L'Immacolata a Messina. Ricomincia la festa e si rinnova un culto antico

L’Immacolata a Messina. Ricomincia la festa e si rinnova un culto antico

Autore Esterno

L’Immacolata a Messina. Ricomincia la festa e si rinnova un culto antico

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giovedì 08 Dicembre 2022 - 07:46

Dopo due anni di pandemia, nel pomeriggio la storica processione dell'antico simulacro argenteo della Vergine. L'intervento di Marco Grassi

MESSINA – L’Immacolata a Messina (nella foto la cerimonia di oggi dalla pagina Fb del sindaco). Pubblichiamo un contributo dello studioso Marco Grassi.

Dopo il fermo di due anni a causa dell’emergenza Covid, quest’anno ritorna a Messina nella sua complessità la festa dell’Immacolata. L’8 dicembre mattina si rinnova l’omaggio floreale alla stele settecentesca accanto al Duomo mentre nel pomeriggio per le vie del centro storico la storica processione dell’antico simulacro argenteo della Vergine Immacolata del Santuario di San Francesco all’Immacolata del Boccetta.

Messina, 8 dicembre 2022

I Frati Minori Conventuali, guidati dal Padre Guardiano fra Massimiliano Di Pasquale, hanno stilato un ricco programma che è iniziato domenica 27 novembre con la collocazione sul fercolo processionale della grande statua in legno e argento dell’Immacolata dopo la Messa delle ore 18.00. Dal 29 novembre al 7 dicembre si è svolta la tradizionale novena con inizio alle 17.45 con la recita del Rosario e dello Stellario dell’Immacolata. La novena è stata predicata da Don Giuseppe Di Stefano Parroco della Parrocchia Madonna delle Lacrime.

Il programma dell’8 dicembre a Messina

L’8 dicembre la Messa Solenne delle 10.00 sarà presieduta dall’Arcivescovo Monsignor Giovanni Accolla alla presenza delle autorità cittadine. Alle 16.00 partirà dal Santuario del Boccetta la processione cittadina della Vergine Immacolata. Il corteo religioso toccherà le vie SS. Crispino e Crispiniano, Gagini, San Giovanni di Malta, Mons. D’Arrigo, XXIV Maggio.

La cerimonia con il sindaco

Dinnanzi al Monastero di Montevergine ci sarà una sosta con l’omaggio delle Clarisse. La processione proseguirà sulla XXIV Maggio fino a scendere a Piazza Duomo da Via Oratorio San Francesco. Sosta dinnanzi alla Basilica Cattedrale con omaggio del delegato arcivescovile Monsignor Giuseppe La Speme. L’antico simulacro farà quindi ritorno al Santuario di San Francesco all’Immacolata dopo aver percorso le vie Cavour, Garibaldi, Fata Morgana, Mons. D’Arrigo, San Giovanni di Malta e Fratelli Bandiera. Al rietro in Santuario solenne accoglienza e Santa Messa.

Per arricchire il programma i Frati Minori Conventuali, in collaborazione con la Confraternita Maria SS. della Luce e il Gruppo Scout Agesci Messina 1 “Immacolata”, hanno organizzato per tutti i giorni della novena una mostra di antiche stampe devozionali dell’Immacolata dal titolo “Sine Labe” e domenica 4 dicembre si è svolta, al termine della Messa della Novena, una serata culturale e musicale dedicata al culto dell’Immacolata a Messina con l’intervento di Marco Grassi e Giacomo Sorrenti e con intermenti musicali all’organo di Emilio Josè Cacciola.

Una mostra dedicata all’Immacolata nel ricordo di frate Tavolacci e di Franz Riccobono

Per l’occasione è stata esposta per la prima volta in chiesa un quadro dell’Immacolata del 1836 attribuito a Michele Panebianco. Altresì per tutti i giorni della novena è stata esposta in Santuario una reliquia del francescano San Massimiliano Kolbe. Si tratta di una corona del Rosario appartenuta al Martire di Auschwitz. Sine Labe è una piccola mostra dedicata all’iconografia devozionale della Vergine Immacolata che viene riproposta dopo più di vent’anni dal primo allestimento. La prima edizione fu fortemente sostenuta dal Padre Guardiano del tempo fra Gianfranco Tavolacci e dal cultore di storia patria prof. Franz Riccobono. A loro è dedicato questo nuovo allestimento.

La devozione in Sicilia

La devozione all’Immacolata Concezione di Maria è molta diffusa in tutto il Meridione d’Italia e in particolare in Sicilia. Un culto fortemente radicato già molti secoli prima della definizione del suo Dogma, avvenuta l’8 Dicembre del 1854 per mano di papa Pio IX. L’Immacolata Concezione di Maria è stata da sempre sostenuta dalle famiglie francescane ed in particolare dai Frati Minori Conventuali. A conferma di questa diffusione della sua devozione ogni singolo centro della Sicilia custodisce almeno un quadro o un simulacro che viene condotto in processione l’8 Dicembre con il massimo degli onori.

Elevata a Patrona di Sicilia, e un tempo già del Regno delle Due Sicilie, l’Immacolata diventa soggetto di tante immagini devozionali che vengono stampate già a partire dal XVII secolo dai tipografi siciliani. Queste immagini devote hanno avuto ampia diffusione soprattutto tra Ottocento e Novecento per essere poi soppiantante dalle più moderne cromolitografie e poi dalle immaginette a colori. La Vergine Immacolata viene rappresentanta attraverso la descrizione del libro 12 dell’Apocalisse di San Giovanni: …Una donna vestita di sole, con la luna sotto suoi piedi e sul capo una corona di dodici stelle… Una devozione molto radicata che ancora oggi contraddistingue il Popolo Siciliano.

Un culto antico a Messina

A Messina il culto alla Vergine Immacolata è molto sentito e antico in quanto fin dal 1647 il Senato di Messina volle nominarla Patrona Particolare della Città. Segno tangibile di questo forte legame devozionale è la venerata statua custodita proprio nel Santuario di Boccetta. Il simulacro fu realizzato in legno da ignoto scultore alla fine del seicento e rivestito da ricca ed elaborata lamina d’argento nel 1743, in occasione della conclusione di una terribile epidemia di peste. L’interessante opera di arte e fede rimase incolume nell’incendio del 1884, nel terremoto del 1908 e dai bombardamenti del 1943.

Marco Grassi

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Un commento

  1. Mi piacerebbe che si parlasse della statua ubicata lateralmente alla Cattedrale. Ritengo, dopo personali studi, che non sia esattamente come immaginata dall’autore. Lo storico Renato Grassi cosa ne pensa? Quella corona, a mio avviso, non è nella posizione giusta ma dovrebbe stare nelle mani dell’angioletto che la porge… Mi piacerebbe che si approfondisse l’argomento

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