Porto di Gioia, +219% nell'automotive nei primi 10 mesi del 2022

Porto di Gioia, +219% nell’automotive nei primi 10 mesi del 2022

Redazione

Porto di Gioia, +219% nell’automotive nei primi 10 mesi del 2022

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sabato 05 Novembre 2022 - 17:30

Nel medesimo periodo, in ottima crescita (+10,2%) anche la movimentazione di contenitori da parte di Medcenter container terminal

GIOIA TAURO – Il presidente dell’Autorità di Sistema portuale dei Mari Tirreno meridionale e Ionio Andrea Agostinelli, è scritto in una nota, ha preso parte al Forum internazionale del Mediterraneo “Verso Sud”, organizzato da The European House Ambrosetti all’interno del porto di Gioia Tauro, ed ha evidenziato «l’andamento positivo dei traffici dello scalo di Gioia Tauro, registrati sia dal terminal contenitori Mct, il più grande terminal d’Europa che, da gennaio ad ottobre rispetto allo stesso periodo dello scorso anno, è cresciuto del 10,2%, sia dal terminal autovetture Automar spa, che sta vivendo un momento importante di crescita. Dopo aver superato una fase di crisi, dettata dalla congiuntura del settore automotive, oggi sta vivendo un momento di spiccata crescita, con un aumento dei traffici del 218,81% da gennaio ad ottobre rispetto allo stesso periodo dello scorso anno e che vedrà, anche, l’arrivo di un importante carico di auto elettriche, dalla Cina a Gioia Tauro sin dalle prossime settimane.

Ma il porto di Gioia Tauro è anche retroporto, il più grande d’Italia – ha osservato Agostinelli -, che dev’essere sviluppato. A tale proposito, nei prossimi giorni, sottoscriveremo un protocollo d’intesa con il commissario straordinario della Zes Calabria, Giosi Romano, per definire e implementare le procedure di snellimento burocratico. Oggi noi ci troviamo nei locali del gateway ferroviario, che abbiamo realizzato e collaudo in tre anni, da cui partono centinaia di convogli. Tutto questo serve affinché Gioia Tauro non sia più il porto di transhipment ma diventi anche di destinazione. In questa prospettiva va, altresì, menzionato il progetto di urbanizzazione dell’area ex-Enel, finanziato con fondi del Pnrr per il valore di 10 milioni di euro, che noi completeremo prima del 2026 per offrire le condizioni infrastrutturali necessarie a nuovi investimenti industriali».

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