Quinta sconfitta consecutiva per il Messina, il girone di andata di conclude con soli 11 punti (-3 rispetto allo scorso anno)
MESSINA – Chiude con una sconfitta l’Acr Messina il proprio girone di andata, sconfitta che si aggiunge alle altre 13 già subite in stagione. Si tratta della quinta partita di fila in cui il Messina non trova punti. La squadra torna però a segnare. L’ultima rete, prima del gioiello odierno di Versienti, risaliva alla 14ª giornata ed era stata segnata da Fofana alla fine del primo tempo contro il Potenza.
Il Taranto ha vita facile sbloccando la sfida nei primi minuti con Tommasini, su collaborazione involontaria di Lewandowski, alla mezz’ora poi il rigore di Romano (immagine in evidenza) che mette ulteriormente in discesa la sfida per l’ex allenatore Capuano. Nella ripresa bisogna aspettare 40 minuti per avere una reazione del Messina che trova la rete, poi annullata, con Catania su punizione. Nel finale il gol, bellissimo, che rende meno amara la sconfitta firmato Versienti.
La classifica del girone C vede il Messina sempre ultimo e riprenderà il girone di ritorno con 11 punti, lo scorso anno nella prima parte di campionato il Messina aveva raccolto 14 punti, che sembravano già pochissimi e servì l’entusiasmo del cambio in panchina e un grande esborso sul mercato invernale. Prossima partita, in trasferta a Crotone contro la seconda della classe, il 23 dicembre.
Primo tempo
La prima conclusione della partita, nonostante il modulo difensivo, è per il Taranto con Mastromonaco che termina alta. Gli ospiti riescono a creare trame di gioco e all’8′ arriva la rete del vantaggio del Taranto; affondo sulla destra di Mastromonaco cross al centro per il solo centravanti, schierato da mister Capuano, Tommasini che incorna. La deviazione è centrale ma Lewandowski non riesce a tenere la sfera che supera lentamente la linea di porta. Nessuna reazione immediata per il Messina che si rende pericoloso con due discese sulla sinistra di Catania. Ma la prima conclusione per i locali arriva al 23′ con Versienti da fuori area che non trova lo specchio della porta difesa da Vannucchi. Al 24′ altra occasione con una punizione dai trenta metri, Marino va fuori bersaglio.
Alla mezz’ora altro momento chiave della sfida. Prima il Taranto si lamenta per un fallo di mano di Versienti in area, ma per l’arbitro è solo calcio d’angolo. Sul corner che segue, al 31′, il fallo di mano c’è di Fofana e gli ospiti possono tirare il rigore. Sul dischetto si presenta Romano Antonio che spiazza il portiere polacco del Messina e raddoppia per il Taranto al 32′. Ancora nessuna reazione del Messina che subisce e non riesce a concludere verso la porta avversaria.
Secondo tempo
Nell’intervallo Auteri sostituisce Ngombo per Zuppel e Marino per Napoletano, Capuano invece toglie Mazza per Provenzano. Il Taranto cerca di addormentare la partita, ma il Messina come sempre accaduto in questa stagione non reagisce. La conclusione dei biancoscudati, la prima della ripresa, arriva al 58′ con Grillo che spara alto sopra la traversa. All’ora di gioco arriva il primo tiro nello specchio del Messina: corner battuto da destra e Trasciani impatta di testa, la sua conclusione però è centrale e facile preda di Vannucchi.
Partita davvero avara di occasioni con il Taranto che si è chiuso dietro, rinforzando il centrocampo e Messina che nonostante i nuovi entrati non riesce a creare. Un’opportunità per il Messina al 80′ con la punizione dal limite di cui si incarica Catania. Nonostante la folta barriera schierata da Vannucchi l’esterno offensivo del Messina buca la barriera e trova la rete, ma l’arbitro Lovison annulla per un fallo in mischia ai danni di un giocatore del Taranto che evidentemente ha creato il buco. Proteste dei biancoscudati e Auteri viene ammonito.
Il Messina si sente derubato e spinge con più convinzione e conquista il quarto calcio d’angolo della sua partita. Sugli sviluppi Versienti, sul vertice sinistro dell’area avversaria, si sistema il pallone e lascia partire un grandissimo destro a giro che si insacca a fil di palo all’incrocio all’85’. Nel finale il Messina ci prova, il Taranto perde tempo e l’arbitro concede tre minuti di recupero. Ultima azione quando mancano 30 secondi al triplice fischio è una punizione a centrocampo, ma la palla buttata nella mischia dal Messina non sortisce gli effetti sperati.
Acr Messina – Taranto 1-2
Acr Messina (4-3-3): Lewandowski; Konate, Berto, Trasciani, Versienti; Marino (dal 46′ Napoletano), Fofana, Mallamo (dal 78′ Iannone); Grillo (dal 78′ Fiorani), Ngombo (dal 46′ Zuppel), Catania.
In panchina: Daga, Capilli, Ferrini, Filì, D’Amore.
Allenatore: Gaetano Auteri.
Taranto (3-5-2): Vannucchi; Evangelisti, Antonini, Formiconi (dal 56′ Manetta); Mastromonaco, Mazza (dal 46′ Provenzano), Labriola (dal 62′ Brandi), Romano Gaston (dal 61′ Guida), Ferrara; Romano Antonio; Tommasini.
In panchina: Loliva, Caputo, Maiorino, La Monica.
Allenatore: Ezio Capuano.
Marcatori: Tommasini 8′ (T), Romano Antonio 32′ (T) rig., Versienti 85′ (M)
Ammoniti: Fofana 6′ (M), Gaston Romano 27′ (T), Formiconi 27′ (T), Grillo 29′ (M), Mallamo 43′ (M), Trasciani 48′ (M), Evangelisti 59′ (T), Zuppel 66′ (M), Antonini 79′ (T), Auteri 82′ (M), Romano Antonio 87′ (T).
Calci d’angolo: 4-5. Recupero: 1’ + 3’.
Arbitro: Roberto Lovison di Padova.
Assistenti: Simone Biffi di Treviglio & Manuel Marchese di Pavia.
Quarto ufficiale: Daniele Virgilio di Trapani.
Note: biglietti venduti 115 (8 settore ospiti), incasso di 1339€.
Sembra quasi che anche i giocatori abbiano mollato, d’altronde credere in una rimonta allo stato attuale è inverosimile. E se ci fossero problemi tra calciatori e società? Ci sarà pure un motivo che spiega questa arrendevolezza. Scarsi si ma fino a questo punto?
Una domanda: forse costa di più al presidente ritirarsi dal campionato che continuare? Perchè perseverare con una squadra da oratorio e un allenatore inutile che senso avrebbe?
Questo Messina è come Messina.
Una città alla frutta!