Settimana prossima gli incontri con gli assessori: il Terzo Settore chiamato a raccolta dal sindaco per proposte e idee da inserire nel programma
MESSINA – Il sindaco Federico Basile ha incontrato alcuni dei rappresentanti degli enti del Terzo Settore per illustrare la piattaforma programmatica “Rilancia Messina”. A un mese dalla presentazione, il primo cittadino prosegue negli incontri per illustrare il programma e stavolta è toccato al mondo delle associazioni. Poche però hanno risposto all’appello di Basile, che ha comunque ringraziato i presenti: “Pochi ma buoni”.
Basile: “Tanto dipende da noi”
“Oltre tre settimane fa abbiamo lanciato insieme alla Giunta questo pacchetto con cui creare sviluppo – ha spiegato il sindaco in apertura di conferenza -. L’idea era partire da quanto si è fatto, individuando macro-aree di intervento su cui bisogna svolgere azioni per cambiare il profilo della città. Tanto dipende da noi, l’amministratore fa ciò che deve e il cittadino deve sviluppare quel senso civico che permette a tutti di migliorare. Nella precedente riunione mancava il terzo settore, l’associazionismo, ma non per dimenticanza. Bisogna solo distanziare gli ambiti e infatti oggi siamo qui a parlare di pianificazione, opere, città di diritti e delle opportunità”.
La Giunta è “aperta al confronto”
“Sono aperto a un confronto – ha poi proseguito Basile – “ma che sia costruttivo: ovvio che non posso fare un acquario e metterlo a Palazzo Zanca, tanto per fare un esempio esagerato”. Poi l’annuncio: “Durante la prossima settimana prossima saranno convocati tavoli tematici con gli assessori per confrontarci con voi sulle singole macro-aree”. Qualche proposta è già arrivata, come quella dell’associazione MenteCorpo, che con Tina Palmisano ha espresso il desiderio di aprire un centro diurno per persone affette da malattie della terza età.
Buon giorno, giusto per precisare, convocato con mail mi sono presentato ale ore 10:00, ero da solo, chiedo spiegazioni e mi dicono due gentili dipendenti che è stata inviata una pec, guardo gli indirizzi e erano quasi tutte a mail normali non pec, proviamo ad aprire l’allegato e ci accorgiamo che se non hai il programma adatto non apri gli allegati, propongo a chi invia le comunicazioni di inviarle anche con posta normale, comunico anche che a causa dello spostamento comunicato in quel modo poche sarebbero state presenti, vado via per altro impegno coincidente col nuovo orario, dall’articolo si evince che erano poche, questo vale solo per una parte di platea, la rimanente parte è stanca di avere presentato il piatto pronto con gusti e necessità calate dall’alto e non concordate con chi vive giornalmente le reali necessità.