L'Associazione Impastato ricorda l'eroe di Cinisi ed il giornalista Pippo Fava

L’Associazione Impastato ricorda l’eroe di Cinisi ed il giornalista Pippo Fava

Claudio Panebianco

L’Associazione Impastato ricorda l’eroe di Cinisi ed il giornalista Pippo Fava

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martedì 06 Gennaio 2015 - 01:23

L'Associazione Peppino Impastato di Brolo, con un incontro svoltosi ieri, durante la giornata del 5 Gennaio ha voluto rendere omaggio a Peppino Impastato e Pippo Fava, personalità legate alla stessa data per motivi diversi ma profondamente significativi: il primo compiva gli anni, il secondo perse la vita per mano della mafia

Il 5 Gennaio è una data particolare, specialmente per il Comune di Cinisi, in Provincia di Palermo. In quel giorno infatti nacque Peppino Impastato, martire della lotta alla mafia barbaramente ucciso da quella stessa criminalità organizzata che per diverso tempo aveva contrastato con la sua azione di rivolta. Oggi Peppino avrebbe 67 anni. Il 5 Gennaio, inoltre, è anche l'anniversario della scomparsa del giornalista Pippo Fava.

L'Associazione Peppino Impastato di Brolo ha voluto dedicare un ricordo all'eroe di Cinisi ed al fondatore de "I Siciliani", in occasione di un incontro svoltosi ieri pomeriggio con gli attivisti all'interno del quale il Presidente del comitato, Sonny Foschino, ha dichiarato "Le loro idee camminano sulle gambe di chi sa ascoltare; ma dalle parole è opportuno passare ai fatti. L'Italia, la Sicilia sono in ginocchio: non c'è un attimo da perdere".

Anche Salvo Vitale, amico storico di Peppino Impastato, si è espresso per commemorare la vita dei due personaggi del 5 Gennaio, "L'esempio di Peppino e di Fava ripropone l'importanza e la delicatezza dell'informazione, dove oggi il monopolio che alcuni gangsters e piduisti esercitano su questo campo, consente di creare consenso politico ed economico ai soliti gruppi di potere che continuano, con la violenza a solidificare la propria ricchezza sulle spalle dei più deboli". In cantiere, per l'Associazione Impastato, il progetto di far diventare l'idea una Onlus, al fine di ottenere il riconoscimento giuridico per far costituire il gruppo come parte civile nei processi, due proposte di legge, da completare entro il 2016, l'apertura di altri circoli nel complesso Nebroideo e l'attivazione di sistemi per la gestione dei beni confiscati alla mafia.

"Con il 2015", ha anticipato Foschino, "l'organizzazione della Impastato sarà totalmente riassestata. Basta perditempo o gente che utilizza il sacrificio di un martire laico ucciso dalla mafia per fini personali, scopi e tornaconti. Basta con chi predica bene e razzola male. A Messina si chiude una pagina, per scriverne centomila. Ho iniziato in questa città la mia esperienza di attivista cosciente che massoneria, lobby, poteri forti e mafia sono una piovra che attanaglia ogni ordine e grado". In riferimento proprio alla faglia che ha interessato l'ultima branca dell'Associazione in riva allo Stretto, poi scioltasi, Foschino ha dichiarato "A seguito dell'apertura della Onlus sarà nuovamente fondato il circolo messinese dell'associazione dando spazio a chi ha voglia di cambiare; ovviamente si tratterà di una realtà totalmente diversa, con gente diversa, con gli stessi ideali di sempre; quelli di Peppino. Quelli che ci hanno sempre contraddistinto". Inoltre, come prima attività del gruppo, viene segnalata la volontà di ospitare, nei primi mesi del 2015, Sabina Guzzanti per un'analisi del film "La Trattativa".

Claudio Panebianco

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