Scaletta, post-alluvione. L'indignazione delle ditte creditrici

Scaletta, post-alluvione. L’indignazione delle ditte creditrici

Giusy Briguglio

Scaletta, post-alluvione. L’indignazione delle ditte creditrici

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lunedì 20 Ottobre 2014 - 16:09

Le ditte che all'indomani dell'alluvione del 2009 hanno prestato servizio sul territorio non hanno ancora ricevuto quello che gli spetta, e devono barcamenarsi tra debiti e spese per affrontare la quotidianità. A scriverci è Concetto Auditore, un imprenditore del luogo

Hanno già protestato diverse volte ma senza ancora ottenere ciò che gli spetta. Stiamo parlando delle ditte che, all’indomani dell’alluvione che il 1 ottobre 2009 ha colpito Scaletta Zanclea e dintorni, hanno prestato servizio sul territorio e soccorso le persone che si sono ritrovate da un giorno all’altro senza una casa. Oggi, dopo cinque anni, la ricostruzione dei torrenti straripati è (quasi) completa, quella morale sembra invece lontana.

A scriverci è Concetto Auditore, un imprenditore di Scaletta: “Noi imprese del luogo siamo state le prime ad intervenire, a portare i primi soccorsi alla popolazione con i nostri uomini e con i nostri mezzi, abbiamo rischiato tanto, anche perché impreparati ad operare in simili condizioni. Ebbene, ancora oggi il ricordo è nitido e ritornano in mente quei brutti giorni, ma la rabbia per come ci hanno ridotto economicamente le Istituzioni fa ancora più male. Dopo tante manifestazioni e proteste siamo riusciti ad ottenere parte di quanto ci spettava per i lavori effettuati sul territorio, ma del saldo non se ne parla nemmeno più. Sottolineo il fatto che siamo intervenuti spontaneamente, ma subito dopo un’ordinanza del Sindaco ci ha imposto di utilizzare tutti gli uomini e tutti i mezzi in nostro possesso per fronteggiare l'emergenza”.

Oltre il danno la beffa. Le stesse imprese che hanno prestato soccorso hanno chiaramente subìto le conseguenze dell’alluvione con ingenti danni alle attrezzature e oggi si ritrovano con debiti da pagare e una disperazione dilagante, mentre la Serit batte cassa. L’emergenza per loro non è ancora finita.

Mesi fa uno spiraglio – prosegue il signor Auditore – la nuova legge che permette di compensare i debiti con i crediti diventa realtà. Propongo al Comune di Scaletta, nella persona del Sindaco Gianfranco Moschella di certificarmi il credito, come per legge, in modo da compensare una buona parte di debito accumulato alla Serit per non avere potuto pagare contributi e tasse negli anni post alluvione. Niente da fare”.

Un problema, quello dei mancati fondi, che riguarda anche tanti abitanti di Scaletta Zanclea che dopo aver perso la casa non hanno ancora ricevuto il contributo economico che gli spetta.

Giusy Briguglio

2 commenti

  1. A causa di un disastro c’è chi sta per fallire e c’è chi ha lucrato! Giusto, marieditor?

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  2. A causa di un disastro c’è chi sta per fallire e c’è chi ha lucrato! Giusto, marieditor?

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