Strategia Rifiuti Zero e politica degli inceneritori, dibattito in V commissione

Strategia Rifiuti Zero e politica degli inceneritori, dibattito in V commissione

Strategia Rifiuti Zero e politica degli inceneritori, dibattito in V commissione

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mercoledì 22 Ottobre 2014 - 16:06

Il presidente di Zero Waste Sicilia, Beniamino Ginatempo, insieme ai consiglieri comunali ha affrontato la discussione sul decreto Sblocca Italia che prevede strategie per accelerare i tempi per la realizzazione di inceneritori in tutta Italia. In tema di rifiuti, Daniela Faranda riaccende l'attenzione sulla Tares.

Strategia Rifiuti Zero e progetti del Governo nazionale che sembrano andare contro il percorso per azzerare totalmente la produzione di rifiuti. Un obiettivo ambizioso e oggi quasi fantascientifico per la città di Messina, anche se l’attenzione verso queste tematiche cresce ogni giorno di più, anche a Palazzo Zanca. Di queste tematiche si è occupata la V commissione consiliare, presieduta dalla consigliera, Rita La Paglia. Ospite della seduta il presidente di Zero Waste Sicilia, Beniamino Ginatempo, che insieme ai consiglieri comunali ha affrontato la discussione sul decreto Sblocca Italia che prevede strategie per accelerare i tempi per la realizzazione di inceneritori in tutta Italia. E’ stato tutto inserito negli articoli dal 35 al 38 dello Sblocca Italia, che prevedono misure urgenti per la realizzazione di inceneritori di rifiuti, definiti infrastrutture strategiche e di preminente interesse nazionale. Entro 90 giorni dall'entrata in vigore del decreto, che risale allo scorso 12 settebmbre, il presidente del Consiglio dei ministri individua, con proprio decreto, gli impianti da realizzare e abilita procedure autorizzative estremamente accelerate (dimezzamento dei tempi per le procedure VIA e AIA, nonché per le procedure di esproprio delle aree).

“Questa costituenda rete di inceneritori – è stato evidenziato nel corso dell'incontro – assorbirà i rifiuti urbani e speciali di tutte le regioni. Data la definizione di impianti strategici, questo provvedimento prevarica e rende inutili i piani di gestione dei rifiuti, elaborati da regioni e comuni con anni di lavoro, protesi ad attuare le norme europee, che all'incenerimento privilegiano la riduzione, il riuso, il recupero ed il riciclo dei materiali scartati. Ne risulterà che tutti gli sforzi compiuti dagli enti locali, per armonizzare i piani di gestione con le esigenze degli attori sociali operanti nel territorio, rischiano di diventare carta straccia”. Senza dimenticare che il Consiglio comunale di Messina, nel dicembre 2013, aveva approvato all'unanimità la delibera di adesione alla Strategia Rifiuti Zero 2020.

La presidente La Paglia ed i componenti della commissione hanno evidenziato come “tale articolo sia in assoluto contrasto con l'obiettivo Rifiuti Zero, che consentirebbe di valorizzare i nostri scarti, trasformandoli in reddito e posti di lavoro, invece che in ceneri (da smaltire successivamente a caro prezzo), gas serra, veleni (diossine e furani), polveri sottili, metalli pesanti, idrocarburi policiclici aromatici, ecc…, con grave nocumento per la salute pubblica di questa e delle future generazioni. L'obiettivo della quinta commissione è proporre al Consiglio comunale un ordine del giorno, per richiedere al Presidente della Regione, Rosario Crocetta, di ricorrere presso la Corte Costituzionale contro l'articolo 35. Tali odg sono in corso di discussione presso tutti i comuni siciliani ed altre regioni si stanno muovendo sulle medesime linee”. La discussione è dunque aperta.

Sul tema dei rifiuti oggi interviene anche la consigliera Daniela Faranda che in questi giorni in cui i messinesi si apprestano a pagare la prima rata della Tari, torna a porre l’attenzione sulla Tares, l’odiata tassa rifiuti del 2013. La capogruppo del Nuovo CentroDestra ha scritto al Sindaco, all’assessore Ialacqua e alla Presidente del Consiglio comunale per sapere a quanto ammonta l’incasso complessivo della Tares in base al costo esatto del servizio di raccolta dei rifiuti e quale sia stata la percentuale di utenze censite in più rispetto agli anni precedenti.

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