Secondo il movimento di Alessandro Tinaglia, è ancora possibile recuperare i finanziamenti del Patto di Azione e Coesione Sociale. Se il Comune ha carenza di personale, può essere impiegato quello del distretto sociosanitario
Esiste un “tecnicismo” per salvare i 4 milioni e mezzo di fondi Pac. E’ la proposta che Reset fa all’amministrazione comunale rendendosi disponibile anche per ulteriori approfondimenti e verifiche progetto per progetto.
“Anche se dalla lettura dei progetti non è possibile evincere, con esattezza, in che misura il Distretto sia coinvolto attraverso proprie risorse umane nell’attuazione dei P.A.C. – scrive Reset -,ricordiamo che sia la quota di cofinanziamento che quella delle eventuali anticipazioni, che nel caso dovrebbero coincidere fino alla quota necessaria del 5%, possono essere computate, ed anche eventualmente rimodulate, tramite la partecipazione al progetto di risorse umane interne al Distretto D 26. Si tratta, per chiarezza, di personale retribuito dai Comuni ma assegnato dagli stessi per svolgere attività legate ai progetti del P.A.C. e la cui quota-parte di remunerazione pubblica può essere tramutata in cofinanziamento del Distretto e nel caso in cui tali attività si anticipassero anche nelle anticipazioni necessarie”.