Tanti rappresentanti del territorio alla manifestazione regionale promossa da Cgil, Uil Sicilia e numerorse organizzazioni
Oggi a Palermo la mobilitazione indetta a livello regionale da associazioni datoriali di categoria e sindacali contro il caro energia, per dare voce al grave disagio di lavoratori, pensionati, famiglie. “Una situazione di crescente difficoltà. Caro bollette e inflazione stanno impoverendo sempre di più anche il tessuto socioeconomico del territorio”, dichiarano il segretario generale della Cgil Messina Pietro Patti e il segretario generale della Uil Messina Ivan Tripodi.
La protesta è stata indetta da Adoc Sicilia, Ance Sicilia, Casartigiani Sicilia, Cia Sicilia, Claai Sicilia, Cna Sicilia, Confagricoltura Sicilia, Confartigianato Sicilia, Confcommercio Sicilia, Confcooperative Sicilia, Confesercenti Sicilia, Confindustria Sicilia, Copagri Sicilia, Legacoop Sicilia, Movimento Terra è Vita, Cgil Sicilia, Uil Sicilia, UniCoop.
Una manifestazione per chiedere risposte per fare ripartire l’economia e scongiurare il rischio di un tracollo dopo la crisi pandemica che ha già colpito i redditi di famiglie, lavoratori, pensionati e messo in ginocchio le attività produttive.
Le dichiarazioni dei segretari regionali
“C’è una Sicilia in profonda sofferenza, fatta da lavoratori e pensionati che non arrivano a fine mese per l’erosione del potere d’acquisto di stipendi e pensioni, per i rincari sulle bollette. Noi siamo oggi in piazza per rivendicare provvedimenti per affrontare l’emergenza ma anche politiche economiche strutturali per lo sviluppo”. Così i segretari generali di Cgil e Uil Sicilia Alfio Mannino e Luisella Lionti. I rappresentanti dell’ampio cartello organizzatore dopo la manifestazione sono stati ricevuti dal presidente della Regione e dal prefetto.
“Mettere un tetto ai costi di gas ed energia elettrica, intervenire sul cuneo fiscale per un maggiore potere d’acquisto di stipendi e pensioni”: sono queste le priorità indicate da Mannino e Lionti. “Servono tuttavia anche nuove politiche dell’energia e dell’industria- hanno aggiunto- con
investimenti sulle nuove filiere produttive”. Un piano simile prevede dei costi, per fare fronte ai quali Cgil e Uil indicano la strada della “tassazione degli extra profitti”, ma anche “scelte selettive per i fondi strutturali, argomento – hanno sottolineato Mannino e Lionti durante l’incontro col presidente della Regione Renato Schifani- che chiama in causa la Regione e la sua volontà di effettuarle”. Mannino e Lionti hanno sottolineato anche “la necessità di utilizzare tutti i residui della vecchia programmazione”.
“La delicata fase che viviamo – hanno rilevato- rende necessario l’avvio immediato del confronto”. I segretari di Cgil e Uil sono tornati a sottolineare l’impegno delle loro organizzazioni per la pace. “Una guerra insensata sta producendo devastazione, dolore e nuove povertà. Agli effetti della pandemia stanno seguendo quelli di questo conflitto che chiediamo cessi subito con l’apertura dei negoziati di pace”.
A Palermo per farsi la gita è magari andare a mangiare a Sferracavallo, per quanto riguarda il costo dell’energia bisogna protestare contro chi ha voluto le pale eoliche anziché del nucleare, e contro chi non vuole i termovarolizzatori che per loro inquinano
Non ci voleva un genio per capire che approvare le sanzioni alla Russia e inviare armi all’ Ucraina avrebbe creato la scusa al potere speculativo per far schizzare alle stelle il costo dell’energia. Ora, tanti di questi pacifisti… Per cosa protestano?
La Sicilia saccheggiata da pale eoliche mostruose, mentre al nord , esempio il Friuli , ha detto no categorico, infatti zero Pale eoliche!!!! È una vergogna, tutte ste pale eoliche distruggono l’identità della nostra terra per servire il nord, sempre più primo e vivibile! Traditori ignobili, SCIACALLI le future tvi maledicono