Arrivano i primi punti in trasferta del campionato del Messina. A segno anche il nuovo acquisto Kragl, seconda vittoria consecutiva dall'arrivo di Raciti
VITERBO – Servivano i punti in trasferta, aveva detto mister Raciti, e ne sono arrivati tre come i gol segnati dall’Acr Messina. Se due indizi non fanno ancora una prova, danno però una bella indicazione di quello che è il nuovo corso di mister Raciti, aiutato sicuramente dai nuovi acquisti.
L’1-3 allo stadio “Enrico Rocchi” è firmato da Catania, uomo trasferta fin qui del Messina, l’unico a segnare fuori casa, a raddoppiare una perla di Kragl e, quando la situazione si era complicata con il rigore trasformato da Marotta, ci pensa Marino. Il centrocampista ha messo al sicuro il risultato subentrando dalla panchina dopo essere diventato quasi un oggetto misterioso con Auteri, dopo che a inizio stagione era partito titolare fisso.
Il Messina torna a segnare tre reti come nella sfida contro il Monterosi Tuscia, anche se quella volta era in casa. Secondo risultato utile consecutivo, mai successo in stagione, e sono due vittorie. La classifica del girone C adesso vede il Messina in 18ª posizione con 17 punti avendo scavalcato la Fidelis Andria, sconfitta e ferma a 16, e appaiato la Viterbese, che però dopo il pari all’andata e la sconfitta al ritorno, ha lo scontro diretto a sfavore. La salvezza diretta adesso dista otto punti (Monterosi a 25 che ha battuto la Juve Stabia) e ci si può davvero credere.
Primo tempo
Nei primi minuti i padroni di casa della Viterbese impostano il loro giro palla, ma la prima vera occasione è per il Messina che al 7’ con Catania sfiora il vantaggio, nell’occasione la difesa locale salva in angolo. Sugli sviluppo del corner, altra palla messa a centro area per Mallamo la cui deviazione termina alta sopra la traversa. Replica al 11’ la Viterbese con pallone messo al centro da destra, D’Uffizi si inserisce bene e col piattone cerca la conclusione di contro balzo, ma manca la precisione. Al 15’ lancio lungo dei locali con Rodio che potrebbe trafiggere l’ex compagno Fumagalli, ma fortunatamente per i peloritani manca il bersaglio grosso.
Al 24’ tocca al Messina tornare a essere pericoloso, un’elaborata azione sulla destra in modo fortunoso libera poi Balde al tiro in area, destro a colpo sicuro per il numero 10 giallorosso su cui Bisogno compie la prima parata del match respingendo la sfera. Al 32’ buona azione dalla sinistra del Messina, scambio Balde-Catania al limite dell’area che libera Fofana al tiro che sente Kragl che gli chiama la palla e si sfila, la conclusione del numero 69 però è controllata dal Bisogno.
Al 38’ ancora un pericolo per la porta di Fumagalli, D’Uffizi si inserisce ancora bene ma non è preciso nella conclusione. Al 42’ su calcio d’angolo della Viterbese miracolo di Fumagalli che respinge il colpo di testa di Megelaitis. Il pallone era stato calciato dalla bandierina e Ricci aveva fatto al torre al limite dell’area piccola. Si rivede il Messina nel finale con la conclusione di Fofana, completamente sbagliata, che a cavallo tra la fine dei 45 minuti e l’unico minuto di recupero è l’ultima occasione del primo tempo.
Secondo tempo
Nella ripresa il Messina sblocca il punteggio, errore di Riggio che sbaglia completamente il colpo di testa arretrato verso il proprio portiere, Catania si ritrova i pallone tra i piedi e da ottima posizione non fallisce portando avanti i suoi. Passano pochi minuti e la prodezza di un singolo, proveniente dal mercato, che si mette in proprio. Si tratta dell’ex Serie A Kragl che da oltre 35 metri si sistema il pallone e lascia partire un siluro col mancino e raddoppia per i biancoscudati. Prova a rispondere subito la Viterbese che con Polidori che impegna Fumagalli che si allunga e salva in calcio d’angolo. Si scopre adesso la Viterbese e Raciti opera un cambio per difendere il risultato, fuori Balde dentro Konate.
Ci sono spazi per le ripartenze del Messina e all’ora di gioco Fofana sfiora da fuori area il terzo gol. Comunque è un Messina diverso e i nuovi acquisti danno il contributo che ci si aspetterebbe. Partita di tanto lavoro sporco, oltre il gol, per Kragl in mezzo al campo. Preziosissimo il contributo di Perez in avanti, specie nel secondo tempo, con l’attaccante che fa la prima punta, che è tanto mancata al Messina nel girone d’andata, tenendo alta la palla. All’82’ però l’episodio che rovina il finale dei peloritani: Berto stende l’attaccante locale in area, per l’arbitro non c’è dubbio e fischia rigore. Il subentrato Marotta sfida Fumagalli che poco prima della battuta cerca di innervosirlo, ma Marotta lo spiazza e accorcia le distanze.
Nel finale però la Viterbese viene ancora incontro al Messina, altro errore difensivo, la difesa non spazza e Marino si ritrova il pallone all’interno dell’area che incrocia rasoterra per il tris biancoscudato. Sono cinque i minuti di recupero concessi dall’arbitro nel finale, ma ad andare vicino alla rete è ancora il Messina con Fiorani che al 93′ calcia a lato, ancora una volta su palla persa dai laziali. Non ci saranno altre occasioni nel finale.
Viterbese – Acr Messina 1-3
Viterbese (4-4-2): Bisogno; Pavlev, Ricci, Riggio (dal 88′ Kone), Devetak; D’Uffizi (dal 66′ Rabiu), Megelaitis, Mungo (dal 66’ Montaperto), Rodio (dal 54’ Marotta); Volpicelli, Polidori.
In panchina: Dekic, Monteagudo, Renauld, Spolverini, Meola, Cats, Ndom, Carannante, Barillà.
Allenatore: Emanuele Pesoli.
Acr Messina (4-4-2): Fumagalli; Berto, Trasciani, Ferrara, Versienti; Kragl (dal 69’ Grillo), Fofana, Mallamo (dal 84′ Zuppel), Catania (dal 69’ Fiorani); Balde (dal 58’ Konate), Perez (dal 84′ Marino).
In panchina: Daga, Ferrini, D’Amore, Iannone, Curiale.
Allenatore: Ezio Raciti.
Marcatori: Catania 47’ (M), Kragl 53’ (M), Marotta 82′ rig. (V), Marino 89′ (M).
Ammoniti: Trasciani 12’ (M), Catania 55’ (M), Marotta 74’ (V), Ricci 85′ (V), Megelaitis 87′(V).
Calci d’angolo: 7-2. Recupero: 1’ + 5’.
Arbitro: Adalberto Fiero di Pistoia.
Assistenti: Antonio Piedipalumbo di Torre Annunziata & Roberto Allocco di Bra.
Quarto ufficiale: Mattia Maresca di Napoli.
Immagine in evidenza di Paolo Furrer
Magari sarà qualcosa di momentaneo ma questa scossa ci voleva. Che poi porti alla salvezza sarà il campo e il tempo a dirlo. L’unica cosa certa che dimostrano i risultati è che la precedente guida tecnica non era adeguata.