro che consentirà di affidare il “Celeste” all’Acr Messina e che potrebbe rappresentare un punto a favore della ricomposizione della frattura creatasi la scorsa settimana tra la società calcistica cittadina e l’amministrazione comunale.
Conti Nibali, però, ci tiene a ribadire che negli ultimi quattro anni “sono stati effettuati, con enormi sacrifici economici, importanti interventi sulle strutture, impianti, servizi, per potere ottenere le autorizzazioni necessarie a rendere agibile l'impianto per il pubblico, compreso il collaudo decennale e le certificazioni di agibilità delle torri faro, che sembravano ostacoli insormontabili”.
Su questo aspetto merito dunque al CdM, che in qualche modo, comunque, proseguirà l’attività: “Continueremo ad investire il nostro capitale di passione sempre nell'interesse dei giovani – scrive Conti Nibali –”; con la richiesta di trovare una struttura dove “scendere in campo la domenica”.
Se in passato la società ha avuto il torto di voler scalzare l’Acr dal ruolo di storica squadra cittadina, adesso, una volta fallito il progetto ad alti livelli, va riconosciuto l’atto di responsabilità nel consegnare lo stadio al sindaco, proprio in un momento in cui il calcio cittadino vive difficoltà anche con la sua prima squadra, l’Acr, a causa dei contenziosi sulle strutture sportive. Sarà uno dei tasselli utili a far recedere Lo Monaco dalla decisione di abbandonare il calcio a Messina?
(Marco Ipsale)