Ecco le accuse a Frisone e Scorza. Il ruolo di Francesco Duca.
Cominceranno giovedì gli interrogatori di garanzia delle otto persone andate ai domiciliari ieri, dopo l’inchiesta del procuratore aggiunto Sebastiano Ardita e il sostituto della DDa Fabrizio Monaco, incentrato sul contestato appalto per la sorveglianza al Cas. Davanti al Giudice per le indagini preliminari Maria Luisa Materia, che ha siglato i provvedimenti, uno ad uno sfileranno i protagonisti, quasi tutti intercettati dalla Dia nel 2013.
Tra questi otto, accanto agli imprenditori, ci sono due funzionari del Consorzio autostrade. In particolare Lelio Frisone, accusato di aver ricevuto somme di denaro dai costruttori messinesi per agevolare l’iter dell’appalto, aggiudicato alla agrigentina Eurogest Giuseppe Iacolino, anche lui arrestato ieri. Nelle varie telefonate e ambientali agli atti dell’inchiesta, emergono però soprattutto le continue richieste di denaro che Frisone avrebbe fatto a Francesco Duca, l’imprenditore di Milazzo che ha fatto da mediatore. Tanto da indurre più volte la compagna Rosella Venuto – anche lei arrestata come titolare della Building srl, in affari con Giordano proprio per l’offerta per i lavori in autostrada – a commentare con disappunto il comportamento del funzionario di contrada Scoppo. In una occasione, ad esempio, Duca racconta di aver chiesto a Frisone una dilazione dei tempi di consegna, in ragione di necessità economiche. Ma malgrado un inziale sì, il funzionario sarebbe tornato a chiedere conto del denaro già l’indomani mattina.
In un’altra conversazione intercettata, invece, è l’imprenditore a meravigliarsi delle richieste continue di Frisone, che così commenta con Duca, nell’ottobre del 2013. DUCA: ”Ho bisogno, ho bisogno… ha la casa… la perizia… a Madonna… gli ho detto: Architetto io non lo posso fare…”
Sganciati, altrimenti per togliercelo di sopra il maserati vuole”
D: “Mi ha uscito un foglio… a casa… di sua madre… le cose…50…100mila euro … gli ho detto: io ho i mie cazzi…(risata)…”
G: “Ognuno si tiene… è pericoloso, pensa che sulla… su un progetto che ancora ha presentato 4 parti si è preso tutta la parcella , tutta… 800 e rotti…(inc.)… dice partiamo così…(inc.)… e siamo partiti … la richiesta… (…) Senti su EDIFICA… l’hai guardata l’operazione? Dico: FRISONE sta lavorando? c’erano i calcoli da fare, come siamo combinati… e chiamali, non è chi ni scippunu a testa docu”. G: “..se l’ha messa tutta li la parcella … minchia…. (inc.)… e ancora deve partire…(inc:)… ma poi che cazzo fa con tutti questi soldi? non è che fa una vita….”
D: “Che ti devo dire Nino, non ho la piu pallida idea”
(…)
D: “Si, ma pure lì dentro, fra di loro …”.
G: “Minchia, con me ha fatto una gran figura di merda”.
D: “Bah… vediamo… “.
G:” Ora GAZZARA “mu su nguanta”.
D: “Ora vediamo quello che succede …(…) Va bene, si deve vedere pure i ruoli che ora prendono questi quattro, perché ora andranno suddivisi a competenze non…(…)Ognuno avrà il suo ruolo. quello il Presidente, il vice Presidente, quello si interessa di una cosa, quello si interessa di un’altra”.
G: “Si divideranno le deleghe, si deve vedere lui che delega prende”.
D: “Va bene lui, penso che dovrebbe andare al contenzioso è una bella… un bel bisines c’è (…) E’ il bisines forse piu grosso, pure dei lavori (…) Perché lì ce ne sono contenziosi caro mio”.
G: “E, tutti quanti, chi ha lavorato, chi ha lavorato, forse tranne RICCIARDELLO”.
D: “No, ma RICCIARDELLO pure ha un contenzioso, tutti hanno… il 31 bis cose, sono diventati tutti contenziosi”.
G: “Eh… va bene certo, nemmeno gli rispondono… minchia lì, nemmeno se …(inc.)… tutta l’autostrada gli bastano per coprire questi contenziosi”.
Sebbene controvoglia, la coppia Duca-Venuto avrebbe però assecondato le richieste del funzionario Frisone, sostiene la Procura di Messina, tanto che sono stati loro a pagare i lavori di ristrutturazione della casa estiva di Aqualadroni. Ecco come i due discutevano del fatto, il 12 novembre di un anno fa, commentando il fatto che gli agenti della Dia avevano interrogato Grosso, il costruttore che per loro conto aveva curato i lavori.
DUCA: “Rosella me ne sono dovuto andare perché ci sono quattro persone della DIA che gli stanno addosso … è da venti giorni lo capisci o no che mi sono dovuto muovere da là che quello mi ha detto chi sono…(..)“.
Venuto: “il signor CROCETTA … il signor LUMIA … il signor Mico MOLLICA … che si fanno le mangiate all’acquarancia”.
DUCA: “eh … questo è”.
VENUTO: “lo sappiamo solo noi? lo sanno tutti! … che è compare la di come cazzo si chiama …”
DUCA : “e sono pedinato da quattro della DIA”.
VENUTO: “io posso avere rapporti di amicizia con una persona … non capisco gli faccio le cose gratis … ma perché lo sanno loro? … sono venuti a chiedermi qualcosa? a me possono pagarmi anche in dieci anni, cazzi miei sono, non è che devo dare conto a qualcuno, l’importante che mi abbiano pagato e che ci sono le fatture, quindi devono venire personalmente no che interrogano le persone che non centrano perché i nostri cazzi li devono sapere la gente, invece sono io che vado dal giudice a fare l’esposto”.
Oltre che per Frisone e Filadelfio Scorza, altro funzionario Cas ai domiciliari – per lui l’accusa è di aver caldeggiato a Iacolino ditte a lui gradite, da coinvolgere nei subbappalti – la Procura di Messina aveva chiesto l’arresto del dirigente Angelo Cuccia, di Castelbuono, al quale Duca chiede diversi consigli tecnici per gestire presentare l’offerta della della Meridional Service s.r.l.”. Conversazioni che però, secondo il Giudice che ha rigettato la richiesta di arresto, non fanno trasparire interessi personali del dirigente, che non trovano cioè contropartita.
Si tratta in particolare di una conversazione del 4 luglio 2013 nella quale il funzionario (P) e il costruttore di Milazzo parlano della gara andata alla Eurotel. P: “quindi c’è commissione (..) dove credo che tu in parte eri interessato, ha superato l’esame amministrativo?”.
D: “si”.
P: “ah no perché come fanno loro, guardano, ammettono, giusto? debbono ammettere, debbono ammettere l’ultima, perché le prime due le hanno ammesse, le prime due qual’erano… Siciliana e EUROTEL” D: “si, (…) c’era un problema su EUROTEL che gli doveva dare dei chiarimenti, che penso che li darà oggi (…) sul fatto che ha dichiarato che non aveva obbligo di assunzione di disabili e loro su questo erano perplessi perché dall’altro lato avevano la dichiarazione che avevano 60 assunte, quindi l’obbligo”.
P:“può essere… mi pare che la norma dice che per gli edili, se non hanno assunzioni…lo può fare pure”. D:“però il fatto è che erano perplessi sul fatto non ho l’obbligo, invece secondo loro, pure secondo me l’obbligo ce l’ha e doveva dichiarare”.
P: “che avrebbe provveduto, ha sostenuto..”
D:” che aveva ottemperato (…) tu puoi ottemperare, non adempiere perché l’ufficio non ti manda nessuno (…) ma il fatto che non hai l’obbligo, difatti loro erano perplessi (…)la seconda era a posto, oggi dovrebbero ammettere la terza e poi si procede alla valutazione dell’offerta tecnica (…) però ora mi dicevano là stamattina che molto probabilmente, siccome l’offerta tecnica è una valutazione riservata è possibile che se le portano a Roma, la facciano a Roma e poi vengono qua in seduta quando aprono le...”.
P: “la possono fare, la possono fare si vero è, la possono fare, anche se credo che le sedute fuori sede non si possono fare, io almeno ricordo… è chiaro che tu ti porti fuori i documenti da un luogo in cui …”.
D: “ma questi di Roma non penso che vengono per farsi le sedute qua”.
P:“pur tuttavia possono fare, cioé non lo so come funziona, io dico sempre, che per me già è anomala questa, perché la norma dice, per quello che mi ricordo io l’art. 86, art. 87, 88 dice che praticamente il presidente della commissione per valutare le offerte tecniche, deve essere un dirigente, un funzionario dell’ente, questo è chiaro? (…) loro pensano che possono fare quello che cazzo vogliono, ma non è cosi, il presidente di tutte le commissioni deve essere un interno nostro obbligatoriamente, però siccome io non mi occupo di gare, mi tengo informato per capire se è il 24 loro mi lasciano senza persone o ritengono di …”.
D: “ma io penso che ce la facciano”.
P: “a me basta che mi dicono in ogni caso che non mi possono lasciare le zone senza… è inutile che dice CROCETTA e non CROCETTA, senza… senza…(…) ma li manda, cioé a me alla fine dico… che li manda, io non è che alla fine dico sempre tanto… che ti voglio dire per me attacchiamo l’asino dove …(…) dimmi un pò tu mi avevi chiamato per qualche cosa, avevi necessità di qualche cosa?”.
Uno degli indagati lo conosco benissimo.
Non mi meraviglio per nulla.
Quello che mi meraviglia è che sono arrivati solo adesso a prenderlo con le mani nel sacco.
Qualcosa deve essere cambiato.
George
Uno degli indagati lo conosco benissimo.
Non mi meraviglio per nulla.
Quello che mi meraviglia è che sono arrivati solo adesso a prenderlo con le mani nel sacco.
Qualcosa deve essere cambiato.
George