Formazione: esposto dei dipendenti Efal Messina, ente accreditato malgrado i debiti

Formazione: esposto dei dipendenti Efal Messina, ente accreditato malgrado i debiti

Al.Ser.

Formazione: esposto dei dipendenti Efal Messina, ente accreditato malgrado i debiti

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venerdì 15 Agosto 2014 - 22:16

Senza sede dopo lo sfratto, senza telefoni per morosità, senza dipendenti perché in sciopero dopo 9 mesi di mancato stipendio. Eppure l'ente dell'Mcl, recentemente imparentato con un altro istituto formativo catanese, continua ad ottenere accreditamento e fondi della Regione. Nuovo esposto dei lavoratori, che stavolta si sono rivolti alla Procura e alla Corte dei Conti.

Finisce in Procura e alla Corte dei Conti il caso Efal, l’ente di Formazione che a Messina ha come punto di riferimento l’esponente dell’Mcl Fortunato Romano. Da tempo i dipendenti a più riprese denunciano irregolarità nella gestione, pagamenti effettuati a mesi di distanza rispetto alle prestazioni effettuate, l’estrema difficoltà a svolgere le attività formative. A fronte dell’esposizione debitoria e il mancato saldo degli stipendi, però, sottolineano i lavoratori, la Regione continua ad accreditare l’Ente e versare contributi. Le presunte irregolarità individuate da una parte dei lavoratori, in sciopero dal febbraio scorso, sono state compendiate in un dossier affidato all’avvocato Gianluca Perrone per la denuncia alla Procura della Repubblica ed alla Corte dei Conti.

Nella documentazione, 15 pagine e 89 allegati, viene evidenziata da una parte la gestione dei finanziamenti regionali da parte dell’EFAL, che dal 2008 “ ha accumulato debiti (oltre i finanziamenti riconosciuti) per circa 620 mila euro, ai quali vanno aggiunti quelli maturati nel periodo Agosto 2013 – Febbraio 2014 nei confronti dei dipendenti, e circa 200 mila euro nei confronti dei fornitori. L’assessorato Regionale della Formazione continua però ad assegnare finanziamenti per la gestione di corsi”. “Pur avendo regolarmente prestato servizio nell’ambito dell’attività formativa conclusa a luglio 2013, i lavoratori dell’Efal non percepiscono lo stipendio dal febbraio 2013, non hanno copertura previdenziale dall’agosto di quell’anno a fine febbraio 2014, data di proclamazione dello sciopero da parte del Comitato spontaneo che hanno costituito, e sono creditori di ulteriori 9 mensilità e di una quota parte degli arretrati contrattuali per un ammontare complessivo di circa 620 mila euro, già accertati con disposizione esecutiva dalla Direzione Territoriale del Lavoro di Messina”.

I dipendenti si sono così trovati “incastrati”: “paradossalmente “occupati”, né sospesi, né posti in mobilità”, non hanno diritto ad integrazione e/o sostegno. Ma a pagare le conseguenze sono anche gli allievi e non solo quelli che hanno partecipato all’attività formativa 2012-2013 che non hanno potuto sostenere gli esami finali ma anche coloro che hanno partecipato alle azioni formative realizzate dall’Ente dell’MCL nei tre anni formativi dal 2010 al 2013 e non hanno ricevuto indennità di frequenza. L’EFAL già formalmente sottoposto al procedimento di revoca dell’accreditamento avviato nell’Aprile 2013, non ha subito alcun provvedimento sanzionatorio da parte dell’Assessorato che nell’aprile scorso è stato rifinanziato per 605 ore corsuali, per complessivi 78.045 euro.

Attività mai avviata vista l’assenza di una sede accreditata, visto che il 7 aprile è stato eseguito lo sfratto, a marzo sono state tagliate le linee telefoniche, la connessione internet è stata chiuso a settembre 2013 il personale è in sciopero da febbraio. “Ma circostanza ancora più grave – denunciano ancora i lavoratori – l’Ente non ha mai “inspiegabilmente” avviato i corsi assegnatigli negli ambiti “Formazione Giovani” e “Formazione Ambiti Speciali”, i cui due decreti di finanziamento (€ 1.072.260 per un totale di n°8190 ore ) sono stati pubblicati il 19 dicembre 2013.

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