Primarie Pd, ricorso dei cuperliani: «Anche 2mila nuove tessere in una notte»

Primarie Pd, ricorso dei cuperliani: «Anche 2mila nuove tessere in una notte»

Mario Meliado

Primarie Pd, ricorso dei cuperliani: «Anche 2mila nuove tessere in una notte»

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martedì 07 Febbraio 2023 - 08:01

«Rigonfiamento» sospetto del numero degli iscritti. Ma anche esclusioni "illustri", dall'ex Governatore Oliverio all'ex assessore regionale Sulla

REGGIO CALABRIA – Una sorta di Kramer contro Kramer. In questo caso, però, a “darsele di santa ragione” – metaforicamente, s’intende – sono la ‘mozione Cuperlo’ calabrese e l’establishment del Partito democratico, se così si può dire.

Siamo alle solite: sospetto di numerose iscrizioni ‘farlocche’

Al centro della controversia, una cosa davvero originalissima: la “novecentesima” contestazione circa l’esistenza d’iscrizioni (“tessere”) anomale a ridosso della “conta”… Insomma, siamo alle solite.

Già il responsabile regionale della mozione Bruno Villella – già segretario provinciale del Pd cosentino ed ex sindaco di Mandatoriccio – aveva fatto capire che esistevano ampi sospetti cuperliani in questa direzione. Ma ieri no, ieri è andata molto diversamente: Villella per il versante regionale e poi i cinque coordinatori provinciali della ‘mozione Cuperlo Sergio De Simone (Cosenza), Domenico Voce (Crotone), Ernesto Palma (Catanzaro), Michele Mirabello (Vibo Valentia) e Carmen Latella (Reggio Calabria) hanno presentato ricorso al presidente della Commissione regionale per il Congresso dèm, indirizzandolo per conoscenza al presidente della Commissione nazionale.

In provincia di Cosenza non accolta l’iscrizione di Mario Oliverio

Il ricorso dà atto di una sequenza di ritenute irregolarità. Nel Cosentino, erano stati depennati in tre dall’anagrafe degli iscritti: a una rapida disamina, il presidente della Commissione di garanzia ha verificato che «nessuno a lui nel tempo aveva fatto richiesta di provvedimenti disciplinari» verso i tre, dei quali pertanto necessitava «la reinclusione immediata».

In più, un membro dimissionario della Commissione non sarebbe stato sostituito dalla Direzione provinciale «ma attraverso una consultazione tra il segretario provinciale, il segretario regionale e il Nazionale». Fa scalpore la mancata inclusione nell’anagrafe degli iscritti di un “piddino storico” illustre come l’ex Governatore Mario Oliverio, «il quale – si rileva nel ricorso – da oltre una settimana aveva provveduto a fare l’iscrizione online»: i componenti della Commissione provinciale di garanzia, davanti al presidente, hanno dichiarato d’«ignorare le ragioni che hanno impedito» l’iscrizione dell’ex parlamentare.

Ma chiaramente balza agli occhi un’altra obiezione: gli iscritti nel Cosentino sarebbero passati «in un solo giorno, dal 30 gennaio al 31, da circa 2.300 agli attuali 3.976», con un incremento cioè di 1.676 iscritti al partito in 24 ore.

Nel Crotonese, esclusioni mai comunicate agli esclusi

Nel Crotonese, «non risultano iscritti uomini e donne che liberamente hanno deciso d’aderire al Pd», alcuni dei quali «in passato hanno ricoperto ruoli importanti per il Pd sia regionale sia provinciale che comunale»; in alcuni casi, «soci fondatori del Pd dal lontano 2007». Caso folgorante, quello dell’ex assessore regionale Ciccio Sulla; ma, paradossalmente, è stato escluso lo stesso coordinatore provinciale della mozione cuperliana Voce.

Esclusione avvenuta «senza che la Commissione di garanzia abbia convocato, ascoltato né mai comunicato agli esclusi le ragioni», si lamenta nel ricorso. Mentre ai lavori della Commissione provinciale di Crotone «non ha mai partecipato un rappresentante della mozione Cuperlo».
Di qui la richiesta di uno stop ai congressi nel Marchesato fino all’accertamento dei fatti esposti.

In provincia di Catanzaro «è emerso che i rappresentanti delle varie mozioni non possono accedere all’elenco degli iscritti» mentre potrebbe farlo solo «al riferimento scelto dal segretario provinciale» per accedere alla piattaforma Margò, nel cui esclusivo possesso sarebbero gli elenchi degli scritti che «invierà ai soli segretari di circolo».

«Tesseramento, situazione abnorme: iscritti anche triplicati»

Fuori dalle “peculiarità” territoriali, poi, per il tesseramento «si registra una situazione che definire abnorme è un eufemismo – denunciano i cuperliani nel ricorso alla Commissione regionale di garanzia –. In alcune realtà siamo in presenza di triplicazioni o raddoppi di tesserati rispetto agli anni precedenti».

Nel Cosentino, affermano i ricorrenti, «in una notte sono stati tesserati circa 2mila iscritti», con tanti iscritti che sarebbero stati ammessi facendo uso del cartaceo. Nel Vibonese lamentato «un rigonfiamento di tesserati», e questo «in violazione della norma che prevede l’uso delle carte di credito per un massimo di tre tesserati per singola carta».

I ricorrenti: nel Reggino ‘saltate’ le modalità d’iscrizione

E a quanto asserito nel ricorso «altrettanto si verifica in provincia di Reggio Calabria, dove il ricorso al tesseramento cartaceo sta producendo un rigonfiamento spropositato degli iscritti nella città capoluogo e in alcuni centri di quella provincia». Mentre si denunciano «operazioni incontrollate di tesseramento in corso per gli iscritti 2021, che risultano essere oltre 1.300».

Circostanze, spiegano i ricorrenti, che nei territori di Catanzaro e Crotone non possono essere contestate non perché non si siano verificate, ma perché neppure sono state messi a disposizione gli elenchi degli iscritti.

Sui fatti esposti «si attendono decisioni e provvedimenti riparatori urgenti, nelle prossime 24 ore, come da Regolamento».

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Un commento

  1. stiamo scadendo nel ridicolo……….

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