Matteo Bottari, 61 anni, è morto al Policlinico dopo due giorni dall'incidente avvenuto tra gli svincoli di Tremestieri e San Filippo. Era uno degli eroi dell'alluvione del 2009.
E’ morto nella notte al Policlinico il sessantunenne Matteo Bottari, alla guida del tir uscito fuori strada sulla tangenziale, due giorni fa, tra gli svincoli di Tremestieri e San Filippo due giorni fa. Era uno degli “angeli” di Giampilieri. Come altri suoi compaesani il camionista, per tutti Matteo, ha spalato nel fango e aiutato gli sfollati, fino al limite delle sue stesse forze, senza lasciare il posto 24 ore su 24. Ma soprattutto nella notte della tremenda alluvione non ha esitato a mettere a rischio la sua stessa vita per metterne in salvo molte altre. Per questo è ricordato come uno degli eroi si quel 1 ottobre 2009.
Matteo è spirato all’ospedale dopo die giorni in Rianimazione. Ancora da accertare le cause che hanno spinto fuori strada il tir, finito su un terrapieno spartitraffico tra le due corsie.
ma è proprio vero che la fortuna è cieca ma la sfiga ci vede benissimo
ma è proprio vero che la fortuna è cieca ma la sfiga ci vede benissimo
Caro Matteo, mancherai tanto a chi ti ha conosciuto, anche se in occasione del tragico evento del 1 ottobre, e che ha imparato ad apprezzare la tua disponibilità e generosità, il tuo essere sempre contraddittorio per principio, il tuo continuo e rumoroso contestare questo e quello, ma sempre con un sorriso che annientava il fare “burbero” che volevi gli altri vedessero in te.
Sei stato sempre presente, giorno dopo giorno, in cantiere con me a seguire i lavori sulla “tua” strada, ed ora che avevamo quasi finito hai deciso di percorrerla in modo diverso… Sono veramente dispiaciuto, mi mancherai caro amico mio.
Caro Matteo, mancherai tanto a chi ti ha conosciuto, anche se in occasione del tragico evento del 1 ottobre, e che ha imparato ad apprezzare la tua disponibilità e generosità, il tuo essere sempre contraddittorio per principio, il tuo continuo e rumoroso contestare questo e quello, ma sempre con un sorriso che annientava il fare “burbero” che volevi gli altri vedessero in te.
Sei stato sempre presente, giorno dopo giorno, in cantiere con me a seguire i lavori sulla “tua” strada, ed ora che avevamo quasi finito hai deciso di percorrerla in modo diverso… Sono veramente dispiaciuto, mi mancherai caro amico mio.