Organizzatori costretti ad annullare l'evento, previsto a due giorni dal centenario della Marcia su Roma
MESSINA – Nelle intenzioni degli organizzatori di Discover Messina Sicily, l’evento “Quattro passi a Messina: Arte e architettura del ventennio fascista” doveva essere soltanto una passeggiata per le vie del centro città. Ma sia il tema, particolarmente delicato, sia la scelta della data, quella del 26 ottobre, a due giorni dal centenario della marcia su Roma, hanno generato insulti e polemiche sui social. Tanto che Discover Messina Sicily ha annullato l’evento e ne ha cancellato ogni traccia, spiegando l’accaduto su Facebook.
Evento annullato: il post su Facebook
Ecco la spiegazione su Fb: “Carissimi amici e simpatizzanti. In qualità di organizzatori dell’evento del 26 ottobre denominato ‘Quattro passi a Messina: Arte e Architettura del ventennio fascista’ siamo a precisare che non c’è stata e non ci sarà mai da parte nostra l’intenzione di celebrare fenomeni odiosi come il fascismo che ripudiamo assolutamente e senza mezzi termini. Lo scopo di questa attività era quello di far conoscere i palazzi e i monumenti realizzati nel ‘ventennio’ in questione, salvaguardati ed esistenti ancora ai giorni nostri senza per questo suscitare scandalo o desiderio di demolizione. Malgrado ciò non intendiamo esporci ad alcun fraintendimento, né tanto meno alla denigrazione che purtroppo da qualche ora abbiamo registrato sui social network. Chi ci conosce sa molto bene quali sono i valori che contraddistinguono la nostra realtà. A scanso di equivoci, con la massima serenità, preferiamo annullare l’evento previsto per il 26 ottobre con l’auspicio che questo chiarimento possa rasserenare gli animi di quanti si sono sentiti offesi”.
La storia è storia, che ci piaccia o no, e far finta che non esiste vuol dire solo che preferiamo vivere nell’ignoranza piuttosto che fare tesoro, nel bene e nel male, di quello che è accaduto
Durante il fascismo sono state fatte opere importanti a Messina e costruiti edifici di grande pregio. D’altronde la Città era stata distrutta dal terremoto del 1908 e qualcuno doveva pur pensare di ricostruirla. Se non ci fosse stato il Fascismo sarebbe toccato a qualcun altro ricostruire. Perchè in qualche modo la città andava ricostruita. Andare a celebrare oggi nel 2022 l’architettura e le opere fasciste mi sembra di cattivo gusto e fuori ogni ragionevole misura. Lasciamo perdere quindi il Fascismo che tanti lutti e tante sofferenze ha portato a questo paese e pensiamo al futuro, ai giovani, alla Messina che verrà! Mi sembra molto più importante e realistico.
Messina ha delle Bellissime Testimonianze architettoniche del “razionalismo” che piaccia o meno.. Sono una eredità.. preziosa, vanno valorizzate e non strumentalizzate.
Tra l’altro sono tutti vincolati dalla sovrintendenza…
Poi magari vengono dall’estero per studiare tale architettura, certamente auto celebrativa ,ma robusta e con una visione,ciò che manca oggi agli obbrobbi disseminati per la città, che provincialotti che siamo in Italia, facciamo pace col nostro passato ,non tutto è da buttare o radere al suolo, gli ampi spazi creati da tale architettura non vogliono indicare chissà cosa ma una realistica distribuzione di urbanizzazione omogenea che ci connette col nostro passato inteso come radici ellenistico romane