"Processo Miramare", centrodestra di nuovo al lavoro per la "spallata"?

“Processo Miramare”, centrodestra di nuovo al lavoro per la “spallata”?

Mario Meliado

“Processo Miramare”, centrodestra di nuovo al lavoro per la “spallata”?

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giovedì 10 Novembre 2022 - 17:00

Si attendono inevitabili 'passaggi' con le segreterie metropolitane, regionali e soprattutto nazionali dei partiti. Ma la Lega: «Al voto, non c'è più tempo»

REGGIO CALABRIA – Riunione dei consiglieri comunali di centrodestra, questa mattina, fra una Commissione consiliare e l’altra a Palazzo San Giorgio.

“Fuoco amico” e “intenzioni serie”

Hanno fatto male, le accuse da parte di alcuni ex amministratori e alcune associazioni d’area di non volersi rassegnare alle dimissioni (proprie) per ottenere le dimissioni (di Giuseppe Falcomatà) o lo scioglimento (dell’intero Consiglio comunale, ove realmente di fronte a dimissioni irrevocabili dei rappresentanti del centrodestra a Palazzo San Giorgio, naturalmente previo impegno a non subentrare di tutti i possibili ‘primi dei non eletti’ man mano scalando…, davvero qualche esponente di maggioranza possa essere intenzionato a ‘staccare la spina’ all’Amministrazione comunale in carica).
Ecco che adesso va avanti un ‘ragionamento’.

C’è pudore di evocare uno scenario concreto (la famigerata “spallata”?), o forse anche soltanto voglia di non essere poi smentiti dai fatti (al tempo della condanna in primo grado di Falcomatà & C. accadde). E in più c’è il Consiglio comunale, convocato per domani ma che – a quanto trapela – in concreto si terrà dopodomani, sabato 12: un Consiglio durante il quale comunque il centrodestra andrà all’attacco “lancia in resta” dell’Amministrazione. E in più, per questo «atto in linea con il sentire della città», come lo definisce timidamente qualcuno…, c’è bisogno di un preventivo confronto con le segreterie locali e regionali dei partiti, ma anche con Roma.

Per cui, per il momento, si preferisce non dichiarare un obiettivo concreto preciso.

Recupero (Lega): basta, ora si torni al voto

“Rompe le righe” parzialmente il segretario provinciale della Lega Franco Recupero: «Non ci sono i termini per cui questa amministrazione di sinistra possa continuare ad esistere e quindi a non amministrare. Per il bene di Reggio e dei suoi cittadini – afferma –, l’unica soluzione è tornare al voto e sottoporsi al giudizio dei reggini. Reggio è da troppo tempo in agonia. Mi lasciano sbigottito le dichiarazioni del sindaco sospeso Falcomatà “la città dovrà resistere”, ancora? Sinceramente non si può più chiedere ai cittadini di resistere… Reggio è gia ampiamente azzerata, sotto tutti i punti di vista. Dopo 8 anni il PD e la sinistra hanno dimostrato l’incapacità di amministrare, senza dare risposte concrete ai cittadini. In una città normale, per molto meno, la voce torna agli elettori».
Righe che qualcosa fanno intuire.

Altre voci della Destra nella stessa direzione

Intanto, Maria Emanuela Arena (Gioventù nazionale) osserva che «in 8 anni di “amministrazione” lo splendore della nostra città è stato messo da parte, non valorizzato, per agevolare interessi che tutto riguardavano fuorché i cittadini. È disarmante vedere come la città con il km più bello d’Italia risulti al 95esimo posto in Italia per qualità della vita, e l’unica preoccupazione del sindaco sospeso sia “dover resistere ancora un po’ ”.

Reggio ha già sopportato e resistito abbastanza e ad appellarsi adesso sono proprio i cittadini. Faccia un passo indietro Avvocato – così la Arena si rivolge direttamente a Giuseppe Falcomatà –, per amore della città e di tutti i reggini, prenda coscienza e consapevolezza che gli 8 anni che l’hanno vista al governo del nostro territorio tutto vi è stato tranne che una sana Amministrazione».

La Minasi: nuove elezioni, non c’è più tempo

E, a proposito di Lega, secondo la neosenatrice Tilde Minasi – in atto, pure tuttora assessore regionale al Welfare – la seconda condanna per Falcomatà e sette assessori della sua Giunta all’epoca dei fatti (2015) «ci impone una seria riflessione sulla vicenda che lo riguarda e, soprattutto, sul futuro della città».

Questo perché, argomenta la parlamentare reggina, «da troppi mesi, ormai, Reggio Calabria è sostanzialmente senza guida» mentre l’Amministrazione in carica «sta purtroppo dimostrando ogni giorno di più la propria inadeguatezza nel gestire una città metropolitana certamente complessa, com’è Reggio, ma anche ricchissima di potenzialità e, oggi, di nuove opportunità».
Serve invece – questo il ragionamento – una «guida capace, lungimirante, preparata e fattiva per poter rifiorire. Dunque, alla luce dei fatti e dello stato di degrado e abbandono in cui il Comune versa e che nessuno può negare, in quanto sotto gli occhi di tutti, l’unica strada da percorrere sono nuove elezioni. Non c’è più tempo da perdere».

Soprattutto, la Minasi ricorda le parole con cui il Pd ‘ripesca’ l’intenzione riformatrice dell’Anci nei confronti della controversa ‘legge Severino’: «Davvero sorprendente. Non sono stati proprio i dem i primi a bocciare, con aspre critiche, il referendum promosso dalla Lega, che voleva riformare proprio la legge Severino?».

Peraltro, ad avviso della senatrice del Carroccio «c’è un’altra responsabilità, forse ancora più grande dinanzi alla collettività, ed è quella politica, quella legata all’etica, professionale e personale».
Tante ragioni concorrerebbero dunque affinché ‘si stacchi la spina’. «E, per parte nostra, c’impegneremo – così Tilde Minasi – affinché questo accada a stretto giro».

Ore 19: domattina, conferenza stampa urgente del centrodestra

Ma in serata, arriva un aggiornamento urgentissimo dei consiglieri di minoranza.
Domattina, alle 9,30 – e dunque mezz’ora prima dell’orario fissato per la seduta di Consiglio comunale, che si terrà in seconda convocazione – l’intero centrodestra incontrerà i cronisti in conferenza stampa.

“Cosa” la coalizione abbia in mente, di preciso, non si sa.
Di massima, due le direttrici, confermate da elementi sempre molto informati: 1) il centrodestra, dopo la conferenza stampa, prenderà parte regolarmente ai lavori d’Assemblea, lo scenario insomma non è quello di disertare l’attesissima seduta consiliare; 2) è categoricamente escluso che la conferenza stampa e lo stesso dipanarsi dei lavori d’Aula incarnino la “definitiva” presa di posizione del centrodestra reggino. Che, a quanto viene riferito e come già scritto da Tempostretto, necessita di vari e delicati passaggi – anche a livello capitolino – per poter essere poi formalizzata.

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