Un Consiglio comunale diviso, con una maggioranza spaccata ed un’opposizione ad oltranza ha detto no al Paes, il Piano per l’energia sostenibile, ponendo Valdina fuori dai 200 comuni siciliani che otterranno le risorse e perdendo un’opportunità di sviluppo.
Quanto accaduto a Valdina durante la seduta del Consiglio Comunale fa comprendere meglio il livello drammatico nel quale si trova la politica non solo messinese ma quella italiana. Il Consiglio Comunale di Valdina aveva all’ordine del giorno nella seduta dei giorni scorsi due punti: approvazione del Piano di Azione per l'Energia Sostenibile (PAES) e mozione di sfiducia del Presidente del Consiglio Comunale ai sensi dell'art. 20 c.5 dello Statuto Comunale presentata dal consigliere Di Stefano.
Ebbene il Consiglio Comunale ha affrontato subito il primo punto all'ordine del giorno, alla presenza dei tecnici che avevano redatto il progetto PAES. A prendere la parola la consigliera Rosa Nastasi che ha ammesso di non aver avuto contezza di cosa fosse il PAES ma che tutte le spiegazioni dei progettisti, a disposizione dell’Aula per tutta la mattina, sono state sufficienti ed esaustive tanto da comprendere l'importanza di questo progetto che avrebbe assicurato al Comune di Valdina, ed ai suoi cittadini, una considerevole possibilità di crescita anche economica. Invece dopo il voto contrario dell’Aula il Comune di Valdina non sarà tra i 200 comuni siciliani che hanno aderito alla possibilità di avere risorse da destinare al PAES. E perché ciò è accaduto? Il motivo vero altro non è che una “guerra” nata da alcuni mesi tra la giunta e la minoranza che ha assicurato, come dichiarato dai due capigruppo dell’opposizione che non sarà mai votato favorevolmente nulla che provenga dall’amministrazione! Si tratta quindi di una "guerra" tra una minoranza che intende scalzare il sindaco Gianfranco Picciotto ed una maggioranza "spaccata" da quando il primo cittadino ha azzerato la giunta, decisione che ha portato chi prima la sosteneva a passare dall’altra parte delle “barricate”. Decisione che, di fatto, ha messo il destino di un paese nella mani dell’amministrazione precedente che si è resa responsabile di aver chiuso i bilanci degli ultimi quattro anni con un saldo stabilmente negativo, cosi come è stato evidenziato nella relazione della Corte dei Conti prot. n. 182/2014.
Certamente una condizione di tal fatta difficilmente potrà essere addebitata alla gestione del nuovo government il quale si trova sul "groppone" una situazione economica prossima al default. Una condizione, quella politica Valdinese, che rappresenta "in miniatura" l'intero Paese dove la politica italiana ormai sempre più “piccina” non è considerata come una "missione" nell’interesse del “popolo”, ma come un terreno sul quale confrontarsi, anche con i “coltelli tra i denti”, al solo scopo di "ideologicamente" sostenere che si ha ragione a tutti i costi!
La bocciatura del PAES è un fatto gravissimo per il Comune di Valdina poiché ha conseguenze dirette sulle sue “casse”, con un palese danno erariale, visto che i costi vivi del progetto PAES è stato anticipato dalla Regione Sicilia (circa 8.500 euro) e che adesso, uscito dal patto, dovrà ritornare alla Regione; e ciò appare una beffa se solo si considera il fatto che nel mese di settembre lo stesso Consiglio aveva approvato l’indirizzo di programmazione del PAES.
Se a tal patto non si aderisce, come i consiglieri di minoranza con il loro voto contrario (Nino Di Stefano, Santina Di Stefano, Daniele Bertino, Letizia La Falce, Michele Surdo, Carmelo Lo Surdo e Giusy Giunta) hanno di fatto impedito, il beneficio anticipato dalla Regione Sicilia dovrà essere restituito con l'inevitabile addebito sulle spalle dei cittadini. Ed inoltre, fatto ancor più grave, il progetto PAES avrebbe consentito l'accesso diretto ai fondi stanziati pari a circa 400milioni di euro che sarebbero serviti, anche al Comune di Valdina come a tutti i comuni della Sicilia, per la creazione di impianti solari, impianti termici, impianti minieolici, rinnovo parco edilizio e rinnova parco veicolare, sia per i privati cittadini che per le aziende.
Ma non è finita qui!
Il Consiglio Comunale è poi proseguito trattando il secondo punto posto all'ordine del giorno relativo alla mozione di revoca del suo Presidente, Adele Danzè.
Ancor prima dell'apertura del dibattito, ha preso la parola il segretario Comunale Chiara Piraino che ha informato i presenti circa l'interrogazione formulata all'Assessorato Regionale – Dipartimento Autonomie Locali – in ordine alla richiesta, così come formulata, in base all'art. 20 c. 5 dello Statuto Comunale, da parte del consigliere di opposizione Nino Di Stefano. Secondo quanto chiarito dal segretario comunale la corretta interpretazione giuridica della norma andava data sulla base di disposto dell’art. 11 bis della legge regionale n. 35 del 1997 che prevede che la mozione di revoca “deve essere motivata e deve essere approvata per appello nominale, cioè con voto palese, da "almeno" due terzi dei componenti del consiglio.”. Interpretazione condivisa dall’Assessorato Regionale che infatti ha risposto: “non si ravvisano dubbi interpretativi in ordine alla norma introdotta, la quale, come chiarito con la Circolare n. 6 del 12.3.2012, demanda all’autonomia statutaria dell’Ente locale, esclusivamente le modalità i termini ed il numero dei presentatori della mozione di revoca, e quindi non è ipotizzabile l’applicazione di una disciplina statutaria diversa per quanto attiene il quorum normativamente previsto”, ossia i due terzi dei Consiglieri Comunali.
Insomma nel corso della stessa seduta i consiglieri comunali sono riusciti a portare il Comune di Valdina fuori tra quelli che avranno Il Paes, causando un danno alla collettività e a votare, senza rispettare la normativa in vigore la mozione di sfiducia al Presidente. Anche se si rappresenta l’opposizione a volte bisognerebbe riflettere sulla possibilità del dire sì a quelle proposte che rappresentano un bene e un’opportunità per la comunità. E’ stata scritta una pagina triste della politica che dovrebbe far riflettere tanti di noi!
R.T.
Ho la casa estiva a fondachello, ho votato per picciotto, ma siamo passati dalla padella alla brace… Farsaci ha distrutto le casse comunali(capogruppo opposizione e candidato a sindaco sconfitto) e Picciotto ha definitivamente distrutto il comune con un immobilismo incredibile!Riguardo la danze, ricordo che il presidente deve essere l arbitro della diatriba politica, no stare con la maggioranza anche se eletto per loro…. La sua bottega(putia) ne ha beneficiato…. Parcheggio sulla nazionale ad hoc su una strada a 1 corsia, cambio di segnaletica per favorire un altro parcheggio… Strisce pedonali ad hoc..
Ho la casa estiva a fondachello, ho votato per picciotto, ma siamo passati dalla padella alla brace… Farsaci ha distrutto le casse comunali(capogruppo opposizione e candidato a sindaco sconfitto) e Picciotto ha definitivamente distrutto il comune con un immobilismo incredibile!Riguardo la danze, ricordo che il presidente deve essere l arbitro della diatriba politica, no stare con la maggioranza anche se eletto per loro…. La sua bottega(putia) ne ha beneficiato…. Parcheggio sulla nazionale ad hoc su una strada a 1 corsia, cambio di segnaletica per favorire un altro parcheggio… Strisce pedonali ad hoc..