Cittadini preoccupati sull'imminente avvio delle opere. Chiesta, con una petizione, la convocazione di un consiglio comunale aperto
SCALETTA ZANCLEA – Quanto e come incideranno sulla vita dei cittadini di Scaletta Zanclea i lavori di realizzazione del raddoppio ferroviario Fiumefreddo-Giampilieri? Che impatto avranno sulle attività commerciali e sul tessuto economico? Si tratta di interventi ormai quasi al via e destinati a durare per almeno 10 anni. La preoccupazione è tanta e, per questo motivo, 175 cittadini hanno chiesto all’amministrazione comunale la convocazione di un Consiglio comunale, in seduta aperta, per ricevere tutte le informazioni necessarie. La petizione è stata protocollato lo scorso 20 ottobre ma ancora oggi non è arrivata risposta. “Questo comportamento – spiegano adesso i promotori – specie in alcune figure istituzionali, cui compete la valutazione oggetto della petizione, denota una scarsa sensibilità alle esigenze della cittadinanza scalettese tutta, oltreché una inconsueta accondiscendenza alla parte politica che, probabilmente, ha mal digerito questa iniziativa. Certamente non si può non evidenziare anche il comportamento del sindaco che, probabilmente non dà il giusto peso ed attenziona il fatto che a lui gli scalettesi hanno affidato un “dovere di rappresentanza” e che dovrebbe concretizzarsi nell’ascolto e nel confronto democratico. Infine – proseguono i promotori della petizione – non meno strano, appare il comportamento dei consiglieri comunali e dei componenti la Giunta che, di fronte alla petizione presentata, piuttosto che col silenzio avrebbero dovuto rispondere facendola propria ed invitando chi di dovere, a dar seguito alla richiesta dei cittadini”.
La petizione
Nella petizione si fa presente che “tutti i cittadini, operatori economici e non, nella considerazione di un intervento di così rilevante impatto, in ossequio ai più elementari principi di democrazia partecipata, devono essere messi nelle condizioni di conoscere le conseguenze che tali attività avranno sul loro vivere quotidiano, ed avanzare proposte circa la riduzione degli inevitabili disagi e le progettualità che interesseranno l’attuale rilevato ferroviario, nonché le opere compensative che dovranno essere attuate sul territorio comunale”.
“I cittadini di Scaletta – aggiungono i promotori dell’iniziativa – non dispongono di informazioni idonee su ciò che accadrà al proprio territorio, sui disagi che si dovranno affrontare, sulle opere che saranno realizzate, su ciò che accadrà al vecchio rilevato ferroviario, se ci saranno interventi compensativi; in definitiva non esiste alcuna comunicazione istituzionale che valga a fare chiarezza circa un’opera strategica fondamentale per il territorio e per i cittadini, la cui realizzazione, per un lungo periodo, inciderà sulla qualità della vita degli scalettesi”.
Da qui la richiesta di convocazione di un “Consiglio comunale in adunanza aperta all‘intervento dei cittadini, con la presenza dell’amministrazione, al fine di fornire le dovute informazioni, recepire le opportune proposte e valutare le iniziative a supporto delle stesse”.
La prima opera compensativa utile potrebbe essere, ad esempio, uno svincolo autostradale a Giampilieri.
E dai Ragazzi torniamo all’eta della Pietra… forse è meglio…
E quale sarebbe lo stile di vita che rischia d essere intaccato? Girare tutto il giorno da un bar all altro con l auto parcheggiata in doppia fila?!Ci vuole LAVORO LAVORO E LAVORO!!