L'ex bomber ha assistito all'arresto del superlatitante. Il racconto dei pazienti: "Si è fermato tutto"
“No, non ho visto l’arresto. Ero lì che stavo aspettando per entrare quando ho visto arrivare le forze dell’ordine incappucciate. Sembrava di essere nel Far West…”. Nella clinica La Maddalena di Palermo, dove questa mattina è stato eseguito l’arresto del superlatitante Matteo Messina Denaro, c’era anche Totò Schillaci. L’ex bomber di Messina e Juventus, eroe di Italia ’90 con la Nazionale, ha raccontato a Repubblica le concitate fasi dell’arresto: “Stavamo per entrare al bar quando ci hanno bloccati, è successo un manicomio…”, ha aggiunto l’ex calciatore.
Il quotidiano ha raccolto anche altre testimonianze subito dopo l’arresto. “Sono qui da cinque giorni per assistere un parente ricoverato – ha raccontato un giovane – penso di avere incontrato Matteo Messina Denaro perché probabilmente è venuto qui a fare gli esami pre ricovero. Sono sceso per fare colazione, dopo aver fatto la notte per un mio parente, e ho visto una cinquantina di carabinieri che hanno bloccato qualsiasi accesso, ascensori e collegamenti tra i reparti. Tutto si è fermato”.
“Ero al sesto piano – ha raccontato un altro paziente a Repubblica – già avevo fatto il tampone e da sopra abbiamo visto tutto bloccato. Non capivamo cosa stesse accadendo. Poi si è sparsa subito la voce che avevano preso Matteo Messina Denaro e abbiamo capito. Chissà – conclude – probabilmente abbiamo fatto il tampone insieme…”.