La presidente del Consiglio comunale chiede al Sindaco e alla società di far passare dal I al II livello i lavoratori di Messinambiente. Sul piano rifiuti la V Commissione chiederà l'intervento dell'Autorità sanitaria e l'assunzione del fglio di Nino Tomasello.
Emilia Barrile scende in campo per i lavoratori di Messinambiente. La presidente del Consiglio comunale sembra voler vestire i panni della sindacalista e così ha scritto al Sindaco Renato Accorinti, all'assessore all'ambiente Daniele Ialacqua, al commissario liquidatore Alessio Ciacci, e al dirigente Natale Cucè, per dire la sua in merito all’inquadramento del personale all’interno della partecipata che si occupa della gestione rifiuti in città. In particolare Emilia Barrile punta i riflettori sul personale di I livello che, secondo quanto riportato nella nota, svolge mansioni superiori al livello attualmente riconosciuto. “Questa presidenza – scrive Emilia Barrile – richiede una particolare attenzione all'organizzazione interna del personale al fine di ottimizzare la produzione singola operando sul giusto riconoscimento delle istanze dei lavoratori. Si sottolinea l'importanza dell'adeguamento del livello di inquadramento per gli operatori che, pur collocati al I livello, dovrebbero essere inseriti nel II perché svolgono di fatto le relative mansioni”. Ciò che in pratica chiede la presidente del Consiglio comunale è di aumentare il livello di una parte dei lavoratori di Messinabiente. Una richiesta che la presidente motiva, spiegando quali aspetti positivi ci sarebbero per il Comune. “Appare oltremodo importante operare nel senso suggerito sia per evitare un contenzioso certo, che porterebbe l'Amministrazione comunale, la società partecipata e quindi di riflesso, come già avvenuto per precedenti opposizioni, ad onorare inutili esborsi, sia per richiedere ai dipendenti attualmente in contenzioso con la società, vista l'eventuale apertura al richiesto inquadramento, di transigere e scongiurare così lunghi ed onerosi procedimenti giudiziari”. Un’operazione che dunque secondo l’esponente Pd porterebbe benefici sia ai lavoratori che soprattutto al Comune.
Intanto però non si placano le polemiche sulla gestione rifiuti e sull’emergenza attualmente in corso. Il problema è stato anche al centro della seduta della V commissione consiliare presieduta dalla consigliera Rita La Paglia. La commissione, sposando una proposta che era già stata avanzata dai consiglieri Cardile e Pagano ha deciso di rivolgersi all’Asp. “Al fine di evitare una possibile emergenza sanitaria, ambientale e sociale, dovuta al carente servizio di raccolta dei rifiuti solidi urbani la Commissione richiede fortemente l'intervento sia dell'Autorità Sanitaria per verificare le condizioni di rischi di emergenza sanitaria che del Sindaco per dare soluzione ad un problema così gravoso per la città”. Sul fronte occupazionale invece la commissione, accogliendo la proposta avanzata qualche giorno fa dal consigliere Gioveni, si è inoltre fatta promotrice di una richiesta rivolta al commissario Ciacci al fine di valutare una possibile assunzione di uno dei figli di Nino Tomasello, il lavoratore di Mesinambiente scomparso nel tragico incidente sul torrente Pace. Ipotesi di cui ieri anche i sindacati hanno già discusso con il Sindaco Accorinti.
ma ci prendete per i fondelli? state scherzando? follia pura
ma ci prendete per i fondelli? state scherzando? follia pura
No comment!!
No comment!!
I sindacalisti che fanno politica, i politici che fanno i sindacalisti, i lavoratori che non lavorano e pretendono di essere remunerati, i lavoratori che lavorano e vogliono essere giustamente remunerati… Non sarebbe il caso che ognuno facesse il suo.
Chi paga siamo noi messinesi che siamo tartassati da imposte nazionali e comunali.
Esigiamo che i servizi che paghiamo siano eseguiti.
Siamo stanchi di pagare “tangenti sociali”.
La signora Barrile farebbe meglio ad espletare correttamente il Suo ruolo, di proposta e vigilanza, invece di fare l'”avvocata delle cause perse” o di opportunismo politico. Faccia vedere pubblicamente come gestisce le Sue attività, così in sindacato ne prenderà atto, come esempio sociale… ancora siamo sempre alle chiacchiere ed al populismo.
Nelle casse comunali non c’è più niente da spartire, alla faccia di noi messinesi.
I sindacalisti che fanno politica, i politici che fanno i sindacalisti, i lavoratori che non lavorano e pretendono di essere remunerati, i lavoratori che lavorano e vogliono essere giustamente remunerati… Non sarebbe il caso che ognuno facesse il suo.
Chi paga siamo noi messinesi che siamo tartassati da imposte nazionali e comunali.
Esigiamo che i servizi che paghiamo siano eseguiti.
Siamo stanchi di pagare “tangenti sociali”.
La signora Barrile farebbe meglio ad espletare correttamente il Suo ruolo, di proposta e vigilanza, invece di fare l'”avvocata delle cause perse” o di opportunismo politico. Faccia vedere pubblicamente come gestisce le Sue attività, così in sindacato ne prenderà atto, come esempio sociale… ancora siamo sempre alle chiacchiere ed al populismo.
Nelle casse comunali non c’è più niente da spartire, alla faccia di noi messinesi.
munnizza a gogò e pure l’avanzamento di carriera ?
munnizza a gogò e pure l’avanzamento di carriera ?
La presidentessa Emilia BARRILE non utilizza le gambe per spostarsi in città, altrimenti si sarebbe accorta che i lavoratori, si fa per dire, addetti allo spazzamento accarezzano la strada invece di ramazzarla. Gli OPERATORI ECOLOGICI non hanno bisogno di sindacalisti, a Messina hanno molti santi in paradiso, e un contratto nazionale da far invidia a quello dei vigili del fuoco, insegnanti, infermieri.
La presidentessa Emilia BARRILE non utilizza le gambe per spostarsi in città, altrimenti si sarebbe accorta che i lavoratori, si fa per dire, addetti allo spazzamento accarezzano la strada invece di ramazzarla. Gli OPERATORI ECOLOGICI non hanno bisogno di sindacalisti, a Messina hanno molti santi in paradiso, e un contratto nazionale da far invidia a quello dei vigili del fuoco, insegnanti, infermieri.
Qualcuno è in condizione di dire quali siano le mansioni degli operatori di I° livello, tenuto conto che tutti dovrebbero essere inquadrati al II° livello.
Ritengo che siano quelle di non fare assolutamente nulla, neanche giocherellare intrecciando le dita.
Che ne pensa lo scienziato lucchese?
Frequenta ancora gli uffici di Messinambiente oppure si sta dando da fare per negoziare il nuovo lavoro con un curriculum arricchito di questa grandiosa esperienza?
Qualcuno è in condizione di dire quali siano le mansioni degli operatori di I° livello, tenuto conto che tutti dovrebbero essere inquadrati al II° livello.
Ritengo che siano quelle di non fare assolutamente nulla, neanche giocherellare intrecciando le dita.
Che ne pensa lo scienziato lucchese?
Frequenta ancora gli uffici di Messinambiente oppure si sta dando da fare per negoziare il nuovo lavoro con un curriculum arricchito di questa grandiosa esperienza?
Per onestà intellettuale questa volta condivido le critiche. Qualunque e quantunque possano essere motivate le valutazioni, perchè penso sempre che la parte debole siano sempre e comunque i lavoratori (che lavorano)anche se in una azienda compartecipata pubblica che non dimostra in assoluto efficienza, non si possono e non si devono scambiare i ruoli.
Per onestà intellettuale questa volta condivido le critiche. Qualunque e quantunque possano essere motivate le valutazioni, perchè penso sempre che la parte debole siano sempre e comunque i lavoratori (che lavorano)anche se in una azienda compartecipata pubblica che non dimostra in assoluto efficienza, non si possono e non si devono scambiare i ruoli.
La verità è che Messinambiente rappresenta un caso a parte rispetto a molte aziende dello stesso settore.
Il problema vero non è la gestione di processi aziendali, ma il contorno di interessi personali che vi gravita,
la commistione di disinteresse, ignoranza, lassismo, malafede ed arroganza che ha reso quasi insanabile la situazione.
L’incarico del lucchese come lo chiama Lei,richiederebbe poteri in linea con quelli che ebbe il prefetto Moro per potere essere portato a termine
in poco tempo.
Non credo che pensasse di dovere scontrarsi con una mezza “associazione xxxxxxxxx” quando decise di accettare l’incarico.
Probabilmente Lei non la pensa come me circa la situazione di Messinambiente altrimenti non mi spiego come faccia a criticare tanto
duramente il risultato di un solo anno di lavoro.
Cordialmente.
Salvatore
La verità è che Messinambiente rappresenta un caso a parte rispetto a molte aziende dello stesso settore.
Il problema vero non è la gestione di processi aziendali, ma il contorno di interessi personali che vi gravita,
la commistione di disinteresse, ignoranza, lassismo, malafede ed arroganza che ha reso quasi insanabile la situazione.
L’incarico del lucchese come lo chiama Lei,richiederebbe poteri in linea con quelli che ebbe il prefetto Moro per potere essere portato a termine
in poco tempo.
Non credo che pensasse di dovere scontrarsi con una mezza “associazione xxxxxxxxx” quando decise di accettare l’incarico.
Probabilmente Lei non la pensa come me circa la situazione di Messinambiente altrimenti non mi spiego come faccia a criticare tanto
duramente il risultato di un solo anno di lavoro.
Cordialmente.
Salvatore
Signora Emilia BARRILE, lei e le belle addormentate del Consiglio di cui è valorosa presidentessa, mi riferisco anche ai maschietti, FORSE siete a conoscenza della delibera di Giunta 429 del 5 giugno 2014, ha per oggetto l’approvazione del piano e della perizia dei costi dei rifiuti. A pagina 11 c’è una tabella dei costi dei servizi di igiene ambientale per il primo quadrimestre 2014 pari a € 9.665.177,3, questa cifra è definitiva, leggermente diversa da quella prevista dalla Giunta nel suo piano variante, la differenza è pari a € 389.037. Sempre nella stessa tabella i costi di gestione rifiuti, per intenderci la discarica, più ulteriori costi, sono quelli per la manutenzione delle ville spudoratamente sporche e per tenere in piedi il carrozzone ATOME3, sono pari a € 5.101.788,55, basta avere la quinta elementare, si sommano e danno un totale di € 14.766.965,85, moltiplichiamo per 3, tanti sono i quadrimestri in un anno (lo sa?), il totale annuo è € 44.300.895, a cui Guido SIGNORINO dovrà aggiungere altre voci previste dalle leggi, per cui il costo totale da coprire con il gettito TARI, i nostri soldi, sarà maggiore dello scorso anno. Aggiunga, cara presidentessa, nel senso che lei ci costa più di 30.000 all’anno, che la ripartizione del gettito tra utenze domestiche e non domestiche danneggia le prime, si applica una ripartizione illegale, retaggio di Peppino detto il Buzzanca, UD 70%, UND 30%, illegale perchè la legge parla di ripartire tenendo conto dei rifiuti prodotti dalle due utenze. Aggiunga a questo quadro i messinesi evasori ed elusori, a cui voi politici avete sempre lisciato il pelo, e la scarsa capacità dell’ufficio tributi a scovarli. In questo contesto lei e le belle addormentate del Consiglio avete il tempo di discutere di secondo livello a chi accarezza la strada invece di ramazzarla, MA FATEMI IL PIACERE.
Signora Emilia BARRILE, lei e le belle addormentate del Consiglio di cui è valorosa presidentessa, mi riferisco anche ai maschietti, FORSE siete a conoscenza della delibera di Giunta 429 del 5 giugno 2014, ha per oggetto l’approvazione del piano e della perizia dei costi dei rifiuti. A pagina 11 c’è una tabella dei costi dei servizi di igiene ambientale per il primo quadrimestre 2014 pari a € 9.665.177,3, questa cifra è definitiva, leggermente diversa da quella prevista dalla Giunta nel suo piano variante, la differenza è pari a € 389.037. Sempre nella stessa tabella i costi di gestione rifiuti, per intenderci la discarica, più ulteriori costi, sono quelli per la manutenzione delle ville spudoratamente sporche e per tenere in piedi il carrozzone ATOME3, sono pari a € 5.101.788,55, basta avere la quinta elementare, si sommano e danno un totale di € 14.766.965,85, moltiplichiamo per 3, tanti sono i quadrimestri in un anno (lo sa?), il totale annuo è € 44.300.895, a cui Guido SIGNORINO dovrà aggiungere altre voci previste dalle leggi, per cui il costo totale da coprire con il gettito TARI, i nostri soldi, sarà maggiore dello scorso anno. Aggiunga, cara presidentessa, nel senso che lei ci costa più di 30.000 all’anno, che la ripartizione del gettito tra utenze domestiche e non domestiche danneggia le prime, si applica una ripartizione illegale, retaggio di Peppino detto il Buzzanca, UD 70%, UND 30%, illegale perchè la legge parla di ripartire tenendo conto dei rifiuti prodotti dalle due utenze. Aggiunga a questo quadro i messinesi evasori ed elusori, a cui voi politici avete sempre lisciato il pelo, e la scarsa capacità dell’ufficio tributi a scovarli. In questo contesto lei e le belle addormentate del Consiglio avete il tempo di discutere di secondo livello a chi accarezza la strada invece di ramazzarla, MA FATEMI IL PIACERE.
E perché non tutti Dirigenti?
E perché non tutti Dirigenti?
Ognuno ha il diritto di non lamentarsi per il nulla assoluto prodotto dal dirigente in questione, mentri altri possono ritenere che per fare quello che ha fatto lo scienziato lucchese bastava rivolgersi ad un giovane laureato in Scienza dell’ambiente, purchè pratico di elettronica per potere utilizzare un qualsiasi p.c. per copiare ed incollare qualche paginetta di libro specifico.
La prego di credermi i dirigenti sono ben altra cosa, se poi lo scienziato nelle sue iniziative si dovesse trovare condizionato dai fattori da Lei indicati può sempre togliere il disturbo e manifestare la sua scienza la dove gli sarà possibile.
Non mi risulta che un Generale dei Carabinieri od un Prefetto abbiato mai lasciato l’incarico per quei motivi, al massimo cerca di ottenere il trasferimento. Lui non deve chiederlo può passare direttamente alla cassa.
Ognuno ha il diritto di non lamentarsi per il nulla assoluto prodotto dal dirigente in questione, mentri altri possono ritenere che per fare quello che ha fatto lo scienziato lucchese bastava rivolgersi ad un giovane laureato in Scienza dell’ambiente, purchè pratico di elettronica per potere utilizzare un qualsiasi p.c. per copiare ed incollare qualche paginetta di libro specifico.
La prego di credermi i dirigenti sono ben altra cosa, se poi lo scienziato nelle sue iniziative si dovesse trovare condizionato dai fattori da Lei indicati può sempre togliere il disturbo e manifestare la sua scienza la dove gli sarà possibile.
Non mi risulta che un Generale dei Carabinieri od un Prefetto abbiato mai lasciato l’incarico per quei motivi, al massimo cerca di ottenere il trasferimento. Lui non deve chiederlo può passare direttamente alla cassa.
Pregherei tutti i signori che criticano Ciacci, i modo più o meno onesto, di “annusare” bene il clima che c’è attorno a Messinambiente.
A voi sembra normale che la presidente del cnsiglio comunale faccia di queste dichiarazioni a frointe di un servizio racclta tanto scarso.
Quale squisito senso materno nei confronti di tanti solerti dipendenti, quale meraviglioso attaccamento alle vecchie tradizioni politiche messinesi.
Attendo risposta
grazie mille
Salvatore
Pregherei tutti i signori che criticano Ciacci, i modo più o meno onesto, di “annusare” bene il clima che c’è attorno a Messinambiente.
A voi sembra normale che la presidente del cnsiglio comunale faccia di queste dichiarazioni a frointe di un servizio racclta tanto scarso.
Quale squisito senso materno nei confronti di tanti solerti dipendenti, quale meraviglioso attaccamento alle vecchie tradizioni politiche messinesi.
Attendo risposta
grazie mille
Salvatore
Io non ho pregiudizio alcuno in merito , nè pro nè contro chicchessia.
Non mi interessano le persone, ma il lavoro.
Partendo dal Sindaco arrivando a Ciacci.
Vorrei solo riuscire a valutare il loro lavoro per poi decidere come votare.
Però mi permetta di dirLE che non è sulla base del suo “mi creda” che io posso aggiungere tasselli chiarificatori alla vicenda.
Sia più specifico, lo scopo della discussione per quanto mi riguarda, è solo capire cosa succede.
Non mi trovo per nulla d’accordo invece sull’invito ad abbandonare l’incarico che rivolge a Ciacci.
Non almeno nel modo da Lei indicato.
Se Lei accetta senza batter ciglio l’ipotesi dei condizionamenti di cui già detto, e pretende in più le dimissioni
dello “scenziato” perchè incapace di superarli, allora mi lascia molto perplesso, perchè decide implicitamente di delegare al commisario liquidatore
la soluzione di problemi che sono nostri, di Messina, non squisitamente tecnici non solamente presenti in Messinambiente.
Non si tratta di riorganizzazione di turni e servizi, non è un nodo di natura tecnica.
Io penso che a Messina, esistano delle “meravigliose” sacche di corporativismo malato, ovvero di individui che stanno
assieme in piena e consapevole comunità di intenti, al solo scopo di non lavorare ,di lasciare tutto in uno stato di immutabilità assoluta, costi quel che costi.
Dirigenti impiegati e dipendenti pubblici e non di ogni livello e grado.
Questo è un problema di natura sociale perchè a Messina è conosciuto ed tollerato allegramente e non si può pretendere di delegarlo a Ciacci perchè
è insormontabile se non sostenuto dai messinesi.
Esempio:
Come fa ad infondere il concetto di lavoro o di responsabilità nella testa di un cinquantenne illicenziabile ed irrimediabilmente persuaso di avere il diritto di non fare nulla, cresciuto e pasciuto nella convinzione che quello che fa sia normale perchè lo fanno tutti, perchè succede da sempre.
Cordialmente
Salvatore
Io non ho pregiudizio alcuno in merito , nè pro nè contro chicchessia.
Non mi interessano le persone, ma il lavoro.
Partendo dal Sindaco arrivando a Ciacci.
Vorrei solo riuscire a valutare il loro lavoro per poi decidere come votare.
Però mi permetta di dirLE che non è sulla base del suo “mi creda” che io posso aggiungere tasselli chiarificatori alla vicenda.
Sia più specifico, lo scopo della discussione per quanto mi riguarda, è solo capire cosa succede.
Non mi trovo per nulla d’accordo invece sull’invito ad abbandonare l’incarico che rivolge a Ciacci.
Non almeno nel modo da Lei indicato.
Se Lei accetta senza batter ciglio l’ipotesi dei condizionamenti di cui già detto, e pretende in più le dimissioni
dello “scenziato” perchè incapace di superarli, allora mi lascia molto perplesso, perchè decide implicitamente di delegare al commisario liquidatore
la soluzione di problemi che sono nostri, di Messina, non squisitamente tecnici non solamente presenti in Messinambiente.
Non si tratta di riorganizzazione di turni e servizi, non è un nodo di natura tecnica.
Io penso che a Messina, esistano delle “meravigliose” sacche di corporativismo malato, ovvero di individui che stanno
assieme in piena e consapevole comunità di intenti, al solo scopo di non lavorare ,di lasciare tutto in uno stato di immutabilità assoluta, costi quel che costi.
Dirigenti impiegati e dipendenti pubblici e non di ogni livello e grado.
Questo è un problema di natura sociale perchè a Messina è conosciuto ed tollerato allegramente e non si può pretendere di delegarlo a Ciacci perchè
è insormontabile se non sostenuto dai messinesi.
Esempio:
Come fa ad infondere il concetto di lavoro o di responsabilità nella testa di un cinquantenne illicenziabile ed irrimediabilmente persuaso di avere il diritto di non fare nulla, cresciuto e pasciuto nella convinzione che quello che fa sia normale perchè lo fanno tutti, perchè succede da sempre.
Cordialmente
Salvatore
Ha ragione, la situazione è difficile ma deve essere ripresa e gestita col “pugno di ferro in guanto dei velluto”.
Ormai è tanta l’imposta pagata dai messinesi che non può più essere una “tangente sociale”.
Conosciamo la cultura in maggioranza presente in Messina Ambiente ma Vi posso dire che ho anche conosciuto tante persone perbene e di buona volontà, disponibili al servizio pubblico.
La signora Barrile, ripeto, faccia vedere come gestisce le Sue attività, in maniera da essere d’esempio. Ci dica dove lavora il marito, sempre per trasparenza.
Non faccia demagogia e populismo, il sindacato lo lasci fare a chi lo sa fare.
Faccia politica e politica vuol dire fare proposte, per far crescere la collettività.
Nel Palazzo, non c’è più nulla da prendere… ed un buon gruppo di messinesi non sono più disponibili a dare deleghe in bianco.
Ha ragione, la situazione è difficile ma deve essere ripresa e gestita col “pugno di ferro in guanto dei velluto”.
Ormai è tanta l’imposta pagata dai messinesi che non può più essere una “tangente sociale”.
Conosciamo la cultura in maggioranza presente in Messina Ambiente ma Vi posso dire che ho anche conosciuto tante persone perbene e di buona volontà, disponibili al servizio pubblico.
La signora Barrile, ripeto, faccia vedere come gestisce le Sue attività, in maniera da essere d’esempio. Ci dica dove lavora il marito, sempre per trasparenza.
Non faccia demagogia e populismo, il sindacato lo lasci fare a chi lo sa fare.
Faccia politica e politica vuol dire fare proposte, per far crescere la collettività.
Nel Palazzo, non c’è più nulla da prendere… ed un buon gruppo di messinesi non sono più disponibili a dare deleghe in bianco.
da un po’…dico…che a Palazzo Zanca…abbonda il fumo….
ma nessuno fa’ nulla..per una buona disintossicazione….
da un po’…dico…che a Palazzo Zanca…abbonda il fumo….
ma nessuno fa’ nulla..per una buona disintossicazione….