E' stata presentata nel pomeriggio di mercoledì la libreria che alcuni ragazzi messinesi hanno realizzato per dar vita ad un progetto di Book Sharing nel pieno centro città. In tanti hanno già donato e scambiato libri mentre l'iniziativa, anche se solo all'inizio, ha coinvolto decine di cittadini che con interesse hanno studiato l'installazione e chiesto informazioni
"Una sola regola: se prendi un libro, lasciane un altro". E' questa l'evocativa frase che alcuni giovani messinesi hanno scritto sulla libreria che da ieri occupa un piccolo spazio all'interno del quadrilatero di Piazza Cairoli. Il Book Sharing è una forma di "lettura da scambio" nata nel 2001 grazie all'idea di due coniugi statunitensi e che ha coinvolto diverse capitali internazionali.
Il sistema, come si intuisce dallo slogan del progetto, è semplice: ogni cittadino che vorrà interagire con l'iniziativa dovrà lasciare uno o più libri all'interno degli scaffali per prenderne altrettanti. Cultura a costo zero dove l'unica costante è il piacere della lettura. Mercoledì pomeriggio, i ragazzi che hanno per mesi portato avanti l'idea hanno collocato l'installazione all'interno della Piazza, coinvolgendo decine di passanti e di curiosi. Il patrocinio dell'Assessorato alla Cultura del Comune di Messina e della IV Circoscrizione fa da cornice all'intero prodotto.
Nel giro di poche ore i primi testi inseriti dai promotori del Book Sharing si erano già mischiati a quelli che i partecipanti hanno cambiato, creando "la catena di montaggio" alla base del funzionamento. Particolarmente entusiasta si è mostrato Francesco Palano Quero, Presidente della IV Circoscrizione, che ha sempre seguito i giovani all'interno del progetto e che ieri pomeriggio era con loro in Piazza.
Due sono i principali ideatori, insieme ad altri ragazzi che hanno poi abbracciato l'iniziativa, del Book Sharing di Cairoli, Paolo Pino e Roberto Scardino, studenti universitari messinesi che, con molta fiducia nella cittadinanza e con un pizzico di audacia ed inventiva, hanno creato, sfruttando l'isola pedonale, un vero e proprio salotto letterario in pieno centro. "I libri verranno lasciati qui e nessuno controllerà la struttura, che avrà per così dire vita propria", ha dichiarato Paolo, "Per far riuscire qualcosa nel modo corretto bisogna anche confidare nel buon senso di una città che può davvero rialzarsi partendo dalle piccole cose, stimolando comunque il senso civico. Sia che tutto ciò abbia un esito positivo o negativo sarà comunque un traguardo raggiunto". Roberto si è mostrato deciso come il "collega d'avventura", "Non ci spaventa il fatto che l'installazione possa essere danneggiata o i libri rubati, torneremo comunque a sistemarla e a riempirla di nuovo, la tenacia sarà un nostro punto di forza".
Claudio Panebianco