Le associazioni che operano nel sociale hanno chiesto la revoca del Piano di Zona 2013-2015 e hanno convocato per domani un'assemblea pubblica per evidenziare le negatività e illustrare un progetto di riutilizzo dei fondi in maniera da aumentare, potenziare e qualificare l'assistenza ai disabili gravi. L'incontro si terrà alle ore 17 nei locali del Centro diurno, sede dell’associazione Ancora Onlus
Non si placa la polemica relativa al Piano di zona 2013-2015 del Distretto socio sanitario D32 approvato dal comitato dei sindaci ma non accolto positivamente dalle associazioni, da Gaggi a Taormina, da Letojanni a Santa Teresa, che operano nel sociale e che ne hanno chiesto la revoca o comunque la riprogettazione. A contrastare la programmazione promossa è nato il comitato “C’è chi dice no” che ha ricevuto anche il sostegno del Cesv – Centro Servizi per il Volontariato di Messina che sin dall’inizio della discussione si è messo dalle parte delle associazioni e ha chiesto di favorire il confronto diretto tra i sindaci e chi opera in prima persona. Sino ad ora non è però arrivato nessun dietro front, solo il sindaco di Santa Teresa Cateno De Luca ha deciso di tornare sui propri passi. Perché le associazioni chiedono la revoca? Perché il Piano di zona non risponderebbe a una “politica sociale evoluta e rispettosa della dignità e dei bisogni dei cittadini” e perché i progetti così pensati prevedono l’utilizzo di ingenti risorse. In poche parole, più sprechi e meno servizi, queste le contestazioni alla base del rifiuto del comitato che ha organizzato per la giornata di domani, 9 settembre, un’assemblea pubblica a Letojanni che si terrà nei locali del Centro diurno, sede dell’associazione Ancora Onlus a partire dalle ore 17. Durante l'incontro di domani verranno sottolineate quelle che sono considerate le carenze del Piano di Zona e le azioni intraprese dalle associazioni e dai familiari dei disabili per far revocare il progetto. Verrà illustrato invece il progetto delle associazioni di riutilizzo dei fondi in maniera da aumentare, potenziare e qualificare l'assistenza ai disabili gravi aumentando la partecipazione diretta delle famiglie nella gestione degli interventi. Un incontro che farà da apripista a una mobilitazione unitaria comune per comune per sostenere la campagna di revoca.
Giusy Briguglio