"Il giornale degli studenti" non è formato solo dalle rubriche ma anche dai contributi che qualunque studente può inviare. Sergio Inferrera, del Liceo Seguenza, racconta la sua opinione in merito allo stravolgimento dell'isola pedonale
Anche d'opinione è fatto il mondo dei giovani. "Il giornale degli studenti", volendo proprio dar voce a questi pensieri, accoglie i contributi che arrivano dai ragazzi del panorama scolastico messinese. Sergio Inferrera, del Liceo Seguenza, dice la sua sullo smantellamento dell'isola pedonale.
Una città che in parte vuole cambiare e una politica sempre più lontana dalle esigenze dei cittadini. Ancora una volta una chance di innovazione sprecata nella città dello Stretto. A differenza dei suoi predecessori, il sindaco Renato Accorinti qualcosa, nel bene o nel male, ha provato e sta provando a farla per risvegliare questa città dal suo torpore secolare e l’isola pedonale era pilastro di questo progetto.
Di questi giorni è- infatti- il provvedimento del TAR di Catania che ha accolto il ricorso riguardo lo smantellamento dell’area pedonale. A nulla sono valse le numerose manifestazioni all’interno dell’isola, l’adeguamento dei punti ristoro con molti tavolini sulla strada, la tranquillità e la serenità di un posto in cui il tempo e la freneticità della vita sembravano essersi fermati. L’isola viene smantellata e i più nostalgici del caotico traffico cittadino già la ripercorrono con le proprie autovetture, mentre qualche cittadino calca ancora l’asfalto di quello che sarebbe dovuto essere un trampolino di lancio per Messina.
Si è rivelata, invece, uno spartiacque, un tentativo vano di civilizzare la nostra città, un’occasione per i vari gruppi politici per schierarsi pro o contro l’amministrazione comunale: ma l’isola pedonale non doveva essere del sindaco, non doveva essere della giunta né del consiglio comunale. L’isola pedonale doveva essere dei cittadini, dei giovani e degli anziani, dei messinesi che credono ancora nel rilancio di questa città, martoriata e distrutta dagli interessi delle alte caste e da una logica del profitto imperante.
Ancora una volta la politica ha preferito seguire le sue logiche partitiche senza scegliere di preferire il bene comune di tutta la cittadinanza. Molti sostengono di essersi schierati dalla parte dei commercianti che si sentivano danneggiati dall’isola: come non rendersi conto che non era l’isola a danneggiarli, bensì la crisi? I cittadini escono di nuovo sconfitti da questa battaglia, mentre vittoriosa è la quadriennale villeggiatura parassitaria in consiglio comunale. Ancora una volta al cambiamento sono state tarpate le ali. Adesso si potrà finalmente tornare a respirare del buono e sano smog, a parcheggiare in doppia e terza fila di fronte al negozio utile (era l’isola a congestionare il traffico, sia ben chiaro!) e a fracassarsi i timpani con il docile e allietante suono dei clacson prodotto da autisti inferociti. Bentornati nella giungla.
Sergio Inferrera
Liceo Seguenza
Solo due considerazioni. Primo, perché quando è stata istituita l’isola è stata fatta dall’oggi al domani prepotentemente ed individualmente, mentre adesso si cerca il dialogo con le parti? Secondo , credo che la presenza di un solo vigile che stampa mille verbali al giorno eviterebbe la cosiddetta giungla. Voglio precisare che nn sono contro l’isola ma per un’isola intelligente, utile cui sono d’accordo l’80% dei cittadini non 50 e 50.
Solo due considerazioni. Primo, perché quando è stata istituita l’isola è stata fatta dall’oggi al domani prepotentemente ed individualmente, mentre adesso si cerca il dialogo con le parti? Secondo , credo che la presenza di un solo vigile che stampa mille verbali al giorno eviterebbe la cosiddetta giungla. Voglio precisare che nn sono contro l’isola ma per un’isola intelligente, utile cui sono d’accordo l’80% dei cittadini non 50 e 50.
concordo appieno.
concordo appieno.
Perfettamente d’accordo.
E’ stata un vergognoso blocco di qualcosa che poteva dare davvero tanto alla cittadinanza, per colpa di qualche commerciante dalla mentalità limitata.
Argomentazioni ridicole: parlano di calo delle vendite. Ma calo di che? Per fare un calcolo decente bisogna considerare che le vendite stanno calando comunque, e sottrarre questo calo.
Io ho visto più gente nei negozi e adesso, con la gente che non comprerà dai ‘no isola’ non vedo come potrà migliorare per loro.
Perfettamente d’accordo.
E’ stata un vergognoso blocco di qualcosa che poteva dare davvero tanto alla cittadinanza, per colpa di qualche commerciante dalla mentalità limitata.
Argomentazioni ridicole: parlano di calo delle vendite. Ma calo di che? Per fare un calcolo decente bisogna considerare che le vendite stanno calando comunque, e sottrarre questo calo.
Io ho visto più gente nei negozi e adesso, con la gente che non comprerà dai ‘no isola’ non vedo come potrà migliorare per loro.
Per tornare ad una città più pulita è sufficiente imperdire la circolazione delle auto nel tratto di strada compreso tra Orto Liuzzo e Ponte Schiavo, non dimenticando di fornire ai cittadini carrettini e biciclette.
Si renderebbe Messina una città unica al mondo che attrarrebbe la curiosità e l’interesse di milioni di turisti che potrebbero ammirare le sporcizie e le foreste urbane.
Per tornare ad una città più pulita è sufficiente imperdire la circolazione delle auto nel tratto di strada compreso tra Orto Liuzzo e Ponte Schiavo, non dimenticando di fornire ai cittadini carrettini e biciclette.
Si renderebbe Messina una città unica al mondo che attrarrebbe la curiosità e l’interesse di milioni di turisti che potrebbero ammirare le sporcizie e le foreste urbane.